ursula von der leyen energia centrale nucleare

FARE GLI SCHIZZINOSI CON IL NUCLEARE CI COSTA CARO - LA COMMISSIONE EUROPEA HA INSERITO L’ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DALL’ATOMO TRA LE FONTI GREEN, INSIEME AL GAS, RIAPRENDO IL DIBATTITO. IL REFERENDUM DEL 2011 HA MESSO UNA PIETRA TOMBALE SUL NUCLEARE MADE IN ITALY, CHE POTREBBE RISOLVERE I NOSTRI PROBLEMI DI SQUILIBRIO ENERGETICO, IN UN MOMENTO IN CUI LE FAMIGLIE FANNO I CONTI CON IL CARO-BOLLETTE – INTANTO IL GOVERNO TEDESCO (DOVE CI SONO I VERDI) SI INCAZZA CON L’UE: “POSIZIONE UNANIME NELLA MAGGIORANZA. IL NUCLEARE È PERICOLOSO E NON SOSTENIBILE”

URSULA VON DER LEYEN CON LA FELPA DELL UNIVERSITA CATTOLICA DI MILANO

1 - NUCLEARE: BERLINO, GOVERNO UNANIME CONTRO PROPOSTA UE

(ANSA) - "C'è una posizione unanime nel governo" di Berlino sulla valutazione della classificazione delle fonti di energia proposta dalle Ue: lo ha dichiarato il portavoce di governo Steffen Hebestreit, rispondendo a chi domandava se ci fossero discordanze tra i partiti della coalizione, in conferenza stampa a Berlino.

 

Hebestreit ha ricordato che nel contratto di coalizione si concorda sull'addio all'energia atomica in quanto pericolosa e non sostenibile dal punto di vista ambientale, mentre si considera il ricorso al gas naturale come una "tecnologia di passaggio", necessaria per arrivare ad altre forme di tecnologia pulita.

ENERGIA NUCLEARE

 

2 - L'OPZIONE NUCLEARE

Paolo Baroni per "La Stampa"

 

La Commissione europea che infrange il tabù del nucleare, inserendo l'energia elettrica prodotta grazie all'atomo al pari del metano tra le possibili fonti utili a favorire la transizione ecologica (la cosiddetta tassonomia) riaccende in dibattito in Italia e apre anche le prime crepe in Europa.

 

annalena baerbock robert habeck

Il nucleare di quarta generazione, pulito e sicuro, come stanno sperimentando Russia, Cina, Argentina e Stati Uniti, nel lungo periodo potrebbe infatti essere una delle carte che, assieme ad un uso ponderato del metano, consentirà al Vecchio continente di affrontare con meno problemi la fine della stagione dei combustibili fossili.

 

E negli anni a venire potrebbe fornire un contributo importante alla soluzione dei problemi del nostro Paese, notoriamente squilibrato nel suo mix energetico a favore di petrolio e metano per la quasi totalità di importazione.

roberto cingolani

 

L'eredità del 2011

Certo pesa l'esito del referendum che nel 2011 ha segnato la fine del nucleare «made in Italy» e il rispetto della Costituzione viene ancora brandito da quanti continuano a tenere fermo il no all'atomo.

 

Ne sa qualcosa il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, che solo per il fatto di aver suggerito nei mesi passati di fare attenzione agli sviluppi delle ricerche in corso sul fronte delle minicentrali è stato messo in croce per giorni e giorni dai 5 Stelle e da tutto l'ambientalismo tricolore. Inutile dire che ora Cingolani viva la decisione della Commissione Ue di classificare il nucleare tra le fonti green come una rivincita.

 

roberto cingolani e giuseppe conte

Coi prezzi del gas alle stelle e la nuova stangata sulle bollette ha infatti buon gioco a dire «avete visto, che avevo ragione?». Il ministro ufficialmente non commenta le ultime novità, però fa capire di aspettarsi che tutti quelli che negli ultimi tempi gli hanno mostrato solidarietà e si sono detti d'accordo con lui uscissero allo scoperto, mettendoci pure loro la faccia. Inutile dire che sul fronte politico la tensione resta sempre molto alta.

fusione a confinamento magnetico 5

 

Attirandosi le stesse critiche ricevute del titolare del Mite, Matteo Salvini in questi giorni ha fatto sapere di voler inserire il nucleare tra le fonti previste dal piano sull'energia in chiave sovranista che di qui a breve la Lega presenterà a Draghi, Cingolani e agli alleati di governo.

 

I 5 Stelle, invece, dopo le indiscrezioni arrivate da Bruxelles, hanno messo subito in chiaro che «sia il gas che il nucleare non possono essere dichiarati sostenibili e quindi verdi» e che «gli aiuti pubblici possono essere dati solo a tecnologie che rendano i cittadini europei più autonomi rispetto alle importazioni dall'estero», in pratica dunque solo alle rinnovabili.

 

Tabarelli: dibattito folle

davide tabarelli

«Quello della Ue è un atto scontato e ovvio, è dovuto», sostiene invece il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. «È una follia discuterne. Stiamo vivendo un raddoppio delle bollette, c'è uno shock energetico perché non c'è gas e il nucleare continua ad essere principale fonte per la produzione dell'energia elettrica in Europa».

 

Intanto però Germania, Austria e Spagna hanno già espresso parere contrario alla proposta della Commissione europea di inserire nella tassonomia delle fonti green anche alcuni investimenti in impianti a gas e nucleari.

 

fusione a confinamento magnetico 1

«Se questi piani dovessero essere attuati, presenteremo un'azione legale», ha minacciato su Twitter il ministro del Clima austriaco Leonore Gewessler accusando la Commissione di «ambientalismo di facciata», col tentativo di «ripulire» il nucleare ed il gas naturale: «L'energia nucleare è pericolosa e non è una soluzione nella lotta ai cambiamenti climatici».

christian lindner olaf scholz annalena baerbock robert habeck

 

Anche i tedeschi divisi

Dura la presa di posizione anche del numero del due dell'Spd al Parlamento tedesco, Matthias Miersch, mentre nel governo di Berlino affiorano divisioni coi liberali a favore dell'atomo green ed i Verdi a loro volta contrari come l'Spd. A suo parere la Germania, che ha appena spento 3 centrali nucleare e fermerà entro l'anno le ultime tre, «dovrebbe esaurire tutte le possibilità per impedire di promuovere questa tecnologia a livello europeo.

 

le due enormi torri di raffreddamento non furono mai utilizzate

L'energia nucleare non è sostenibile e non ha assolutamente alcun senso economico». Stessi toni usati dalla vicepremier e ministro per la Transizione ecologica spagnola, Teresa Ribera: «La Spagna - ha spiegato ieri - è un fermo sostenitore della tassonomia verde come strumento chiave per avere riferimenti comuni che possono essere utilizzati dagli investitori per raggiungere la decarbonizzazione dell'economia e la neutralità climatica entro il 2050», ma includere il nucleare e il gas «sarebbe un passo indietro». Giudizi pesanti di cui Bruxelles dovrà tenere conto: nel caso entro il 12 la maggioranza dei paesi fosse a favore il piano entrerebbe in vigore il prossimo anno.

 

2 - NUCLEARE, L'EUROPA SI DIVIDE BERLINO: NON È SOSTENIBILE MA IL CARO BOLLETTE ALLARMA

Jacopo Orsini per "il Messaggero"

 

incontro fra grillini conte e cingolani sul nucleare 15

La proposta della Commissione europea di classificare nucleare e gas naturale come fonti green, con l'obiettivo di accelerare il percorso verso le emissioni zero, divide l'Unione.

 

La Germania, che da tempo ha varato un piano per l'abbandono dell'energia atomica, guida il fronte dei Paesi contrari: il piano «annacqua» gli sforzi attuali per arrivare all'obiettivo della neutralità climatica, attacca il vicecancelliere Robert Habeck, dei Verdi, definendo «sbagliata» la scelta di inserire il nucleare nella nuova tassonomia Ue e indicando in particolare il problema degli effetti a lungo termine delle scorie. «Etichettare l'energia nucleare come sostenibile è un errore ed è assurdo per gli standard mondiali», ha rincarato il ministro dello Sviluppo, Svenja Schulze.

Leonore Gewessler

 

Ma anche a Berlino le posizioni non sono unanimi, con il ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, decisamente meno ostile al nucleare. Critiche sono arrivate anche dall'Austria, dove il titolare dell'Ambiente, Leonore Gewessler, ha definito il nucleare «un'energia del passato».

 

Contro la proposta della Commissione si schiera anche il governo spagnolo. «Il gas naturale e il nucleare non possono essere considerati tecnologie verdi o sostenibili, a prescindere dalla possibilità che si possano continuare a fare investimenti nell'una o nell'altra», ha affermato il ministero della Transizione ecologica. «Non ha senso e manda segnali sbagliati per la transizione energetica di tutta l'Ue», è la conclusione di Madrid.

 

LA BOZZA

centrale nucleare cinese di Taishan

La bozza messa a punto da Bruxelles riaccende dunque le divisioni interne ai 27 sul dossier energia. La Francia, con tutte le sue centrali nucleari da cui ormai dipende fortemente per il suo fabbisogno di elettricità, guida da sempre il fronte favorevole all'atomo.

 

In Germania invece, dopo il disastro giapponese di Fukushima del 2011, l'opposizione al nucleare è andata crescendo. Nel mezzo gli Stati dell'est e quelli mediterranei che dipendono maggiormente dai combustibili fossili e hanno invece difeso l'inserimento del gas come fonte sostenibile.

roberto cingolani mario draghi cop26

 

Il caro energia tuttavia continua a preoccupare l'Europa e in particolare l'Italia, dove molte aziende energivore rischiano di dover fermare la produzione a causa degli aumenti. Intanto, mentre il governo è al lavoro per studiare nuovi interventi per calmierare i rincari delle bollette (+55% per l'elettricità e +42% per il gas nell'ultimo aggiornamento trimestrale), Matteo Salvini esulta per la proposta della Commissione sul nucleare. «La Lega è pronta anche a raccogliere le firme per un Referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito», ha detto il leader del Carroccio.

 

vladimir putin e il nucleare

Ad aprire all'ipotesi di un ritorno alle centrali atomiche è stato più volte anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l'ultima in una intervista poco prima di Natale al Financial Times. Nonostante l'Italia abbia abbandonato la produzione di energia nucleare in seguito al referendum nel 1987, ha argomentato il ministro, è arrivato il momento di considerare l'idea di ripristinarla guardando a tutte le nuove tecnologie «compresi i piccoli reattori modulari». Una prospettiva che tuttavia, oltre alla ferma contrarietà degli ambientalisti, trova fredda anche l'Enel, la principale azienda energetica del Paese. «Il nucleare di quarta generazione necessita di studi e attenti approfondimenti - ha detto al Messaggero Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia - e non vediamo applicazioni commerciali significative prima del 2040».

centrale nucleare kola, vicino a murmansk in russiavista della centrale nucleare da un tetto di pripyat 2011centrale atomica in iran

Ultimi Dagoreport

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! - SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBOANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...