giuseppe conte soldi

FORZA, ITALIANI, È ARRIVATO IL MOMENTO DI SPENDERE – LA GENTE NON SI FIDA DI CONTE E TIENE I SOLDI BEN FERMI SUI CONTI CORRENTI – ANCHE CON LA FASE DUE IL GRUZZOLO DI RISPARMI DEGLI ITALIANI HA CONTINUATO AD AUMENTARE DI 21 MILIARDI (QUASI 1 AL GIORNO) - L'UNICO PIANO DI "GIUSEPPI" È INONDARE DI SUSSIDI E BONUS INUTILI, VISTO CHE POI RIMANGONO PARCHEGGIATI – AD APRILE LE VENDITE AL DETTAGLIO SONO CALATE DI UN ALTRO 10,5%. COSÌ NON LA SFANGHEREMO MAI…

1 - GLI ITALIANI RISPARMIANO UN MILIARDO AL GIORNO

Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”

 

GIUSEPPE CONTE MEME

Certo, durante il lockdown i suoi indici di gradimento sono andati alle stelle, tutti pendevano dalle sue labbra durante le conferenze stampa serali del fine settimana in cui ci comunicava se potevamo andare a mangiare un trancio di pizza con la mascherina o a trovare un congiunto senza salutarlo, le donne hanno addirittura iniziato a trovare sexy il suo ciuffo finto spettinato. Ma la realtà è che gli italiani del presidente del Consiglio non si sono mai fidati.

 

giuseppe conte roberto gualtieri 15

Anzi, sono mai stati così preoccupati per il proprio futuro da quando Giuseppe Conte ha iniziato a promettere che sarebbe andato tutto bene. Non ci credete? Ebbene, andate a prendere il bollettino che mensilmente l'Associazione bancaria italiana (lo potete facilmente trovare sul sito internet) diffonde e scorrete la tabella sui depositi. conti correnti

 

ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG

A marzo, primo mese di chiusura di oltre la metà delle imprese italiane, con stipendi sospesi, contratti a termine non rinnovati e fatturati azzerati, i soldi sui conti correnti degli italiani sono aumentati di ben 18 miliardi rispetto al mese precedente e di ben 86 miliardi rispetto all'anno scorso (+5,7%) raggiungendo l'impressionante quota di 1.602 miliardi.

 

italiani risparmiatori

Il fenomeno non si è arrestato ad aprile, secondo mese di lockdown. I depositi sono balzati a 1.620 miliardi (18 in più sul mese, 102 sull'anno). Va bene, direte voi, ma insieme ai redditi in quei due mesi si sono paralizzati anche i consumi e chi ha avuto la fortuna di continuare a lavorare (da casa o in presenza) ha inevitabilmente risparmiato qualcosa. Benissimo.

 

Vediamo cosa è successo a maggio, con la fase due, la riapertura dei negozi, la possibilità di spostarsi e, da metà mese, anche di andare al ristorante o al pub. Il gruzzolo che gli italiani tengono sui conti correnti è lievitato a 1.641 miliardi, con un balzo di 21 miliardi rispetto ad aprile (quasi uno al giorno) e di ben 115 miliardi (+7,6%) sul 2019.

risparmio

 

Qui non si tratta di fisiologiche oscillazioni, di flussi altalenanti, ma di una crescita che non si era mai vista negli ultimi due anni. Stiamo parlando di 115 miliardi. Più dei 75 messi sul piatto dal governo per il rilancio, enormememente di più delle risorse che potrebbero arrivare dal Mes o dal fondo Sure per la cassa integrazione.

 

paolo savona

Ieri il presidente della Consob, Paolo Savona, ha ricordato che gli italiani hanno un patrimonio impressionante. Una ricchezza che sfiora i 10mila miliardi di euro e supera di 8,1 volte il reddito disponibile. Che il risparmio sia uno dei nostri punti di forza, la risorsa che ci permette di superare agevolmente anche i periodi di magra non è, insomma, una novità.

 

Ma una tale corsa ad accantonare soldi, proprio nel momento in cui ne circolano meno del solito, è qualcosa di più di una propensione atavica a mettere fieno in cascina. È il frutto del panico in cui ci ha gettato il governo, dei ritardi nell'erogazione delle risorse promesse, della mancanza di un piano concreto di uscita dalla crisi. È, in sostanza, una forma di legittima difesa. Del resto, le notizie che continuano ad arrivare dagli Stati generali non sono proprio rassicuranti.

 

risparmio

Avete presente le decine e decine di sigle, associazioni e categoria che stanno sfilando davanti al premier per contribuire alla stesura del grande progetto per la rinascita del Paese? Tutti, credo, abbiamo pensato che finita la kermesse Conte si sarebbe messo a testa bassa a scrivere il piano per metterlo a punto il prima possibile.

 

giuseppe conte

Macché. Il Recovery plan da presentare all'Europa, ha detto ieri il premier, non arriverà prima di ottobre. Ma il governo, ha assicurato, ci sta già lavorando. non c'è fretta E comunque non c'è fretta. Perché, ha spiegato ieri sempre Conte, «siamo consapevoli che gli effetti completi della crisi devono ancora dispiegarsi nella loro interezza».

 

Insomma, il peggio deve ancora arrivare. E se continua così lo farà davvero. La mancanza di fiducia nell'azione del governo non è solo un problema con cui dovrà fare i conti l'attuale maggioranza alle prossime elezioni, ma uno dei principali ostacoli alla ripresa. Che senso ha inondare di bonus e sussidi la popolazione se ogni euro in più finisce in banca piuttosto che nel sistema economico?

risparmio in italia

 

Buona parte di quei 115 miliardi potevano far ripartire i consumi, sostenere la domanda, consentire alle imprese di smaltire l'invenduto. E invece i quattrini sono lì, nei caveau degli istituti di credito. Fermi. Ad aspettare tempi migliori. Che nessuno, per ora, riesce a vedere all'orizzonte.

 

2 - CROLLO DEI CONSUMI, È ALLARME E CONTE: IL PIANO A SETTEMBRE

giuseppe conte

Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

[…] La prima ondata, implora aiuti Confcommercio, ha messo a rischio «un milione di posti di lavoro». E Conte riconosce che gli ultimi dati Istat restituiscono «un' immagine molto preoccupante». Ad aprile le vendite al dettaglio sono calate del 10,5% rispetto a marzo e nel trimestre febbraio-aprile il calo è del 15,8%. […]

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…