john elkann carlo bonomi

JOHN ELKANN VUOLE PRENDERSI CONFINDUSTRIA? – AVETE FATTO CASO AL GRANDE SPAZIO CHE HANNO DATO NEL GIRO DI POCHI GIORNI ‘LA STAMPA’ E ‘REPUBBLICA’ A CARLO BONOMI? CHI CONOSCE BENE LA DINASTIA DICE CHE YAKI VUOLE FARE LO STESSO PERCORSO DEL NONNO, CHE NEL 1974 DIVENNE IL NUMERO UNO DEGLI INDUSTRIALI. PRIMA PERÒ DOVREBBE RIPORTARE FCA A VIALE DELL’ASTRONOMIA – L‘ESTATE DI CDB E IL PONTE DEL 2 GIUGNO PER L’ISPEZIONE ALL’ILVA: I VELENI DI FERRONI PER ‘IL TEMPO’

Gianfranco Ferroni per "il Tempo"

 

Il sogno di John Elkann è guidare Confindustria

 

JOHN ELKANN E GIANNI AGNELLI john elkann

“John Elkann? Vuole fare lo stesso percorso del nonno, Gianni Agnelli. E nel progetto fa parte Confindustria”, dice chi conosce bene la dinastia della Fiat. Il 30 maggio 1974 l’Avvocato divenne il numero uno degli industriali italiani: nel frattempo la situazione è cambiata e, oltre al Coronavirus che ora stritola l’economia, il gruppo automobilistico (e non solo) si è allontanato da anni da viale dell’Astronomia, secondo il volere dello scomparso amministratore delegato Sergio Marchionne.

 

VINCENZO BOCCIA MAURIZIO MOLINARI JOHN ELKANNCARLO BONOMI

Eppure, nel corso di pochi giorni, prima La Stampa e poi la Repubblica hanno dato grande spazio al nuovo numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi. “La marcia di riavvicinamento a Confindustria è cominciata, per John Elkann”, si afferma. Dimenticando la scelta di Marchionne. Fca Italia ormai è un satellite della galassia Fca, e le quote da pagare all’organizzazione ora guidata da Bonomi sarebbero poche, non certo quelle di una volta. E un domani, chissà, si potrà pensare a conquistare la presidenza. Come fece il nonno Gianni. John Philip Jacob, nato a New York, anche grazie a tanti ottimi consigli, ha dimostrato di amare le strategie: e poi è nato il primo aprile, qualche scherzo lo fa sempre…

 

Sarà la lunga estate di Carlo De Benedetti

 

john elkann da giovaneCARLO DE BENEDETTI

Questa sarà la lunga estate di Carlo De Benedetti: classe 1934, è ricercatissimo da chi organizza convegni e incontri vari, non solo online, per parlare della sua nuova avventura editoriale. Tanti lo contattano sperando di far parte del gruppo del giornale “Domani”, e già si narra di migliaia di cv inviati da aspiranti redattori e opinionisti. Fatto sta che, dopo l’apparizione da Corrado Formigli su La7 (a proposito, dicono a Repubblica che “non a caso Urbano Cairo con la sua televisione fa sempre il tifo per chi si schiera contro il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, con l'obiettivo di aiutare il Corriere della Sera”), ora dilagano gli appuntamenti con l’Ingegnere.

 

gad lerner carlo de benedetti

Ieri è stato il turno di Riccardo Luna, ex direttore dell’Agi e oggi a Repubblica (per quanto?), chiamato a intervistare De Benedetti nella kermesse “Cosa sarà. Storie, desideri e previsioni sull’autunno che ci aspetta” di “Pensavo Peccioli”. E fino all’arrivo in edicola del primo numero del giornale le sue presenze si moltiplicheranno. Intanto lui continua ad investire nel mondo della stampa, anche quella che si dedica da sempre all’arte: così De Benedetti ha rilevato il 15% di Skira, dove comunque rimane primo azionista Massimo Vitta Zelman.

carlo de benedetti

 

La quota del finanziere vale il doppio di quella di Massimo Moratti, “un modo per dimostrare la forza dei torinesi rispetto ai milanesi”, come commenta un vecchio amico di De Benedetti. A proposito di Skira, uno degli ultimi volumi d’artista è dedicato al lavoro di Chiara Dynys, che con l’installazione site-specific Enlightening Books ha illuminato la milanese via Monte di Pietà, grazie alla galleria Building. La collezione di capolavori dell’Ingegnere è destinata ad aumentare…

 

John Elkann

Lamorgese, l’Ilva e il ponte del 2 giugno

Tutto è nato da una lettera del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, che dopo aver ascoltato i sindacalisti metalmeccanici di ArcelorMittal ha chiesto un’ispezione dei commissari di Ilva in amministrazione straordinaria, in quanto rappresentanti della proprietà, nell’impianto siderurgico. Ma la visita è stata programmata nella giornata di ieri, primo giugno, lunedì prefestivo e destinato inevitabilmente a permettere un classico “ponte” con il giorno dedicato alle celebrazioni repubblicane.

 

luciana lamorgeseincendio all'ilva di taranto 1

E così è saltata l'ispezione. La multinazionale ha comunicato in una nota che nella mattinata di ieri “si sono presentati ai cancelli di ArcelorMittal di Taranto i commissari straordinari dell'ex Ilva per effettuare una visita ispettiva. Come già ripetutamente comunicato ai medesimi commissari, nella giornata” di ieri “sarebbe stato impossibile svolgere l'ispezione richiesta in quanto gli uffici aziendali sono chiusi in concomitanza con la festa nazionale” di oggi, martedì. La classica vacanza tra due giorni festivi, ben nota a chi lavora nel pubblico impiego. Che ne pensa il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese?

John Elkann ph Bob KriegerGiovanni Agnelli con Lapo e John Elkann

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…