magneti marelli gaetano caputi vittorio grilli henry kravis

KKR HA I GRILLI PER LA TESTA – HENRY KRAVIS, GRAN CAPO DEL FONDO AMERICANO, ARRIVERÀ A ROMA NELLE PROSSIME SETTIMANE, PER INCONTRARE IL GOVERNO. SUL TAVOLO NON C’È SOLO IL DOSSIER TIM, MA ANCHE QUELLO DI MAGNETI MARELLI: GLI AMERICANI VOGLIONO DISMETTERE GLI STABILIMENTI ITALIANI, E GRADIREBBERO CHE PALAZZO CHIGI CHIUDESSE UN OCCHIO, VISTO L’ASSIST SU NETCO. A SEGUIRE L’OPERAZIONE CI SONO IL CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, GAETANO CAPUTI, INSIEME AL SEMPITERNO VITTORIO GRILLI, EX MINISTRO E ORA CONSULENTE DI KKR (VIA JP MORGAN)

Estratto dell’articolo di Michele Arnese e Claudio Trezzano per www.startmag.it

 

henry kravis

Una delegazione di alto livello di Kkr (si ipotizza che possa includere persino lo stesso Henry R. Kravis) sarebbe attesa nel nostro Paese tra la fine della prossima settimana e comunque non più tardi della prima metà di settembre per incontrare il governo. […]

 

L’intenzione […]sarebbe quella di fare leva sul recente accordo tra Mef e Kkr su Tim per chiedere in cambio al governo la chiusura di un occhio (anzi, di entrambi) sulla dismissione degli stabilimenti in Italia della Magneti Marelli.

 

MAGNETI MARELLI CREVALCORE

[…]  Nella prima metà di agosto, il fondo statunitense Kkr e il ministero dell’Economia hanno raggiunto un accordo di massima […]sulla ripartizione delle quote di NetCo, la nuova società che racchiuderà la rete di telecomunicazioni di Tim.

 

Una firma che non ha creato le attese fibrillazioni estive […]. Nemmeno il fatto che Kkr “potrebbe presto lasciare a casa i 230 operai dello stabilimento di Crevalcore, in Emilia Romagna”, come ha scritto MF-Milano Finanza, ha destato finora i membri della coalizione governativa dal torpore vacanziero.

 

VITTORIO GRILLI

Lo stabilimento in questione è quello di Marelli. Kkr è coinvolto infatti anche in Marelli Corp, società della componentistica auto nata nel 2019 dall’unione della ex Magneti Marelli, venduta da Fca al fondo statunitense, con la giapponese Calsonic Kansei, che era già nel portafoglio di Kkr.

 

Marelli Holdings conta circa settemila dipendenti in Italia e cinquantamila nel mondo. Possiede centosettanta stabilimenti a livello internazionale, di cui dieci nel nostro paese. Dopo cinque anni consecutivi di perdite, la società prevede di tornare alla profittabilità nel 2023 inaugurando una stagione di tagli draconiani.

 

Lo scorso marzo, tuttavia, la dirigenza aveva confermato l’intenzione di investire quest’anno 73 milioni di euro nel potenziamento della produzione in Italia. Una linea che però potrebbe essere sconfessata a breve.

 

MAGNETI MARELLI

[…] Stando alle voci riportate da MF, Marelli sarebbe in procinto di annunciare la chiusura del sito di Crevalcore, specializzato in componenti per i motori endotermici che saranno sempre meno rilevanti vista la transizione internazionale ai veicoli elettrici. Sono a rischio duecentotrenta posti di lavoro.

 

La situazione è difficile anche a Bologna – quasi seicento operai -, dove negli ultimi tre mesi ci sono state numerose uscite incentivate. […]

 

[…] Per quanto riguarda Bologna – dicono dalla Fiom – bisogna sottolineare che negli ultimi due mesi sono stati 130 i lavoratori che sono usciti volontariamente grazie a un incentivo economico, “e questo -sottolineano i sindacati – ha comportato la perdita di professionalità importanti”.

 

Per quanto riguarda invece lo stabilimento di Crevalcore a preoccupare maggiormente i rappresentanti delle tute blu è “il fatto che tutta la produzione sia oggi rivolta all’endotermico senza che alcun piano industriale di riconversione sia ancora stato predisposto”.

 

GAETANO CAPUTI

[…] Si tratta insomma di una vertenza che merita la massima attenzione del governo italiano se si considera che negli stabilimenti di Bologna e Crevalcore sono occupati complessivamente 825 dipendenti (230 a Crevalcore e 595 a Bologna).

 

[…] A seguire l’operazione con gli americani a Palazzo Chigi è stato in particolare il capo di gabinetto della presidenza del Consiglio, Gaetano Caputi. Caputi e i vertici del Mef, sulla partita, hanno avuto rapporti in particolare con il consulente di Kkr, Vittorio Grilli, di Jp Morgan, che conosce bene stanze e uomini di Palazzo Chigi e ministero dell’Economia (Grilli è stato titolare del Tesoro, dove peraltro ha lavorato anche Caputi).

Magneti Marelli logohenry kravis

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…