borsa mercati finanziari borse crollo bolla bear

“CI SONO MILIARDI DI RAGIONI PER EVITARE L’ITALIA” - L’AGENZIA BLOOMBERG CI BACCHETTA, PREOCCUPATA DALLE CONTINUE LITI NEL GOVERNO E DAI 36 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO DA PIAZZARE SUBITO: “LE OBBLIGAZIONI ITALIANE NON SONO PER I DEBOLI DI CUORE. GLI ACQUIRENTI STRANIERI PROBABILMENTE TORNERANNO SE LA TEMPERATURA POLITICA DIMINUIRÀ MA…”

AnS. per “il Giornale”

 

mercati

Ci sono «40 miliardi di ragioni di evitare l' Italia», scrive l'agenzia Bloomberg. Non stiamo parlando del Belpaese populista/sovranista gialloverde di due anni fa, ma dell' Italia del Conte II, governo che sarebbe nato proprio per tranquillizzare gli investitori internazionali e riportare l' Italia in Europa. Missione incompiuta, se si considerano i dati dell'economia, ma anche i segnali che arrivano dai mercati. Con gli spread che hanno seguito un andamento prima conforme alle aspettative, un calo del differenziale dei rendimenti, ma che poi è tornato a salire.

 

terminale bloomberg su deutsche bank

Poi con la minaccia della sfiducia dei mercati, quasi completamente da imputare alle tante incertezze della politica italiana, come sostiene un autorevole commentatore della agenzia stampa economica che controlla circa un terzo dei dati finanziari mondiali.

Marcus Ashworth, opinionista di Bloomberg, copre i mercati europei e lavora ad Haitong Securities di Londra ha appunto dedicato un' analisi all' Italia, alla luce delle prossime aste di titoli pubblici.

conte a davos intervistato da bloomberg

 

C' è la descrizione di dati di fatto noti e già prezzati dai mercati, come «l' inverno freddo» dell' economia italiana e quindi del suo debito pubblico, visto che il Paese «è stato il peggiore dell' Eurozona, con i rendimenti dei bond che per la prima volta sono stati più alti di quelli degli equivalenti greci».

 

Ma c' è soprattutto un giudizio negativo sulla politica italiana, il suo stato «febbricitante». Impietosa la spiegazione: «Non c' è una vera crisi questa volta, è più l' aspettativa che l' inquieta coalizione di governo tra il populista Movimento 5 stelle e il più tradizionale Partito democratico possa vacillare. Con le elezioni regionali» gennaio sarà «un mese difficile da affrontare per» i «riluttanti» partner.

 

Ci sono anche motivi di preoccupazione più tecnici. La ragione per cui gli investitori non sono molto propensi ad approfittare degli alti rendimenti dei bond italiani (in un contesto in cui quelli europei sono tutti poco sopra lo zero) è che «ne saranno messi in vendita un sacco. I due terzi delle emissioni nette annuali è in calendario per gennaio, con una raccolta di 36 miliardi di euro (40 miliardi di dollari) di nuovi fondi».

crisi mercati

 

Vero che la Banca centrale europea ha ripreso il Quantitative easing, spiega Ashworth.

Peccato però che «la Bce abbia in precedenza sovrastimato gli asset italiani» e ora stia «comprando meno bond del Paese» per riequilibrare. Un costo in più da pagare. La stretta, spiega Bloomberg citando analisti di NatWest, potrebbe essere di 20 miliardi.

In positivo, segnala Ashworth, questi fattori sono già stati in parte prezzati e ci saranno investitori «affamati di rendimento» interessati ai titoli italiani e all' alto spread con quelli tedeschi.

 

Insomma, «c' è motivo per sperare». Anche se, «come sempre, anche la politica guiderà i mercati. E le obbligazioni italiane non sono per i deboli di cuore». Gli acquirenti stranieri «probabilmente torneranno se la temperatura politica diminuirà», sostiene l' opinionista di Bloomberg. Peccato che, come sa chi conosce la politica italiana, l' interesse per le reazioni dei mercati a Roma sia limitata ad un solo palazzo, il ministero dell' Economia e la direzione debito pubblico. Gli altri, di solito, le ignorano fino a quando non ne devono pagare gli effetti. A meno che, come è successo in passato, si attivi il Quirinale per mettere in guardia la politica.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…