john elkann carlos tavares peugeot fca fiat psa

LA FCA NON TIRA PIÙ – MARIO GIORDANO E LA FUSIONE FIAT-PEUGEOT: “LA SITUAZIONE È QUESTA: SI FONDONO UN’AZIENDA FRANCESE, CON DENTRO LO STATO FRANCESE, E UN’AZIENDA UN PO’ OLANDESE, UN PO’ INGLESE, UN PO’ AMERICANA, CHE DI FATTO È IL PRIMO PRODUTTORE DI AUTO IN ITALIA. SECONDO VOI, QUANDO SI DOVRÀ SCEGLIERE QUALI LAVORATORI LICENZIARE, CHI SARÀ A PIANGERE? METZ O POMIGLIANO?”

 

 

Mario Giordano per “la Verità”

 

carlos tavares 1

«Sfida globale». «Sinergia totale». «Qualcosa di speciale». «Grande Alleanza» (con la maiuscola). «Colpo grosso» (minuscolo senza Smaila). «Scelta strategica». «Nuovo colosso». «Sfida all' innovazione». «Nuovi modelli in vista». «Auto del futuro». «Sviluppo per il Paese». Grondano champagne i giornali italiani all' indomani dell' annuncio ufficiale della fusione fra la Peugeot e la Fca, l' ex Fiat. Naturalmente «I mercati festeggiano», «Piazza Affari brinda», «Il titolo vola». E gli eredi degli Agnelli, con le saccocce piene di denari sonanti, vengono immediatamente trasformati nei «Re Mida della Borsa». «John Elkann è un fenomeno», s' entusiasma la stampa di casa nostra. Manca poco alla beatificazione, ma il miracolo c' è già: la moltiplicazione dei dividendi e dei pesci.

john elkann

I quali pesci, come è noto, abboccano che è un piacere.

 

In mezzo a tale ondata di entusiasmo, infatti, rischiano di passare sotto silenzio alcuni dati non insignificanti della sedicente «fusione alla pari». Il primo dei quali è che non si tratta affatto di una «fusione alla pari», ma, in pratica, di un' acquisizione di Fca da parte di Peugeot. L' accordo last minute, siglato dopo il fallimento del precedente tentativo di Fca con Renault, consegna infatti tutte le leve del comando nelle mani dei francesi, a cominciare dal consiglio d' amministrazione che sarà controllato da loro: su undici componenti, infatti, ne avranno cinque (come cinque ne avrà l' ex Fiat), ma l' undicesimo (e dunque ago della bilancia) sapete chi sarà? Ovvio: Carlos Tavares, attuale amministratore delegato di Peugeot.

john elkann 1

 

mario giordano contro halloween 4

Sei a cinque et voilà, la Tour Eiffel trionferà. Come vendita, sia chiaro, è stata un' ottima vendita. Da questo punto di vista è vero che John Elkann è stato bravo: si è fatto letteralmente coprire d' oro. Le azioni Fca sono state pagate quasi il 30 per cento in più del valore di mercato, ai soci sarà distribuito un extra dividendo da 5,5 miliardi di euro.

 

carlos tavares 3

Le tasche si riempiono, gli azionisti esultano, gli eredi degli Agnelli si gonfiano di soldini come non era mai successo prima, e tutto questo naturalmente è bellissimo. Per loro, ovvio. Ma per noi? Cioè: per l' Italia? Davvero quest' operazione è così entusiasmante? Davvero ci apre un radioso futuro? Il sol dell' avvenire economico? Davvero merita tanto spreco di bollicine effervescenti innaturali, lo stappar degli spumanti, l' eccesso di entusiasmi, le colonne di giornale tutta panna e zucchero? Ho qualche dubbio. Anche perché lo Stato francese, già azionista al 12,2 per cento in Peugeot, sarà azionista con una quota del 6 per cento circa anche nella nuova società.

 

Dunque la situazione è questa: si fondono un' azienda francese, con dentro lo Stato francese, è un' azienda apolide (un po' olandese, un po' inglese, un po' americana) che però di fatto è ancora il primo produttore di automobili in Italia. La maggioranza del Consiglio di amministrazione è dei francesi.

mike manley john elkann

 

Secondo voi, quando si dovranno prendere decisioni importanti (tipo: dove collocare la centrale degli acquisti, da cui dipende tutto l' indotto) che città si sceglierà? Parigi o altro? E quando si dovrà scegliere quali impianti chiudere e quali lavoratori licenziare, chi sarà a piangere? Metz (Francia) o Pomigliano (Italia)?

 

FCA

Le dichiarazioni ufficiali garantiscono che nessuno stabilimento sarà chiuso. Ma le dichiarazioni ufficiali nel momento dell' entusiasmo sono sempre state smentite nel giro di qualche anno. E, in ogni caso, nessuna dichiarazione ufficiale garantisce la stabilità dell' occupazione: dei 400.000 lavoratori che attualmente fanno parte dei due gruppi, qualcuno ci rimetterà le penne. Altrimenti com' è che si fanno le famose «sinergie»? Com' è che si fanno i (previsti) risparmi?

operai gruppo fca

 

Da qualche parte bisognerà pure tagliare. Ed è evidente che non taglieranno in Francia.

L' ipotesi di un accordo fra Peugeot e ex Fiat, per altro, non è nuova. Era saltata fuori a più riprese negli anni passati.

 

Anche Sergio Marchionne aveva accarezzato l' idea. Ma poi l' aveva accantonata, preferendo altre soluzioni proprio per gli eccessi di sovrapposizioni, per i troppi «stabilimenti fotocopia». Ricorderete inoltre che il precedente accordo di Fca oltralpe, quello con Renault, era stato fatto saltare dal governo francese proprio perché temeva che con la fusione ci fossero posti di lavoro a rischio in Francia.

fca melfi 4

 

In questo caso, invece, nessun timore. Lo Stato francese, che sta dentro l' azionariato, festeggia. Dunque non vede posti di lavoro a rischio in Francia. Ma, tirando le somme, se fra Fca e Peugeot ci sono stabilimenti fotocopia da chiudere, o da ridurre pesantemente, e questo non accadrà in Francia, secondo voi, dove accadrà? La risposta non è difficile. In Italia, mettendo tutto insieme, sono rimasti i brandelli di una dozzina di stabilimenti ex Fiat.

 

carlos tavares 2mario giordano contro halloween 9

Chi ci lavora, ovviamente, chiede protezione. Ma la differenza è che lo Stato francese è nell' azionariato del nuovo colosso. Quello italiano, invece, non c' è. Non c' è nell' azionariato del nuovo colosso. Ma non solo lì. Lo Stato italiano non c' è proprio. In queste occasioni non c' è mai. Quando si tratta di difendere le nostre aziende, il nostro patrimonio, i nostri lavoratori, noi siamo campioni della latitanza. E così, dopo aver dato, per anni, soldi alla Fiat, la nostra politica guarda l' ultimo passaggio della resa industriale del Paese con lo stesso sguardo catatonico con cui ha accompagnato i passaggi precedenti. Non pervenuta.

 

carlos tavares 4fca melfi 7

L' unico commento del premier Conte, avvertito a giochi fatti, è che questa nuova società «porterà economia di scala con risparmio dei progettati investimenti con particolare riguardo allo sviluppo delle auto elettriche». Ma certo: evviva evviva. Evviva le auto elettriche. Evviva le economie di scala. Ed evviva gli eredi Agnelli con le tasche piene di soldi.Siamo tutti felici: le Borse festeggiano, gli azionisti pure. Gli operai un po' meno. Ma a chi importa?

Ultimi Dagoreport

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...