conte merkel gentiloni ursula von der leyen

ITALIA DA RECOVERY – È ARRIVATA LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA: IL FONDO DIVENTA DA 750 MILIARDI: 500 IN ‘GRANTS’, CIOÈ STANZIAMENTI A FONDO PERDUTO (IN TEORIA) E 250 IN ‘LOANS’, CIOÈ PRESTITI – PER L’ITALIA LA QUOTA TOTALE È DI 172 MILIARDI, DI CUI 82 DI 'SUSSIDI'. TOGLIENDO I 56 CHE VERSIAMO ALL’UE FANNO 26 MILIARDI IN TRE ANNI. SENZA CONTARE LA QUOTA PARTE DI GARANZIA DEI PRESTITI – QUALCHE CONDIZIONALITÀ CI SARÀ PER FORZA, INFATTI LA COMMISSIONE HA GIÀ RIVOLTO QUATTRO ‘RACCOMANDAZIONI’ SPECIFICHE ALL’ITALIA – E L’OLANDA FRENA: “I NEGOZIATI SARANNO LUNGHI”

 

 

 

MERKEL RUTTE

 

OLANDA AVVERTE: NEGOZIATI SARANNO LUNGHI

Da www.tgcom24.mediaset.it

 "Le posizioni sono lontane e questo è un dossier che richiede l'unanimità, quindi i negoziati richiederanno tempo. E' difficile pensare che questa proposta potrà essere il risultato finale di quei negoziati". Questa la prima reazione di fonti diplomatiche olandesi sulla proposta della Commissione europea per la ripresa economica.

 

IL RECOVERY FUND DIVENTA DA 750 MILIARDI. PER L’ITALIA 172,7 MILIARDI DI AIUTI, 82 A FONDO PERDUTO

Francesca Basso per www.corriere.it

 

CONTE MERKEL

«La Commissione propone un Recovery Fund da 750 miliardi che si aggiunge agli strumenti comuni già varati. Una svolta europea per fronteggiare una crisi senza precedenti». Il commissario Ue Paolo Gentiloni svela le prime cifre sul Recovery Fund — ribattezzato «Next generation Eu» — proposto dalla Commissione europea agganciato al prossimo bilancio Ue 2021-2027 che varrà 1.100 miliardi.

 

ursula von der leyen

Il piano di Bruxelles mira a intervenire in tre ambiti: sostegno alla ripresa degli Stati, aiutare gli investimenti privati e prepararsi a nuove crisi (rafforzando i sistemi sanitari, i programmi per la ricerca ecc.). In altri termini investire per un’Europa green, digitale e resiliente. Per raggiungere questi obiettivi ognuno dei tre pilastri è dotato di una serie di strumenti che mettono a disposizione finanziamenti, sotto forma di prestiti e di aiuti a fondo perduto: 500 miliardi sono destinati a stanziamenti (grants) ai Paesi e ai settori più colpiti dall’impatto economico del coronavirus, mentre gli altri 250 miliardi sono riservati a prestiti (loans) agli Stati membri. La quota di fondi per l’Italia ammonta a 172,7 miliardi di euro, di cui 81,807 miliardi versati come aiuti a fondo perduto e 90,938 miliardi come prestiti. Il nostro Paese sarà il maggior beneficiario, seguito dalla Spagna un totale di 140,4 miliardi, divisi tra 77,3 miliardi di aiuti e 63,1 miliardi di prestiti. La proposta dovrà ottenere il via libera del Consiglio europeo e del Parlamento Ue.

PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

 

Sostegno agli Stati

Lo strumento principale per aiutare la ripresa degli Stati membri è la Recovery and Resilience Facility, che prevede un sostegno finanziario per investimenti e riforme per accelerare la ripresa e rendere le economie dei Paesi Ue più resilienti e preparate al futuro. Ha un budget di 560 miliardi tra prestiti (250) e trasferimenti (310). Per accedere a questi fondi i governi devono presentare dei Piani nazionali di ripresa che dovranno essere in linea con gli obiettivi del Semestre europeo (quindi con le Raccomandazioni specifiche per Paese pubblicate la scorsa settimana dalla Commissione), con i Piani energia e clima e i programmi Ue. C’è poi un secondo strumento chiamato «React-Eu» (valore 55 miliardi) che interverrà attraverso la politica di coesione per far arrivare gli aiuti ai territori, alle Regioni, alle città e alle imprese, ai settori dal turismo alla cultura. Il criterio di allocazione delle risorse terrà conto dell’impatto della crisi e non sarà quello della politica di coesione. Sarà operativo già da quest’anno. Infine saranno rafforzati due programmi esistenti: quello sullo sviluppo rurale e il Just transition mechanims, per una transizione verde equa.

 

Le ricadute sull’Italia

ursula von der leyen

All’Italia la Commissione aveva rivolto quattro raccomandazioni specifiche, che chiedono di intervenire sul sistema sanitario; sul mondo del lavoro per garantire un’adeguata protezione dei lavoratori, in particolare gli atipici, ma anche mettendo in campo politiche attive; rafforzare l’insegnamento e le competenze a distanza, incluse quelle digitali; assicurare l’applicazione delle misure che forniscono liquidità all’economia reale, incluse le Pmi, le aziende innovative e gli autonomi, ed evitare i ritardi nei pagamenti. In particolare si chiede anche di promuovere gli investimenti per la ripresa, con un focus sul green e la digitalizzazione: energie pulite, ricerca e innovazione, trasporti pubblici sostenibili, gestione dei rifiuti, e rafforzamento dell’infrastruttura digitale.

ursula von der leyen

 

Quarta raccomandazione: migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’efficienza della pubblica amministrazione. Se poi si guardano i settori più colpiti, ci sono il turismo, l’automotive, i trasporti. L’Italia nell’elaborare il Piano per la ripresa da sottoporre a Bruxelles per l’approvazione e dunque ottenere i fondi Ue dovrà quindi tenere presente questi ambiti di azione.

 

Investimenti privati

RUTTE KURZ MERKEL

Il secondo pilastro mira ad accelerare la ripresa e a dare un impulso agli investimenti privati. Il Solvency Support Instrument permetterà di ricapitalizzare le imprese in difficoltà a causa del Covid in tutti i settori ripristinando una situazione di equilibrio nei confronti di quei Paesi più indebitati e che dunque hanno menno possibilità per aiutare le imprese in difficoltà. Sarà operativo già da quest’anno e avrà un budget di 31 miliardi in grado di sbloccare più di 300 miliardi di investimenti. Le garanzie arriveranno dal bilancio Ue e saranno messe a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e dalle banche di promozione nazionale. Per l’Italia è la Cdp. Sarà rafforzato anche il programma InvestEu, eredità del Piano Juncker. Cresce il ruolo della Cdp che potrà gestire direttamente le garanzie Ue (in passato il tramite era sempre la Bei).

giuseppe conte angela merkel 1

 

Fronteggiare nuove crisi

Il terzo pilastro è chiamato «Lezioni dalla crisi» e ha l’obiettivo di non far trovare impreparata l’Ue in caso di nuove emergenze. Saranno creati nuovi programmi per rendere l’Ue più forte di fronte a nuove crisi e rafforzati quelli esistenti. In particolare la Commissione propone l’istituzione del programma EU4Health con un budget di 9,4 miliardi per investire in prevenzione, soluzioni di emergenza, approvvigionamento di materiale sanitario e medicine ecc. Saranno poi rinforzati programmi di ricerca come Horizon Europe.

 

MERKEL RUTTE

Il finanziamento

conte merkel

Per poter finanziare il Recovery Fund la Commissione andrà sui mercati emettendo bond che saranno garantiti dal prossimo bilancio Ue. Per aumentare la potenza di fuoco del bilancio Ue e raccogliere il 750 miliardi, la Commissione propone di intervenire sulla cosiddetta headroom, la differenza tra gli impegni annuali e il massimo teorico delle risorse proprie (che per trattato è uguale al massimo teorico delle spese), alzandola facendo salire le risorse proprie. La Commissione propone quindi di aumentare temporaneamente il tetto delle risorse proprie al 2% del reddito nazionale lordo. Il debito così emesso dovrà essere rimborsato tra il 2028 e il 2058, attraverso il bilancio comune post 2027. Per reperire risorse Bruxelles propone di includere nuove risorse da tasse sulle emissioni, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e web tax.

ANGELA MERKEL MARK RUTTEMARK RUTTE ANGELA MERKEL

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…