christine lagarde

SU LAGARDE! – COSA FARÀ LA BANCA CENTRALE EUROPEA PER CONTENERE LE TREMENDE RIPERCUSSIONI ECONOMICHE DOVUTE ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS? OGGI LO SAPREMO, MA SERVIRÀ UN SUPER "BAZOOKA" PER NON FAR ANDARE TUTTA EUROPA GAMBE ALL’ARIA. POSTO CHE I TEDESCHI NON ROMPANO E CHE L’INTERVENTO SERVA A QUALCOSA: QUESTA RECESSIONE SARÀ DIVERSA DA TUTTE LE ALTRE, PERCHÉ NON È UNA CRISI DI SOLA DOMANDA, MA ANCHE E SOPRATTUTTO DI OFFERTA...

 

 

CHRISTINE LAGARDE

1 – IMPARATE QUESTA PAROLA: “SUPPLY SHOCK”. SARÀ QUELLA CHE CI RICORDEREMO QUANDO IL PANICO SARÀ SFUMATO E DOVREMO FARE I CONTI CON LE CONSEGUENZE ECONOMICHE DEL CORONAVIRUS – ANCHE LE BANCHE CENTRALI POTRANNO FARE POCO. CHE CE NE FAREMO DI TUTTI QUEI SOLDI GRATIS SE NON CI SARANNO PRODOTTI DA ACQUISTARE?

 

mario draghi christine lagarde

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/imparate-questa-parola-ldquo-supply-shock-rdquo-sara-nbsp-quella-229059.htm

 

2 - LE MOSSE DELLA BCE: ATTESO OGGI IL "BAZOOKA" L'EUROPA STUDIA MAXI-PRESTITI ALLE AZIENDE

fontana di trevi deserta

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

Durante la riunione straordinaria del Consiglio europeo di martedì, Christine Lagarde ha avvisato i 27 leader Ue: «A causa dell' impatto del coronavirus - avrebbe detto la presidente della Bce secondo diverse fonti - l' Eurozona rischia di ritrovarsi in una situazione simile a quella del 2008».

spesa a codogno

 

Per questo la Banca centrale europea è pronta ad adottare misure straordinarie. Ma la mossa della Bce - attesa per oggi - potrebbe essere accompagnata da un altro "bazooka" sull' asse Bruxelles-Francoforte, un maxi-piano di prestiti alle piccole e medie imprese per assorbire la botta dell' epidemia.

panico coronavirus a fiumicino 2

 

Ci stanno lavorando la Commissione, i ministeri delle Finanze e soprattutto la Banca europea per gli investimenti. Uno schema che dovrebbe coinvolgere anche le grandi banche europee per garantire un flusso di prestiti a tassi bassissimi a tutte le attività economiche che avranno bisogno di finanziamenti per rialzarsi dopo la crisi economica, al momento considerata più che probabile. Si parla di centinaia di milioni di euro. Prestiti che - e qui sta la novità - sarebbero garantiti dal bilancio dell' Ue.

 

christine lagarde 1

Il piano non è stato ancora finalizzato, ma potrebbe arrivare sul tavolo dell' Eurogruppo lunedì prossimo. Secondo l' agenzia Reuters sarebbero in corso i contatti con diverse banche europee per valutare la loro disponibilità a prenderne parte, ben sapendo che in caso di fallimento dei beneficiari dei prestiti ci sarebbe una sorta di garanzia Ue per coprire le perdite.

 

La mossa si incastrerebbe dunque con quelle della Bce, che oggi svelerà le sue misure.

christine lagarde mario draghi

Tra le ipotesi sul tavolo dell' Eurotower c' è un ulteriore taglio dei tassi di interesse: oggi sono già negativi a -0,5% e le indiscrezioni dicono che potrebbero scendere a -0,6%. Resta in campo un possibile allargamento del piano di acquisto di titoli pubblici, oggi è limitato a 20 miliardi di euro al mese. E infine si parla di misure per garantire liquidità alle banche agevolando il credito alle piccole e medie imprese (la Fed ha ulteriormente aumentato la quantità di denaro che fornisce alle banche per i prestiti overnight, portando il livello 175 miliardi di dollari).

 

angela merkel starnutisce 2

Intanto sull' asse Roma-Bruxelles si lavora alle misure che l' Ue vuole mettere in campo per dare fiato alla nostra economia.Ursula von der Leyen e il premier Giuseppe Conte ne hanno parlato ieri e la presidente della Commissione ha garantito la massima flessibilità nell' applicazione delle regole su aiuti di Stato e finanza pubblica.

KRISTALINA GEORGIEVA E CHRISTINE LAGARDE

 

C' è poi il nuovo "Fondo di investimenti Ue per il Coronavirus", come era stato definito dalla stessa von der Leyen. Che però - a detta della stessa Commissione - non è affatto un nuovo fondo, tanto che è stato declassato al rango di «iniziativa». In sostanza i 7,5 miliardi citati l' altra sera dalla von der Leyen non rappresentano fondi Ue aggiuntivi da distribuire agli Stati in base alle loro necessità legate al Coronavirus.

 

angela merkel starnutisce

Lo strumento consentirà soltanto ai governi di trattenere i fondi Ue già assegnati loro e di evitare di restituirli a Bruxelles anche se non spesi, al fine di indirizzarli verso investimenti finalizzati a mitigare l' impatto economico del Coronavirus.

 

ospedale di brescia

3 - LA BCE PREPARA IL. BAZOOKA, ROMA E PARIGI SPINGONO MA IL NORD RESTA FREDDO

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

Nel 2008, nel pieno del contagio finanziario che aveva preso in una morsa le banche di tutto il mondo, Angela Merkel citò Goethe: «Se tutti spazzassero di fronte alle propria porta, ogni quartiere della città sarebbe pulito». Rifiutava l' idea una risposta europea per fermare lo smottamento.

 

funerali coronavirus

L' allora presidente francese Nicolas Sarkozy, che l' aveva proposta, tradusse: Chacun sa merde . Quindi la cancelliera tedesca passò a farsi approvare 44 aiuti di Stato alle banche. Ci sarebbero voluti altri tre anni e danni incalcolabili prima che acconsentisse a un approccio comune dell' area euro alla crisi. Che una citazione di Goethe sia nell' aria anche stavolta si inizia a percepire da certi piccoli segni.

 

emmanuel macron angela merkel

Non dalle parole della cancelliera, benché sempre caute.  Quando Merkel ricorda che il Patto di stabilità ha «sufficiente flessibilità per situazioni straordinarie», dice anche che quelle regole si applicano comunque all' Italia: niente deficit sopra al 3% del prodotto lordo (quasi impossibile da rispettare, nel 2020) e interventi solo mirati e limitati. E quando precisa che «farà quanto necessario», afferma qualcosa di diverso dal «qualunque cosa serva», che Mario Draghi alla Banca centrale europea affermò otto anni fa e l' Italia con Emmanuel Macron, oggi al posto di Sarkozy, vorrebbero trasformare nell' approccio comune dei governi alla recessione in arrivo.

l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 8

 

I segni che la sindrome di Goethe serpeggi si notano. L' altro ieri nella teleconferenza dei leader europei, solo Italia, Francia e Spagna hanno chiesto un piano comune di rilancio dell' economia. Non è il pacchetto da 25 miliardi di euro volenterosamente offerto dalla Commissione Ue: di fronte al crollo della domanda, al rischio di fallimento delle compagnie aree, di interi comparti del turismo e delle infrastrutture, serve un pacchetto da centinaia di miliardi. E subito, dato il crollo in corso in alcuni Paesi e imminente in altri. Fatto insieme da tutti i governi, quel piano avrebbe l' effetto moltiplicatore della simultaneità e del segnale di fiducia ai cittadini.

 

paolo gentiloni ursula von der leyen

Merkel invece ha detto poco, l' altro giorno. Ma si è capito che si prepara soprattutto a chiedere una sospensione delle regole sugli aiuti di Stato che le permetta di regolare le sue questioni aperte. Ci sono da risolvere i problemi di Deutsche Bank e Commerzbank, i due colossi del credito in Germania, dei quali i prezzi di Borsa dicono in pratica che quattro quinti del bilancio valgono zero. C' è Lufthansa che rischia e solo su aprile ha dovuto cancellare 23mila voli.

passeggeri grand princess 1

La cancelliera vuole spazzare la neve davanti alla propria porta e conta sul fatto che la Germania ha ben 29 posti letto in terapia intensiva ogni centomila abitanti: la disponibilità più alta d' Europa, il doppio della Francia e tre volte più dell' Italia.

Quanto all' Olanda e agli scandinavi, sono ancora più riluttanti di fronte alle proposte del premier Giuseppe Conte, dello spagnolo Pedro Sánchez e di Macron. Un segno di tanta reticenza lo si è visto ieri a Bruxelles quando agli ambasciatori dei 27 Paesi è stata data l' agenda per il prossimo vertice europeo del 26-27 marzo. Era immutata rispetto a quella di settimane fa, con la più grande pandemia da mezzo secolo giusto aggiunta a fondo pagina.

coronavirus gran bretagna 1

Su questo sfondo, per ora la Bce sarà di nuovo lasciata sola a tenere il sistema a galla. Sotto la nuova guida di Lagarde, oggi annuncerà molto: meno vincoli regolatori per le banche, nuova liquidità da prestare alle imprese strozzate dalla pandemia, magari anche un aumento degli acquisti di titoli di Stato (il quantitative easing ) e un taglio dei tassi ancora più in negativo. Lagarde insiste e insisterà ancora per archiviare Goethe a reagire tutti insieme. E non è detto che alla fine, con la cancelliera, lei non risulti più convincente di Sarkozy.

roma deserta per l'emergenza coronavirus 14coronavirus vietnam 4PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYENdisinfestazione contro il coronavirus a seulemergenza coronavirus controlli a san siromilano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 14la curva epidemica italiana e quella degli altri paesi al 9 marzo

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)