mario draghi

FISCO IL VENTO – IL GOVERNO È PRONTO A CONGELARE L’INVIO DI 54 MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI E RINVIARLO A FINE APRILE. IL DOSSIER È STRETTAMENTE COLLEGATO AL DECRETO RISTORI CINQUE, CHE VALE 37 MILIARDI – IL PRESSING DELLA LEGA SULLE TASSE E QUELLO DEI SINDACATI SUL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI: DRAGHI HA DETTO CHIARAMENTE CHE IL GOVERNO “DOVRÀ PROTEGGERE TUTTI I LAVORATORI, MA CHE SAREBBE UN ERRORE PROTEGGERE INDIFFERENTEMENTE TUTTE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE”

MARIO DRAGHI ALLA CAMERA

Michele Di Branco per “il Messaggero”

 

Ancora due mesi di respiro sul fronte della riscossione delle tasse. Governo pronto a congelare l' invio di 54 milioni di cartelle esattoriali rinviando l' operazione in primavera, a fine aprile. Con un primo decreto legge ad hoc da parte del governo Conte, l' attività dell' Agenzia delle Entrate è stata sospesa fino al 31 gennaio e a questo intervento si è poi aggiunto un secondo provvedimento che ha congelato tutto fino al 28 febbraio.

daniele franco

 

Adesso l' esecutivo Draghi si prepara ad azionare il terzo stop, fermo restando che, sul fronte del fisco, la rotta indicata da Draghi è quella di una visione di più ampio respiro in vista di una complessiva riforma del sistema fiscale.

 

IL PESO

Questa nuova tregua, nei ragionamenti di Palazzo Chigi, consentirà a molti contribuenti, che oggi si trovano in difficoltà economiche, di poter adempiere ai propri doveri fiscali in modo più sereno.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Ovviamente nel pacchetto congelato rientrano la riscossione coattiva e l' attività di notifica degli avvisi di accertamento. La decantazione fiscale è particolarmente gradita alla Lega. «La proposta che faremo al presidente Draghi è la pace fiscale, l' azzeramento delle cartelle inferiori a mille euro e il dimezzamento dell' importo delle altre cartelle esattoriali» ha detto ieri il leader Matteo Salvini spingendosi ancora più avanti.

 

CORONAVIRUS LICENZIAMENTI

LA PLATEA

In ballo, occorre infatti ricordare, c' è un progetto di ulteriore rottamazione delle cartelle esattoriali (la quarta) messa a punto dal precedente governo e sponsorizzata in particolare dai 5 Stelle.

 

Il dossier fiscale è strettamente collegato al decreto Ristori cinque che, secondo quanto filtra da fonti ministeriali, non arriverà prima della fine del mese. Il governo può contare su un plafond di 37 miliardi di euro, frutto dello scostamento di Bilancio (32 miliardi) e di altri 5 miliardi accantonanti nel precedente decreto.

mario draghi luigi di maio

 

Come saranno utilizzate le risorse? La strategia di sostegno delle imprese e lavoro, ha spiegato Draghi, partirà da coloro che fino a oggi hanno pagato il prezzo più alto: i lavoratori autonomi, i giovani e le donne.

 

Il Dl, oltre a garantire i ristori necessari per gli aiuti alle imprese (in cima l' industria dello sci: 4 miliardi) e per la cassa integrazione, dovrà affrontare il problema del blocco dei licenziamenti. «Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori» ha spiegato Draghi, avvertendo però che «sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche».

giancarlo giorgetti

 

Le ipotesi sul tavolo dell' esecutivo, sul dossier licenziamenti, sono diverse. C' è chi ipotizza una mini proroga per tutti di un mese (in attesa di conoscere il provvedimento che istituisca un nuovo sistema di ammortizzatori al quale sta lavorando il neo ministro del Lavoro, Andrea Orlando) e chi auspica, come i sindacati, un allungamento dello stop fino a settembre. Il punto di caduta potrebbe essere la proroga dello stop a fine giugno.

 

Un indizio, in tal senso, lo avrebbe dato Giancarlo Giorgetti, incontrando ieri mattina i sindacati metalmeccanici nell' ambito della vertenza Whirlpool. Alle rappresentanze dei lavoratori, il ministro dello Sviluppo economico avrebbe garantito che la volontà dell' esecutivo è quella di estendere il blocco a tutti e che nei prossimi giorni partirà un tavolo con il ministero del Lavoro. Un differimento, nelle strategie, potrebbe essere propedeutico a un secondo step che dia il via a una proroga selettiva del blocco.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Il divieto di licenziare, in un secondo tempo, resterebbe per le aziende rimaste chiuse per le limitazioni sanitarie o per quelle più colpite dalla crisi. I settori che continuerebbero a usufruire della Cig covid gratuita sono, tra gli altri, la ristorazione, il commercio, gli spettacoli e lo sport. Potrebbero invece cominciare a camminare sulle loro gambe comparti come la manifattura, il web, l' edilizia, l' agricoltura.

 

GIANCARLO GIORGETTI MATTEO SALVINI 1

Settori che, se necessario, possono sempre attivare la cassa integrazione ordinaria, finanziata con propri contributi. Le risorse non sono certo un problema secondario. Lo Stato ha già speso 30 miliardi in integrazioni salariali ed è chiaro che la Cig gratis per tutti non potrà continuare ancora a lungo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?