john elkann andrea agnelli

JUVE, AGNELLI E LUPI - IL FALLIMENTO IN CHAMPIONS SCATENA LA BATTAGLIA IN CASA AGNELLI: JOHN ELKANN NON INTENDE RIPIANARE I BUCHI FINANZIARI DEL CUGINO ANDREA - LA SOCIETÀ BIANCONERA HA UN DEBITO IN COSTANTE CRESCITA (384 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2018) E RICAVI (402 MILIONI NEL 2017/18) CHE NON SEGUONO IL PASSO DEI COSTI - LA FAIDA TRA I CUGINI ERA GIA’ ESPLOSA DOPO CHE ANDREA ERA RIMASTO INCASTRATO NELL'INCHIESTA SUI BIGLIETTI AGLI ULTRÀ LEGATI ALLA MALAVITA…

Carlo Tecce per il “Fatto quotidiano”

 

andrea agnelli lapo john elkann

L' ennesima Champions svanita non è soltanto una maledizione per la Juve - sette finali perse, la prima proprio con l' Ajax di Johan Cruijff nel '73 - ma è pure una sciagura che s'abbatte sui conti del club e sul rapporto mai idilliaco tra il presidente Andrea Agnelli e il cugino John Elkann, il capo di Exor, la cassaforte di famiglia che controlla la Fca e la Vecchia Signora.

 

John è il nipote dell' avvocato Gianni Agnelli. Quello prediletto. Ma c'era Andrea, vent'anni, sbarbato, in giacca di jeans, accanto a zio Gianni, in tribuna d'onore all' Olimpico di Roma. Era il 22 maggio '96. Quel giorno la Juventus ha vinto ai rigori l'ultima Champions League contro l' Ajax, la stessa squadra che martedì ha eliminato Cristiano Ronaldo e compagni dal torneo più prestigioso d'Europa.

 

Il sintomo di un declino, che non va troppo enfatizzato, è il titolo che sprofonda in Borsa a -17,6 per cento e viene sospeso per eccesso di ribasso. Qui il tema è più prosaico: parenti serpenti. Andrea ha in dote la Juve, un giocattolo che gonfia l'immagine e l'autostima, il più ombroso John ha il potere di revocare la dote.

john elkann andrea agnelli

 

John è un tifoso a distanza e distante, a volte commenta senza impegno, un paio di passerelle, qualche fotografia ufficiale, osserva e attende, silente, finché Andrea non combina pasticci, cioè non gli implora di sganciare del denaro per bullonare i bilanci. L'Ajax dei fuoriclasse ragazzini ha avvicinato inesorabilmente quel momento.

 

Oggi la Juve di Andrea, il figlio del dottore Umberto, è padrona del campionato italiano con otto scudetti consecutivi in una bacheca stracolma di tricolori. E però la Juve, che ha investito 339 milioni di euro per Cristiano Ronaldo tra cartellino pagato al Real Madrid e ingaggio per quattro anni, è anche una società con un debito in costante e pericolosa crescita (384 milioni al 31 dicembre 2018) e con i ricavi (402 milioni nel 2017/18) che non seguono il passo dei costi.

 

marotta buffon andrea agnelli john elkann

La relazione semestrale al 31 dicembre 2018 avverte gli azionisti con una postilla al documento: "L'esercizio 2018/2019, attualmente previsto in perdita, sarà come di consueto fortemente influenzato dall'andamento dei risultati sportivi e in particolare della Champions League". Oggi l'influenza negativa sul bilancio è certificata: la semifinale smarrita vale circa 20 milioni di euro, la conquista del trofeo altri 20 per restare agli incassi da stadio e ai premi.

 

Il 2019 ha indotto già la Juve a intervenire sul bilancio con il ricorso al sistema delle plusvalenze - 36,8 milioni di euro in gennaio con la clamorosa cessione al Genoa dell'infortunato Stefano Sturaro per 18 milioni - e l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile di 175 milioni.

 

andrea agnelli deniz akalin john elkann

Il cosiddetto CR7 bond è altro debito usato anche per ridurre il debito: prima che la Champions diventasse un'ossessione collettiva, il 30 giugno 2017, era di 162 milioni, più che raddoppiato in un anno e mezzo. La Juve ha smentito sempre la necessità di un aumento di capitale, anche se il patrimonio netto in un esercizio s'è ristretto da 93 a 72 milioni, dunque ha smentito il bisogno di chiedere soccorso a Exor. Il cugino John aspettava Andrea sull'uscio, pare, e non per cingerlo con un caloroso abbraccio. Exor non ha intenzione di ripianare i buchi di Andrea, lucidare il giocattolo Juve e prolungare il divertimento.

 

lapo elkann andrea 214020

O almeno, non gratis: la dinastia Agnelli è in tensione perenne per l'eredità. Quando Andrea è rimasto incastrato nell'inchiesta sportiva della Federcalcio sui biglietti ai finti ultrà legati alla malavita, John ha tentato di riprendersi la Juve con il sostegno logistico del direttore generale Beppe Marotta. Andrea ha resistito con estrema abilità; ora Marotta lavora all'Inter.

 

Con il bilancio non più splendido, l'estate scorsa, Andrea ha rilanciato con la gigantesca operazione CR7 con la garanzia di ottenere la benedizione mediatica, una sorta di immunità rispetto a John e l'illusione di un successo immediato. Dopo la batosta degli olandesi, Andrea s'è presentato ai microfoni col tono del politico che ha perso le elezioni principali e sciorina i trionfi in provincia e, soprattutto, ha promesso che la Juve ci riproverà la prossima stagione. Come spingere la notte più in là. E poi svegliarsi con John.

I MEME SU JUVENTUS AJAXi meme dopo juventus ajax 31i meme dopo juventus ajax 24i meme dopo juventus ajax 25i meme dopo juventus ajax 22i meme dopo juventus ajax 19i meme dopo juventus ajax 27i meme dopo juventus ajax 33i meme dopo juventus ajax 30i meme dopo juventus ajax 32i meme dopo juventus ajax 26I MEME SU JUVENTUS AJAXi meme dopo juventus ajax 23i meme dopo juventus ajax 36i meme dopo juventus ajax 20i meme dopo juventus ajax 37i meme dopo juventus ajax 35i meme dopo juventus ajax 34i meme dopo juventus ajax 21juve ajax cristiano ronaldo

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)