banche extraprofitti intesa sanpaolo unicredit matteo salvini giorgia meloni

EXTRAPROFITTO, MAXI POLEMICA – A MENO DI 24 ORE DALL’ANNUNCIO DELLA TASSA SUI SUPER-GUADAGNI DELLE BANCHE, FORZA ITALIA GIÀ SI SFILA. IL CAPOGRUPPO ALLA CAMERA, BARELLI: “IL GOVERNO AVREBBE DOVUTO VALUTARE MEGLIO. IN PARLAMENTO PROPORREMO DEGLI EMENDAMENTI” – I BANCHIERI PARLANO DI PROVVEDIMENTO POPULISTA MA NESSUNO DI LORO HA EVITATO DI SVENTOLARE IN FACCIA AGLI ITALIANI GLI UTILI MEGA-GALATTICI, PROPRIO MENTRE IL PAESE TIRA LA CINGHIA...

DAGONOTA

SALVINI ANNUNCIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE

Extra-profitto, extra-polemica. La decisione del governo di piazzare una tassa del 40% sui maggiori guadagni delle banche, arrivati grazie al rialzo del costo del denaro, divide e fa discutere.

 

Da un lato ci sono i banchieri (tranne Carlo Messina, unico ad aprire alla misura già in tempi non sospetti), ovviamente contrari: molti si dicono perplessi dall’imposta, considerata un provvedimento populista e molto “facile”.

 

Certo, fa notare qualche operatore del settore, sarebbe stata più opportuna una condivisione rispetto alla scelta, arrivata nel bel mezzo delle ferie agostane e senza preavviso. Comunque, è il retropensiero dei banchieri, l’esempio non è dei migliori: “Non lamentiamoci se poi le aziende si domiciliano e vanno a fare profitti altrove”.

 

articoli sui maxi utili delle banche 5

Dall’altro, c’è la politica, e ci sono i cittadini normali, che vedono gli istituti incassare montagne di denaro grazie all’aumento dei tassi, mentre i loro soldi languono in conti corrente senza remunerazione (o quasi) e i mutui, per chi riesce a ottenerli, schizzano verso l’alto.

 

Insomma, il tema è delicato, ma non ha giovato l’atteggiamento degli amministratori delegati delle banche. I geni della comunicazione che li circondano hanno fatto riempire i quotidiani di paginate, in cui si sventolavano, in faccia alla crisi dei poveri cristi, i loro profitti da urlo (ovviamente per pavoneggiarsi agli occhi degli azionisti presenti e futuri).

 

Non proprio una scelta oculata, in un Paese con tutti gli indici “sociali” bassi o declinanti. Ovviamente, in un momento così, con le elezioni europee alle porte, il Governo fa una scelta comprensibile e si schiera con gli elettori in difficoltà finanziaria.

 

carlo messina presentazione fideuram direct advisor al grattacielo gioia22 di milano

Banche: Barelli, extraprofitti? Governo avrebbe dovuto valutare meglio Roma, 8 ago. (LaPresse) - Preoccupato dal tonfo in borsa delle banche dopo la norma sulla tassazione degli extraprofitti? "Non vorrei che sia dipeso da un provvedimento che probabilmente il Governo avrebbe dovuto valutare meglio". Lo dice a Rainews il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli. "La posizione di FI è che in Parlamento metteremo la testa su questo provvedimento e proporremo se sarà necessario anche degli emendamenti. Ci sono delle opinioni controverse su ciò e valuteremo attentamente", aggiunge.

 

Banche, tassa sugli extraprofitti: quando il ceo di Intesa Carlo Messina aprì alla misura

Estratto dell’articolo di Andrea Pira per www.milanofinanza.it

 

Andrea Orcel

Nel maggio 2023, unico tra i banchieri, Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, aveva dimostrato una certa apertura rispetto alla possibilità dell’introduzione di un prelievo sugli extraprofitti delle banche. La tassa alla fine è arrivata, nella forma di un contributo temporaneo del 40%, annunciato dal vicepremier Matteo Salvini lunedì 7 ottobre al termine del cdm convocato per approvare un decreto Omnibus.

 

«Osserveremo con rispetto ogni decisione presa dal governo», aveva spiegato il numero uno di Ca’ de Sass quando il dibattito aveva iniziato a entrare nel vivo dopo un intervento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in risposta a una interrogazione parlamentare.

 

articoli sui maxi utili delle banche 4

Il titolare del Mef aveva sottolineato come le banche avessero fatto registrare «significativi miglioramenti» sul fronte della redditività» per effetto del miglioramento del margine di interesse, dopo le decisioni di politica monetaria della Bce. Allo stesso tempo, però, lamentava, «gli interessi sul credito erogato alla clientela che non sta trovando un altrettanto solerte adeguamento degli interessi riconosciuti alla clientela sulla raccolta. Una dinamica che il governo non può trascurare». […] L’apertura di Messina era però condizionata. «Auspichiamo che questi prelievi aggiuntivi, nel caso in cui nuove norme fiscali trovassero applicazione, vengano utilizzati per far fronte alla maggiore emergenza sociale del Paese, quella della crescita delle disuguaglianze, adottando misure per chi si trova in maggiore difficoltà». 

 

articoli sui maxi utili delle banche 3

Tassa sulle banche, ecco come funziona l’imposta: cambiano le percentuali di calcolo sugli extraprofitti

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)  - Cambiano le percentuali di calcolo della tassa sugli extra-profitti delle banche nel 2023 rispetto alla bozza entrata in Consiglio dei ministri.

 

La norma […] prevede che «in dipendenza dell'andamento dei tassi di interesse e dell'impatto sociale derivante dall'aumento delle rate dei mutui è istituita, per l'anno 2023, una imposta straordinaria», «a carico degli intermediari finanziari, escluse le società di gestione dei fondi comuni d’investimento e le società di intermediazione mobiliare di cui al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria.

 

Il comunicato finale del Consiglio dei ministri di ieri, appena diffuso da Palazzo Chigi, spiega che l'imposta straordinaria è determinata applicando un'aliquota pari al 40 per cento sul maggior valore tra:

 

ANDREA ORCEL CARLO MESSINA

a. l'ammontare del margine d'interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 che eccede per almeno il 5 per cento ( era più basso, del 3% nella bozza, ndr) il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022;

 

b. l'ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento (era del 6% nella bozza, ndr) il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

 

La tassa del 40% sugli extra-profitti delle banche nel 2023 […] frutterà, come annunciato dal vice premier Matteo Salvini, «alcuni miliardi» per la manovra.

 

L'ammontare dell'imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari al 25 per cento del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023».

 

L'imposta straordinaria - prosegue la norma - è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024. I soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio effettuano il versamento entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio. Per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare, se il termine di cui ai primi due periodi scade nell'anno 2023, il versamento è effettuato nel 2024 e, comunque, entro il 31 gennaio.

articoli sui maxi utili delle banche 2

 

L'imposta straordinaria non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

 

[…] Le maggiori entrate derivanti dal presente articolo sono iscritte in un fondo per essere destinate al finanziamento delle misure di cui all'articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 e per interventi volti alla riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese.

articoli sui maxi utili delle banche 1CARLO MESSINA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”