cannabis stocks 2 cannastocks

IL GIOCO È BELLO QUANDO DURA POCO – SONO STATE APERTE INDAGINI FEDERALI SUL RALLY DI GAMESTOP: LE AUTORITÀ VOGLIONO ACCERTARE SE CI SIA STATA O MENO MANIPOLAZIONE DI MERCATO – INTANTO I “REDDITERS” HANNO CAMBIATO L'OBIETTIVO DA MANDARE IN FUMO. LETTERALMENTE: HANNO PRESO DI MIRA LE COSIDDETTE “CANNASTOCKS” E I TITOLI DELLE SOCIETÀ CHE PRODUCONO CANNABIS HANNO FATTO +600%

gamestop

1 – GAMESTOP: LA VOLATA IN BORSA AL CENTRO DI INDAGINI FEDERALI

(ANSA) - NEW YORK, 11 FEB - La volata di Gamestop è al centro di indagini federali: le inchieste puntano ad accertare se ci sia stata manipolazione di mercato o altri tipi di condotta contro le regole. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. I titoli di Gamestop sono volati da 20 dollari per azione a 483 dollari nell'arco di due settimane durante il mese di gennaio. I titoli sono ora scesi intorno ai 50 dollari.

 

2  -WALLSTREETBETS PUNTA LA CANNABIS: ECCO I TITOLI CHE HANNO FATTO DA +200 A +600%

Andrea Franceschi per https://24plus.ilsole24ore.com/

 

cannabis stocks 4

Dopo Gamestop i piccoli trader prendono di mira le “cannastocks”, i titoli delle società che producono e vendono cannabis e suoi derivati. Sul settore, protagonista tra il 2018 e il 2019 di una bolla speculativa, era tornato di recente l’interesse degli investitori. Dopo la vittoria di Biden infatti molti erano tornati a scommettere sulla possibile svolta in tema legalizzazione. Anche sulla scorta di un provvedimento di depenalizzazione della sostanza varato ai primi di dicembre dello scorso anno dalla Camera e che attende il via libera del Senato.

 

I titoli che hanno corso di più

citazioni dei titoli legati alla cannabis sui forum online grafico wsj

Quello che allora era stato salutato come un recupero incoraggiante da parte delle “cannastocks”, ancora abbondantemente sotto i picchi della bolla del 2018, si è trasformato in un vero e proprio rally nelle ultime settimane. Con performance a tripla cifra nel caso di alcuni titoli.

 

Come le small cap Medmen Enterprises (+639% da inizio anno) e Medical Marijuana (+458%). O veri e propri pesi massimi come Tilray (+121% nell’ultima settimana e +412% da inizio anno) e Aphria (+87% nell’ultima settimana e +412% da inizio anno), due società che avevano attirato le attenzioni degli investitori alla fine dello scorso anno in occasione dell’annuncio della loro fusione.

 

Il ruolo dei redditers

cannabis stocks 2

La speculazione sulla legalizzazione a livello federale della cannabis ha indubbiamente dato la spinta a fine anno al settore. Ma è una giustificazione sufficiente a spiegare i rialzi a tripla cifra messi a segno nelle ultime settimane? Difficile. Molto più probabile che la fiammata dei titoli sia frutto dell’azione concertata del popolo dei “redditers”, la community di piccoli trader che dal social network Reddit ha dato l’assalto al titolo GameStop. Ci sono vari indizi in questo senso.

CANNASTOCKS - ILLUSTRAZIONE DI FEDERICO BERGONZINI:IL SOLE 24 ORE

 

I volumi di scambio, in primo luogo, che sono in fortissima crescita. E poi c’è la pagina Reddit di Wallstreetbets dove i nomi delle “cannastocks” figurano nell’elenco dei potenziali bersagli di campagne acquisti concertate. Il motivo? Diverse di queste società sono state oggetto di campagne ribassiste da parte dei fondi hedge così come era accaduto con GameStop. È il caso in particolare di Tilray, uno dei titoli che ha guadagnato di più che, ad oggi, ha circa il 20% delle azioni in circolazione oggetto di vendite allo scoperto.

CANNASTOCKS - I TITOLI LEGATI ALLA CANNABIS IN BORSA

 

Il precedente della bolla 2018-2019

In definitiva, nel caso delle “cannastocks”, ci troviamo di fronte a un settore che, a differenza delle catene di videogiochi GameStop, è in forte espansione e con delle potenzialità di crescita. Per via del processo di liberalizzazione della sostanza negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Ma i fondamentali giustificano i valori di mercato? Su questi, come altri titoli oggetto della speculazione dei redditers, c’è più di un dubbio. È insomma una situazione ad altissimo rischio bolla. Bolla che peraltro le “cannastocks” hanno già sperimentato in passato.

 

Correva l’anno 2018 e in Borsa era in corso una vera e propria “Cannabis mania”. Una speculazione strettamente correlata alla legalizzazione varata allora dal governo canadese. Un processo che pose le basi per la nascita di un settore nuovo che tuttavia, alla prova dei fatti, avrebbe tardato a portare concreti risultati di conto economico. Con somma delusione del mercato azionario che, così come era rapidamente cresciuto iniziò, altrettanto rapidamente a perdere quota. Uno sboom che fece perdere agli investitori fino al 66% dando luogo a una distruzione di valore di Borsa di quasi 30 miliardi di dollari.

cannabis in borsa gamestop 2wallstreetbets down cannabis stocks gamestop la crescita di gamestop il rally di gamestop elizabeth warren gamestop elizabeth warren ospite del programma state of the union sulla cnnvlad tenev co fondatore di robinhoodcannabis stocksGabe Plotkin MELVIN CAPITAL CITADEL HEDGE FUNDproteste daanti alla borsa di new york traders alla borsa di new york cannabis stocks 1

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…