facebook amazon apple microsoft google monopolio monopoli minimum tax tassa globale

FRANCAMENTE, ME NE IN-FISCO! – I GIGANTI DEL WEB, NONOSTANTE I RICHIAMI E LE SANZIONI, CONTINUANO INDISCRIMINATAMENTE AD AGGIRARE IL FISCO ITALIANO. COME FANNO? IL TRUCCHETTO È SEMPLICE: BASTA METTERE A BILANCIO COSTI INFRAGRUPPO SPROPOSITATI, CHE TENGANO PIÙ BASSI POSSIBILI GLI UTILI – COSÌ GOOGLE NEL 2021 HA PAGATO SOLO 8 MILIONI DI TASSE, E FACEBOOK 2,7…

Fabio Pavesi per “Verità & Affari”

 

agenzia delle entrate

Fatturati che esplodono da un anno con l’altro, ma utili che restano stranamente molto bassi e così le tasse pagate all’Erario restano risibili. Funziona così il rapporto con il Fisco italiano dei giganti del Web.

 

Che nonostante i richiami e le sanzioni comminate in passato dall’Agenzia delle Entrate e con lo sguardo occhiuto della Procura di Milano continuano ad aggirare il Fisco. Il trucchetto è banale.

 

google

Basta che i costi messi a bilancio corrano a braccetto con l’incremento del fatturato e voilà il gioco è fatto. I profitti restano talmente bassi da pagare quote infime di tasse rispetto alle dimensioni del giro d’affari.

 

GOOGLE HA PAGATO NEL 2021 SOLO 8 MILIONI DI TASSE

È successo a Google Italy ad esempio. La filiale italiana del colosso digitale ha pagato nel 2021 tasse in Italia per soli 8,1 milioni di euro. E questo su un utile netto pre-imposte di soli 28 milioni di euro su un giro d’affari esploso a ben 710 milioni di euro.

 

meta 7

Un vero e proprio exploit per Google Italy che ha visto correre il fatturato realizzato nel nostro Paese da 505 milioni nel 2020 ai 710 milioni dell’anno appena chiuso. E che negli anni tra il 2018 e il 2019 esponeva nei suoi bilanci ricavi per soli 106 milioni e per 184 milioni, rispettivamente.

 

MA IL FATTURATO E’ ESPLOSO

Questo cambio di marcia così repentino è dovuto alle intese con la Procura e il Fisco italiano per computare a bilancio tutti i ricavi reali ottenuti nel nostro Paese. Si spiega solo così il balzo così violento del fatturato.

 

sundar pichai

Evidentemente prima del 2020 Google non segnava nel suo bilancio italiano tutti i ricavi fatti nel nostro Paese, riuscendo così a pagare meno tasse possibili. Ci si è messi in regola quindi e questo avrebbe dovuto comportare oltre a registrare i veri ricavi italiani anche registrare utili corrispondenti e quindi un imponibile fiscale molto più alto.

 

UTILI TENUTI BASSI GRAZIE AI COSTI INFRAGRUPPO

evasione fiscale 1

Così non è stato, complice il fatto che i ricavi sono stati correttamente messi a bilancio, ma con essi anche costi talmente imponenti da tenere più bassi possibili gli utili. Basti vedere i conti del 2021.

 

A fronte di ricavi saliti in un solo anno di oltre 205 milioni, i costi sono saliti di 200 milioni. Tenendo così più o meno ai livelli dell’anno prima la redditività. Google Italy infatti ha fatto utili pre-tasse per 19 milioni nel 2020 su 505 milioni di ricavi e nel 2021 gli utili pre-imposte sono stati di 28 milioni.

 

mark zuckerberg

Solo 9 milioni in più a fronte di ricavi saliti di oltre 200 milioni. Il risultato è che Google Italy ha pagato tasse in Italia per soli 8,1 milioni l’anno scorso e per poco più di 5,7 milioni nel 2020. Già si dirà ma i costi sono conseguenza dell’incremento dei ricavi. Cosa c’è di strano? C’è che i costi sono quasi tutti infragruppo.

 

Cioè con la consociata irlandese di Google. Sui 682 milioni di costi della filiale italiana del 2021 ben 516 milioni sono costi fatturati a Google Ireland. E così si prendono due piccioni con una fava. Si tengono bassi gli utili in Italia (pagando quindi meno tasse) e quei costi diventano ricavi per Google Ireland che evidentemente paga meno tasse rispetto all’Italia.

 

STESSO FILM PER FACEBOOK ITALY, PAGATE TASSE IN ITALIA PER SOLI 2,7 MILIONI

meta 2

Lo stesso canovaccio l’ha seguito Facebook Italia. Nel 2021 i ricavi sono saliti di oltre 100 milioni a quota 348 milioni, ma anche costi sono esplosi guarda caso di pari entità. 99 milioni in più. E così l’utile pre-tasse di Facebook in Italia è stato nel 2021 di soli 10,2 milioni contro i 6,5 milioni del 2020. Tasse pagate nel 2021 da Facebook al Fisco italiano solo per 2,67 milioni. Solo 1 milione in più del 2020.

 

Anche in questo caso si scopre, leggendo i bilanci, che i costi per servizi pari a 338 milioni l’anno scorso sono per 311 milioni costi infragruppo con la consociata irlandese. Come si vede il copione è lo stesso. I giganti del Web hanno cominciato sì ad attribuire correttamente i ricavi fatti nel nostro Paese.

 

facebook google

Avrebbero dovuto veder esplodere i profitti in maniera analoga, pagando le giuste tasse. Invece con il giro tutto in famiglia dei costi ecco che l’incremento forte dei ricavi ha lasciato gli utili poco più alti di quando non si computavano i reali ricavi italiani. Del resto che qualcosa non torni lo dicono i dati della redditività.

 

LA VERA REDDITIVITA’ TENUTA NASCOSTA

In Italia sia Google che Facebook hanno redditività che non tornano rispetto all’andamento consueto globale del loro business. Google Italy fa utili per pre tasse per soli 28 milioni su 710 milioni di fatturato, solo il 4% del fatturato.

 

Facebook in Italia produce utili pre-tasse per 10 milioni su 348 milioni di fatturato, solo il 3% dei ricavi diventano profitti pre-tasse. Un livello troppo basso, dato che a livello globale Google (oggi Alphabet) ha fatto nel 2021 utili pari al 29% dei ricavi e Facebook (oggi Meta) ha prodotto utili pari al 33% dei ricavi globali.

GOOGLE FACEBOOK SI DIVIDONO IL MONDO

 

Come si vede un abisso. Se fosse così i manager di Google e Facebook in Italia verrebbe cacciati all’istante per scarsa redditività. Evidentemente non è così. Conta più risparmiare sul Fisco italiano che far vedere i profitti reali.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO