lobbisti under 35

GIOVANI CON LOBBY DI FARE CARRIERA - “FORBES” HA STILATO LA LISTA DEI LOBBISTI ITALIANI UNDER 35 PIÙ PROMETTENTI (E STRAVINCONO LE DONNE) - MATTEO TANZILLI DELLA SOCIETÀ DI MICROMOBILITÀ HELBIZ, VALENTINA CEFALÙ CHE SI OCCUPA DELLA RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE, FABIANA NACCI NEL MONDO DEGLI AFFARI LEGALI, MICOL LUCCHI DEL WORLD ECONOMIC FORUM, ELISA SERAFINI DI GLOVO…

Marcello Astorri per www.forbes.it

 

Sono giovani, di talento e in grande ascesa nel mondo dei rapporti istituzionali. Parlano con il “sistema” perché conoscono l’apparato: ministri, capi di gabinetto, direttori. Tessono, connettono relazioni, rapporti, strategie e colgono le opportunità. Vedono sfumature che gli altri non notano e hanno visione.

 

Risolvono problemi, trovano soluzioni creative a problemi incrociando competenze trasversali, costruiscono progetti e partnership in modo da creare sempre valore aggiunto per sé, per la propria azienda, per il Paese. Ascoltano le persone che hanno più esperienza di loro e consigliano i più giovani.

 

Hanno capito che costruire una “rete” è creare valore condiviso perché futuro e sostenibilità si muovono nella stessa direzione. Ecco chi sono i manager U35 dei quali sentiremo molto parlare in futuro.

 

matteo tanzilli

Matteo Tanzilli – Head of public affairs Helbiz

È il responsabile delle relazioni istituzionali di Helbiz, azienda leader nel campo della micromobilità. È inoltre presidente di Assosharing, l’associazione di categoria della mobilità sharing che raccoglie le maggiori aziende del settore. “Penso alle smart cities del futuro come città più sostenibili”, racconta a Forbes, “con meno mezzi privati e più condivisi”.

 

La sua storia parte dalla laurea in Project Management presso la facoltà di Architettura della Sapienza, per poi proseguire con gli studi alla Columbia University di New York e un master in cybersicurezza. Riguardo alla sua professione, crede che “Il futuro politico o imprenditoriale sarà sempre più di chi avrà i contenuti di migliore qualità. Bisogna parlare solo quando si ha qualcosa di utile da dire e in grado di portare valore aggiunto”.

 

Tra i suoi obiettivi per il futuro menziona “lasciare alle future generazioni un mondo sostenibile”. Insieme ai colleghi Helbiz è impegnato in attività di Csr, “da ultima l’accordo con la struttura commissariale Covid-19 del generale Francesco Paolo Figliuolo per regalare corse gratuite con i nostri mezzi per andarsi a vaccinare”.

 

valentina cefalu

Valentina Cefalù – Public Affairs & Communication Manager Infratel Italia

Si occupa delle relazioni esterne di Infratel Italia, in house del Ministero dello Sviluppo Economico deputata alla riduzione del digital divide, con particolare attenzione all’impatto delle tecnologie digitali su cittadini e imprese. Laureata in giurisprudenza alla LUISS, la sua carriera è iniziata presso la testata Formiche e poi al Centro Studi Americani.

 

“Mi piace connettere il talento con le opportunità. Comprendere e sfruttare le possibilità offerte dalla Digital Economy”, racconta, “ho l’attitudine innata nel creare valore mettendo in connessione le persone, caratteristica che mi è sempre stata utile nel costruire progetti strategici come Comunità Digitali, iniziativa di policy making per il rilancio dei territori”.

 

Per il futuro spera di continuare a essere coinvolta in progetti ambiziosi per il progresso del Paese. Come consiglio agli altri, invece, cita Walt Disney: “La gente spesso mi chiede se conosco il segreto del successo e se potrei dire agli altri come realizzare i loro sogni. La mia risposta è, lo fai lavorando”.

 

micol lucchi

Micol Lucchi – Public Affairs Lead at World Economic Forum

È nata con tre passaporti: svizzero, italiano e tedesco. Fin dalla giovane età si è interessata alla diversità culturale: ha frequentato una scuola internazionale a Ginevra, studiato a Londra, Heidelberg e Maastricht.

 

“Le prime esperienze professionali in multinazionali e organizzazioni internazionali mi hanno aperto la porta a una carriera nella quale mi occupo di realizzare la missione del World Economic Forum: migliorare lo stato del mondo attraverso la cooperazione tra il settore pubblico e privato”.

 

Nel suo lavoro si destreggia tra relazioni con il governo svizzero, la stampa italiana e il pubblico in generale. Del suo lavoro dice di amare il dialogo, per dare “la possibilità ad attori della nostra società – che di solito non si incontrano – di confrontarsi su temi che possono variare, ad esempio, dal clima alla parità di genere o alla digitalizzazione”.

 

Si definisce un’idealista, crede nella mediazione tra opinioni divergenti e pensa che non ci sia nulla di impossibile nella vita. Per il futuro, vuole contribuire alla costruzione di un’identità europea che ambisca alla realizzazione degli Stati Uniti d’Europa.

 

federica fabiani

Federica Fabiani – Senior Consultant Cattaneo Zanetto & Co.

“Del mio lavoro mi piace dover restare sempre sul pezzo, condividere con il Team, favorire il dialogo, scoprire nuove realtà, nuove storie, trovare soluzioni. Tutto questo sulla base di un metodo consolidato che in azienda tramandiamo di persona in persona”.

 

Federica Fabiani è un membro di spicco della squadra di Cattaneo Zanetto, società leader in Italia nel settore nell’ambito di public affairs, lobbying e political intelligence. La sua caratteristica migliore, racconta, è la “Capacità organizzativa che mi accompagna da sempre, è un qualcosa che mi ha consentito di uscire anche da situazioni complicate e di emergenza. Avere sempre una visione puntuale dei dossier che si seguono è fondamentale perché il flusso di informazioni è continuo e non esistono compartimenti stagni”.

 

In futuro vuole favorire il dialogo tra mondo delle imprese e decisori perché solo così, dice, “saremo in grado, come Sistema Paese, di affrontare le sfide cruciali del nostro tempo: transizione ecologica e digitale su tutte”.

 

fabiana nacci

Fabiana Nacci – Manager Public Affairs in Utopia

Di sé dice di essere precisa, stacanovista e fedele. Lavora in Utopia, società di spicco di consulenza nel mondo delle relazioni istituzionali della comunicazione e degli Affari legali.

 

“Tutto è cominciato quasi per caso”, dice a proposito della sua carriera iniziata proprio nella società per cui lavora attualmente, “dopo la laurea in Scienze politiche, con uno stage in Utopia. Oggi, dopo dieci anni, coordino un team di 15 persone e, oltre a occuparmi di monitoraggio legislativo, seguo l’ideazione e l’attuazione dei piani strategici e l’onboarding delle nuove risorse”.

 

Dice di amare misurarsi con obiettivi, mercati, temi e settori sempre nuovi. Ne è un esempio quello politico, un ambito mutevole e in continuo cambiamento. Afferma inoltre che i suoi obiettivi futuri sono ben descritti da uno dei mantra di Utopia: “Changing the world, one client at a time” (cambiare il mondo, un cliente alla volta, ndr).                                                                                                                                                

angelo mazzetti

Angelo Mazzetti – Head of Public Policy – Italy, Greece, Malta and Cyprus Facebook

È il responsabile delle relazioni istituzionali per il gruppo Facebook, che include anche servizi come Instagram e WhatsApp, per l’Italia, Grecia, Malta e Cipro. Dice di dovere la sua carriera alla passione congiunta per comunicazione, economia, giurisprudenza, storia e scienza politica.

 

“A questo ho poi aggiunto anche il mio interesse per il mondo digitale, mettendo a frutto nel lavoro in Facebook anche l’esperienza come imprenditore digitale maturata negli anni universitari e all’inizio della mia carriera professionale”.

 

Del suo lavoro ama la pluralità dei temi trattati, dalla privacy alla responsabilità sui contenuti, fino alla sensazione di fare parte del grande dibattito sulla regolamentazione di internet. “Sono uno dei pochissimi che porta la cravatta dentro Facebook”, scherza a proposito di sé.

 

Per il futuro vuole lavorare “per portare avanti l’idea di un internet che abbia delle regole chiare, condivise e inclusive che possano però allo stesso tempo preservare le possibilità di connessione che la rete e i social media hanno creato per l’economia, la società e i cittadini”.                                                                                                 

 

nicolo mardegan

Nicolò Mardegan – Responsabile Relazioni con il Parlamento, Sviluppo Progetti Istituzionali Leonardo

Nicolò Mardegan, laureato in Giurisprudenza, è dirigente di Leonardo, azienda tra i primi dieci operatori mondiali nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, dove ricopre il ruolo di responsabile delle relazioni con il Parlamento, Sviluppo Progetti Istituzionali e Iniziative Sistema Paese.

 

In precedenza, ha lavorato in ambienti di respiro internazionale, come Ernst&Young (EY), dove ha ricoperto per tre anni il ruolo di Direttore Business Development and Instituional Relations.

 

Ha inoltre collaborato per dieci anni con lo studio legale Mardegan-Conti e successivamente con il Ministero della Difesa, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il Parlamento europeo, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica.

 

Dal 2001 al 2016 ha ricoperto diversi incarichi di amministratore locale della sua città, Milano. Da sempre attivo nel mondo dell’associazionismo e del terzo settore, è fondatore e presidente del Think Tank “Il Laboratorio delle idee”, è membro del direttivo del Canova club ed è Presidente del Centro aiuto alla Vita Mangiagalli. Le sue passioni sono il giornalismo, la politica, lo sci e l’equitazione.

 

maria romaniello

Maria Romaniello – Legislative Monitoring and Reporting Manager Eni

È responsabile dell’ufficio di monitoraggio e reporting normativo di Eni. Ha costruito la sua professionalità partendo dal Master presso il College of Europe di Bruges, in Belgio, e il PhD presso l’IMT di Lucca.

 

Dopo essere stata consulente per alcune società di Public Affairs, ha lavorato all’università come assistente e docente universitario e, in contemporanea, presso gli Uffici di Gabinetto e Legislativi dei Ministeri come consigliere giuridico.

 

Del suo lavoro ama essere sempre aggiornata sui temi istituzionali e sulle scelte di policy del Paese. “Il settore dell’energia è molto interessante perché in continuo e rapido cambiamento”, racconta, “e ho la possibilità di avere un confronto continuo con professionisti ed esperti”.

 

Afferma di adorare il lavoro in team, senza perdere di vista la sua ambizione di crescita personale. Per il futuro, dice: “Sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli professionali, vorrei acquisire sempre maggiori competenze in modo da poter lavorare sempre più in sinergia e investire ulteriormente sulla mia formazione, approfondendo le tematiche che necessitano di un aggiornamento continuo”.

 

elisa serafini

Elisa Serafini – Head of public affairs Glovo Italy

Per Glovo Italia segue le strategie di relazioni istituzionali, comunicazione, public policy, relazioni sindacali e azioni di impatto sociale. “Mi interfaccio ogni giorno con i protagonisti della democrazia: l’informazione, la politica, i sindacati”, racconta, “Credo nella contaminazione e nella possibilità di costruire progetti di lungo termine che permettano di allineare interessi diversi”.

 

Nel suo lavoro dice di essere trasparente con i suoi interlocutori, anche quando gli interessi sono diversi. E che non le piace far perdere tempo, avendo rispetto per chi rappresenta interessi con coerenza, coscienza e capacità. “Il ruolo che ricopro integra temi di interesse pubblico con processi del mercato. Si lavora alla velocità delle aziende, ma trattando temi tipici della politica e del dibattito pubblico: per chi ha queste passioni è l’ideale”. Per il futuro, se sarà possibile, proverà a mettere a disposizione delle nuove generazioni quello che ha imparato.

 

martina colasante

Martina Colasante – Government Affairs and Public Policy Greece & Italy, Google

Tre anni fa è arrivata in Google, per cui si occupa di public policy in Italia e Grecia, dopo l’esperienza in Reti, società di lobbying italiana dove ha trattato vari temi tra cui innovazione, tabacco e ricerca scientifica.

 

Prima di iniziare la carriera nelle relazioni istituzionali, il suo percorso è passato per 4 stage diversi, di cui uno a Bangalore, in India, dove si è occupata di PR per due anni. Ha studiato scienze politiche alla Luiss e ha un Master in International Relations Theory alla London School of Economics. Oggi segue il tema della sicurezza online di famiglie e bambini e della regolamentazione del cloud.

 

Durante la pandemia, è stata il punto di contatto tra Google e il Ministero dell’Istruzione per aiutare le scuole a continuare la loro attività didattica a distanza. “Se dovessi scegliere cosa mi piace di più quello che faccio, direi il fatto di fare qualcosa di utile per moltissime persone”, racconta, “Ho un forte senso della responsabilità. Una buona parte del mio lavoro consiste proprio nel promuovere un utilizzo responsabile della rete e mi sento molto allineata con questo obiettivo”. Nel tempo libero, ama cantare per gli amici.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…