dario scannapieco giancarlo giorgetti riccardo barbieri hermitte biagio mazzotta cdp cassa depositi e prestiti

GIORGETTI FA IL CAZZUTO SOLO SU CDP – IL RITARDO NELLA FORMAZIONE DEL CDA DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI È LEGATO ALLA VENDETTA DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA, CHE NON VOLEVA LA CONFERMA DI DARIO SCANNAPIECO COME AD - NON AVENDO IL CENTRODESTRA UNA CLASSE DIRIGENTE DA SFRUTTARE, GIORGETTI NE HA APPROFITTATO PER UN MINI-BLITZ: HA PIAZZATO TRE DONNE “DEL MEF”: FLAVIA MAZZARELLA, LUISA D’ARCANO E MARIA CANNATA. E CON IL DG DEL TESORO, BARBIERI HERMITTE E IL RAGIONIERE DELLO STATO, MAZZOTTA, ENTRAMBI NEL BOARD, POTRÀ “TENERE D’OCCHIO” IL RISPARMIO POSTALE...

Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per www.repubblica.it

 

giancarlo giorgetti.

Esiste un filo conduttore che lega l’ultima tornata di nomine nelle partecipate pubbliche Cdp, Fs, Netco, e quelle che verranno in Rai? […]

 

[…] Come già era emerso nei rinnovi dell’anno scorso, la nuova maggioranza di centrodestra non ha allevato attorno a sé una nidiata di civil servant competenti e preparati in grado di prendere in mano le redini di colossi con decine di miliardi di euro di capitalizzazione.

 

CASSA DEPOSITI E PRESTITI - CDP

E infatti nel 2023 erano stati confermati al loro posto l’ad di Eni Claudio Descalzi, al quarto mandato, l’ad di Poste Matteo Del Fante, al terzo mandato, mentre l’Enel è stata affidata alle mani di Flavio Cattaneo, vicino al centrodestra ma con lunga esperienza in società quotate come Terna e Telecom.

 

STEFANO CUZZILLA

La riprova di questa lacuna si è avuta quest’anno, quando il Mef si è trovato a dover inserire nel cda di Cdp almeno un uomo a testa espresso dai tre partiti di maggioranza (Stefano Cuzzilla per Forza Italia, Francesco Di Ciommo per Fdi e Giorgio Lamanna per la Lega) e quattro donne con provata esperienza, nel rispetto della legge sulle quote rosa.

 

Le indicazioni provenienti dal centrodestra, a questo riguardo, sono state ritenute dal Tesoro molto deboli, poiché oltre alla competenza i partiti richiedevano una patente politica a loro favore. Questa debolezza è stata però lo spunto, per il ministro Giancarlo Giorgetti, per porre un argine alle richieste che arrivavano dall’alto.

 

flavia mazzarella

E alla fine è riuscito a inserire in cda almeno tre donne di comprovata esperienza e valore, cresciute alla scuola del Mef e della Ragioneria generale: Flavia Mazzarella, Luisa D’Arcano e Maria Cannata, quest’ultima indicata dalle Fondazioni ex bancarie grazie all’allargamento del cda da 9 a 11 posti.

 

Con questa mossa Giorgetti ha risposto a Palazzo Chigi, che gli ha imposto la conferma dell’ad Dario Scannapieco contro il suo volere, nonostante il Mef sia il principale azionista della Cassa con l’85% del capitale.

 

Biagio Mazzotta

Secondo alcuni osservatori sarà soprattutto Mazzarella – la cui brillante carriera iniziata ai tempi della direzione generale di Mario Draghi al Tesoro è poi inciampata nell’inchiesta Unipol-Isvap – a far da tramite nei rapporti tra Giorgetti e Scannapieco, anche sul tema del modello di business dei prossimi tre anni che l’ad vorrebbe imperniato sempre meno sull’equity e sempre più sull’advisory a supporto del finanziamento agli enti locali.

 

Mentre quando si parlerà di risparmio postale, i soldi dei privati che la Cassa raccoglie attraverso le Poste, Giorgetti avrà una presa diretta attraverso il dg del Tesoro Riccardo Barbieri Hermitte e il Ragioniere dello Stato Biagio Mazzotta, anch’egli nominato nel board, a segnalare la fiducia di cui gode dal ministro, mentre i partiti e Palazzo Chigi vorrebbero sostituirlo.

 

Riccardo Barbieri Hermitte1

La nuova geografia del potere dei prossimi tre anni passa anche per le Ferrovie dello Stato, dove il ministro dei Trasporti Salvini ha indicato l’ad Stefano Donnarumma in accordo con Giorgia Meloni. Il manager ex Terna torna così su una poltrona importante dopo che l’anno scorso era stato scalzato dalla prevista nomina alla guida dell’Enel, decisione maturata in un summit segreto in un appartamento romano cui hanno partecipato Meloni, Salvini e Tajani.

 

STEFANO DONNARUMMA

Donnarumma aveva poi rifiutato la designazione in Cdp Ventures per non perdere i soldi della buonuscita da Terna, ma poi è riuscito a ricucire con Palazzo Chigi e con Salvini e diventare l’unico elemento di convergenza per la guida Fs. Fratelli d’Italia non ha rinunciato alla presidenza, assegnata a Tommaso Tanzilli.

 

Donnarumma sta ora formando la sua squadra portando a bordo manager di sua fiducia ma anche ascoltando i desiderata dei partiti che l’hanno nominato. Così Giuseppe Inchingolo, che era entrato in Fs nel gennaio scorso su indicazione di Salvini, è stato promosso a direttore Corporate affairs e comunicazione. Inchingolo, titolare della Arts Media, aveva già lavorato per i social di Salvini a fianco di Luca Morisi, il promotore della famosa “Bestia”, e conosce bene Massimo Casanova, l’imprenditore che ha lanciato il Papeete di Milano Marittima da dove Salvini nel 2019 fece cadere il governo Conte.

 

Giuseppe Inchingolo

Nello schema di Donnarumma c’è spazio anche per il lobbista Antonio Cannalire, già assunto nella controllata Rfi dall’ad Gianpiero Strisciuglio con il ruolo di Business enterprise integration. Cannalire era stato l’assistente di Massimo Ponzellini nel 2010-2011, quando questi era presidente della Bpm ed era finito in un’inchiesta della Procura di Milano con l’accusa di associazione a delinquere […]. Secondo le ultime indiscrezioni Donnarumma starebbe anche pensando di portare in Fs il suo ex capo dei Corporate affairs di Terna, Giuseppe Del Villano, ora general counsel di Acea. […]

 

LUIGI FERRARIS AD FS

Per una squadra che arriva ce n’è una che se ne va. Luigi Ferraris, non confermato in Fs, ha subito trovato un’altra poltrona di spicco in Fibercop, la società posseduta al 70% dal fondo americano Kkr e per il 30% dal Mef che ha acquisato la rete Tim per 18,8 miliardi. Insieme all’ad Luigi Ferraris, e al presidente Massimo Sarmi che gode della fiducia di Giorgetti, potrebbe arrivare Massimo Bruno, che per tanti anni è stato il vero uomo forte di Fs e riferimento politico della sinistra.

 

simona agnes

I giochi sono invece ancora molto aperti per il rinnovo del cda della Rai, dove Forza Italia ha prenotato la presidenza con Simona Agnes mentre a Fratelli d’Italia spetta di indicare l’ad. La scelta sembrava essere caduta su Giampaolo Rossi, attuale dg, ma nelle ultime settimane la premier Meloni ha preso tempo perché, secondo alcune ricostruzioni, non sarebbe convinta che sia l’uomo giusto.

 

Nella scelta conta anche il fatto che l’ad che viene nominato adesso, o più probabilmente a settembre, sarà quello che dirigerà la tv di Stato durante la campagna elettorale del 2027, dunque di vitale importanza per i partiti di governo. Una volta scelto l’ad, poi, partirà la trattativa con Salvini, che rivendica la possibilità di indicare un manager a lui vicino per la poltrona di dg.

giancarlo giorgetti - assemblea abi

Giuseppe Inchingolo e matteo salvini

CASSA DEPOSITI E PRESTITI - CDPSEDE DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI IN VIA GOITO A ROMA AMBIENTALISTI IMBRATTANO LA SEDE DI CDPgiancarlo giorgetti - assemblea abi

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…