alessandro profumo paolo gentiloni

GRANDI MOVIMENTI IN CASA LEONARDO - PROFUMO È IMPEGNATO IN UN ATTIVISSIMO LAVORO PER SOSTENERE LA PROPRIA RICONFERMA A CAPO DEL GRUPPO. MA LA LISTA DEI DELUSI È AMPIA, FUORI E DENTRO L’AZIENDA. MAI PRIMA D’ORA SI ERA VISTO UN ALTO ESPONENTE DEL MONDO MILITARE TUONARE CONTRO I RITMI RILASSATI DI LEONARDO - L’UNICA FOTO SUL COMODINO DI "ARROGANCE" RIMANE QUELLA DI PAOLO GENTILONI A CUI OGNI SERA RIVOLGE AFFETTUOSE PREGHIERE PERCHÉ IL COMMISSARIO ECONOMICO EUROPEO POSSA INTERCEDERE ANCORA UNA VOLTA PER LUI COME FU QUANDO IL BANCHIERE FU CATAPULTATO IN LEONARDO CON GROSSA SORPRESA DI TUTTI...

alessandro profumo ad di leonardo foto di bacco (2)

DAGOREPORT 

 

Grandi movimenti in casa Leonardo, dove l’incontenibile Alessandro Profumo è impegnato in un attivissimo lavoro per sostenere la propria riconferma ad Amministratore delegato del Gruppo. 

 

È un fatto che, nonostante le grandi argomentazioni di Arrogance, l’andamento del titolo non sembra godere di un particolare apprezzamento in Borsa ma quel che più conta è che l’azienda leader della difesa italiana sembra aver perso quella sintonia con le nostre forze armate che lamentano un approccio attendista e una scarsa visione della “ditta”. 

 

Mai prima d’ora si era visto un alto esponente del mondo militare tuonare a mezzo stampa contro i ritmi rilassati di Leonardo, leader mondiale dell'industria aerospaziale, che ha progettato e realizzato l'ultima linea di elicotteri garantendo anche tutti i ricambi necessari: “Due anni per la revisione di un elicottero? Inaccettabile”, ha tuonato il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Luca Goretti, generale di Squadra Aerea.

PAOLO GENTILONI PRESENTAZIONE RIFORMA PATTO STABILITA 1

 

La lista dei delusi è ampia fuori e dentro l’azienda. Così dopo aver rilasciato un’intervista a “Libero” nella quale ha plaudito alla destra che avanza dalla quale si aspetta una nuova fase di “ordine e rigore” – prima che c’era?! – con una piroetta degna di una ballerina della Scala Profumo si è fiondato in soccorso dei vincitori per assicurarsi un  posto in prima fila nella nuova governance di Leonardo che sarà rinnovata in primavera.

 

alessandro profumo a d di leonardo foto di bacco (1)

Mossa intrepida, i suoi storici sostenitori del PD non hanno infatti gradito questo cambio di casacca volante e nonostante gli incontri conviviali con Arrogance, mugugnano fra loro per l’alto tradimento. I nuovi arrivati sono invece rimasti increduli rispetto a questa velocità di adattamento che non si vedeva dai tempi di quelli che scaricarono il povero Enrico Letta nell’arco di poche ore.

 

Così abbandonati per strada D’Alema e compagni nei loro piani avventurosi per vendere aerei alla Colombia, parcheggiati Violante e Minniti nei giardinetti delle loro Fondazioni e nascosti i vari altri tesserati del PD presenti in ogni angolo dell’azienda, oggi Arrogance si veste di nero per cercare di convincere la Ducetta della Garbatella di essere l’uomo buono per tutte le stagioni. 

 

PAOLO GENTILONI COMMISSIONE EUROPEA

L’unica foto sul comodino di Arrogance rimane quella di Paoletto Gentiloni a cui ogni sera l’ad di Leonardo rivolge affettuose preghiere perché il Commissario economico europeo, ancora in carica per un anno, possa intercedere ancora una volta per lui come fu quando il banchiere fu catapultato in Leonardo con grossa sorpresa di tutti.

 

Nonostante questo commovente dinamismo è chiaro che il tema di come rilanciare la più grande industria tecnologica nazionale sia da tempo in discussione fra gli addetti ai lavori in particolare nelle stanze di quel Ministero oggi affidato a Giancarlo Giorgetti che ben conosce i molti angoli dell’azienda della Difesa. 

Alessandro Profumo

 

Sebbene nessuno voglia innervosire il mite Arrogance, consentendogli di profondere ogni genere di sforzo per portare a casa il massimo dei risultati per il fine anno, i candidati più accreditati già si profilano all’orizzonte, in primis Lorenzo Mariani sponsorizzato da Crosetto. Ad aprile ad Arrogance verrà ricordata l’ingiusta condanna in primo grado subita per l’incredibile vicenda MPS che lo rende però incompatibile verso qualsiasi rinnovo. 

 

2 - LA VIA MOLTO STRETTA DI PROFUMO PER LA RICONFERMA

Marco Scotti per www.affaritaliani.it

 

alessandro profumo guido crosetto foto di bacco

Se fino a qualche settimana fa sembrava che il futuro di Alessandro Profumo alla guida di Leonardo fosse ormai prossimo alla fine, ora le carte sembrano essersi un po’ mischiate. Attenzione, non vuol dire che l’ex amministratore delegato di Unicredit rimarrà al suo posto in Piazza Montegrappa. Però qualcosa si muove, complice un doppio binario su cui Profumo sta facendo affidamento. Ecco che cosa sta succedendo nel gigante della Difesa.

 

mauro moretti

Prima di tutto è un fatto arci-noto che Guido Crosetto, prima di prendere possesso dell’attuale dicastero, è stato per otto anni advisor di Leonardo. Un incarico che gli è stato conferito dall’allora amministratore delegato Mauro Moretti e che il co-fondatore di Fratelli d’Italia ha poi mantenuto fino a quando è stato nominato ministro. Tra Profumo e Crosetto i rapporti sono piuttosto buoni, e, secondo fonti accreditate, ci sarebbero stati incontri riservati per cercare di mantenere Profumo al suo posto.

CLAUDIO DESCALZI OSPITE DI ATREJU

 

Il quale, da sempre noto per le sue simpatie di sinistra, avrebbe forse iniziato un avvicinamento strategico a posizioni meno progressiste. Il manager hagran voglia di fare un nuovo giro in sella all’azienda, e questo è cosa nota. Tra l’altro, una legge non scritta delle partecipate vorrebbe che i manager – salvo casi eccezionali – vengano confermati per tre mandati al timone dell’azienda. 

 

Cosa che è successa sia a Claudio Descalzi (che potrebbe infrangere il blocco canonico e arrivare al quarto mandato in Eni) sia a Francesco Starace (che invece dovrebbe terminare con il 2023 la sua esperienza in Enel). 

 

ALESSANDRO PROFUMO

Il secondo asso nella manica di Profumo è un assist innato da parte degli Stati Uniti. Non che alla Difesa americana interessi questo o quel nome, ma è un tema di business: di fronte al progressivo riarmo globale, gli Stati Uniti vogliono avere ben chiaro con chi fare affari. L’azienda Drs, che Leonardo ha rilevato nel 2008, è un asset strategico di primo livello, come testimonia l’accordo che costringe l’azienda a farsi guidare solo da americani, configurandosi come “screened company”. 

 

francesco starace foto di bacco (1)

Profumo ha saputo coltivare molto bene i rapporti con gli americani che non prenderebbero con piacere l’avvicendamento. Diverso sarebbe stato il discorso se Guido Crosetto non fosse diventato ministro: in quel caso la caratura internazionale del membro dell’esecutivo sarebbe stata notevole, complice anche gli otto anni come presidente nazionale delle aziende dell’Aerospazio di Confindustria e i due anni e otto mesi come presidente del consiglio di amministrazione di Orizzonte Sistemi Navali S.p.A, azienda del gruppo Fincantieri, ne avrebbero probabilmente fatto il candidato perfetto per Piazza Montegrappa. Ma così non è stato e ora Profumo torna in corsa. 

 

leonardo drs

Meglio ribadire: se fino a qualche settimana fa sembrava che il destino di Profumo fosse definitivamente segnato, ora qualche possibilità in più sembra esserci. La via rimane molto stretta, ma qualcosa si è mosso.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO