marina caprotti esselunga

“CREARE LAVORO È LA STRADA MIGLIORE PER GENERARE NUOVA FIDUCIA” – PAROLA DI MARINA CAPROTTI, 42 ANNI, PRESIDENTE DI ESSELUNGA E UNA DELLE POCHE DONNE AL VERTICE DELL'INDUSTRIA ITALIANA – “ANCHE SE STIAMO VIVENDO IL MOMENTO PIÙ DIFFICILE DAL DOPOGUERRA, CONTINUEREMO A INVESTIRE IN ENERGIE RINNOVABILI, NELLA MINIMIZZAZIONE DEGLI SPRECHI E NELLO SVILUPPO DI PACKAGING SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI”

Daniela Polizzi per il "Corriere della Sera"

 

marina caprotti 6

«E' arrivato il momento di elaborare tutti insieme una strategia di comportamenti e azioni strettamente interconnesse, il privato con il pubblico e gli individui con le comunità. Anche in questo modo la sostenibilità entrerà pienamente a far parte delle nostre vite. E creare valore», dice Marina Caprotti, 42 anni, da giugno presidente esecutivo del gruppo Esselunga.

 

Nella sua prima intervista chiama alla responsabilità in un momento difficile per il paese. È una delle pochissime donne al vertice di un gruppo della grande distribuzione ma in generale anche dell'industria italiana. Con la delega di tutte le attività di Corporate Social Responsibility ora ha disegnato le strategie per raggiungere i nuovi obiettivi di sostenibilità di Esselunga, sempre più food company e a capo di una filiera di 8.500 tra pmi locali e altri fornitori. Al centro, clienti, persone, ambiente, fornitori e comunità, cinque «pilastri» che poi costituiscono da 60 anni la bussola del gruppo.

esselunga 8

 

Come può la sostenibilità di un'impresa aiutare la ripresa dell'economia?

«La sostenibilità si è dimostrata un pilastro fondamentale in questo anno che ha sconvolto la vita di tutti noi e l'economia mondiale. Esselunga ha riscoperto il suo ruolo di servizio essenziale alla comunità e ha implementato un piano straordinario rivolto al sociale. Un'impresa fortemente radicata sul territorio in cui opera deve essere conscia del valore economico e del benessere che genera, mettendo in campo quindi un'economia consapevole».

GIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIA

 

Qual è il modello che sta dietro al vostro primo Bilancio di Sostenibilità?

«Abbiamo cristallizzato i valori fondanti dell'azienda di cui parliamo diffusamente nel nostro Bilancio di Sostenibilità che ci permette di raccontare in modo trasparente le nostre performance, i nostri obiettivi sociali ed ambientali e soprattutto di stringere un patto con tutti gli stakeholder e in particolare con le persone con cui entriamo in rapporto quotidianamente: clienti, collaboratori e fornitori».

 

In che modo siete già un'impresa sostenibile?

esselunga 7

«Siamo sempre più consapevoli che se le aziende non faranno della sostenibilità uno dei punti cardine della loro strategia difficilmente potranno prosperare nel lungo periodo: sono i consumatori stessi - sempre più sensibili ai temi sociali e ambientali - che ce lo chiedono. Oggi si parla molto di sostenibilità ma il percorso di Esselunga è cominciato molto tempo fa.

 

Da anni ci dedichiamo alla promozione della cultura e dell'educazione, anche con l'iniziativa Amici di Scuola, ad aiutare la ricerca scientifica e a contribuire a numerose iniziative di solidarietà. Inoltre, realizziamo strutture all'avanguardia con un'attenzione particolare all'innovazione tecnologica per il risparmio energetico, all'architettura e alla riqualificazione del territorio».

marina caprotti 1

 

Come sarà Esselunga nel 2025?

«Un'azienda tecnologicamente evoluta, ancora più innovativa, attenta al valore insostituibile delle persone, alle aspettative dei clienti, più sostenibile e pronta a nuove sfide, quelle del 2030».

 

Avete rimodellato la governance in funzione della sostenibilità, sono state affidate nuove responsabilità ai manager. Come vi siete mossi?

«Abbiamo costituito un executive team , supportato proprio dalla funzione della responsabilità corporate e sociale. Monitora costantemente lo stato di avanzamento del Piano di Sostenibilità e valuta l'effettivo raggiungimento degli obiettivi, integrandolo con i nuovi progetti. La dedizione e l'entusiasmo con cui, in pochi mesi e con le difficoltà dovute alla pandemia in corso, abbiamo redatto il Bilancio di Sostenibilità hanno portato una grande energia e consapevolezza».

 

esselunga 6

C'è un programma dedicato alle donne con ruoli di responsabilità, nei prossimi anni sarà rivolto a una platea più ampia. Com' è articolato?

«Abbiamo aumentato la presenza di donne in ruoli chiave e continueremo su questa strada. E' un tema che mi sta particolarmente a cuore, consapevole che nella vita come nel lavoro dobbiamo sempre dare qualcosa in più per superare i pregiudizi e guadagnarci il riconoscimento e il rispetto che meritiamo».

 

esselunga 5

È un piano ambizioso, richiederà investimenti importanti.

 «Ci siamo proposti di lavorare seriamente su ognuno dei cinque temi focali del piano e vogliamo raggiungere entro il 2025 tutti gli obiettivi prefissati. E' chiaro che il tema ambientale è quello che, per dimensioni e urgenze, riveste particolare importanza. Continueremo ad investire in maniera significativa in energie rinnovabili, nella minimizzazione degli sprechi e nello sviluppo di packaging sempre più sostenibili».

marina caprotti 4

 

 In un periodo di crisi la sostenibilità continua ad avere un valore centrale?

«Sebbene stiamo vivendo il momento più difficile dal Dopoguerra, è fondamentale continuare ad essere lungimiranti. La sostenibilità rimane al centro della nostra strategia aziendale. In inglese c'è un termine, "purpose", che è qualcosa di più profondo di una "missione", dà il senso dell'impegno positivo che ci deve ispirare».

 

Il profilo dell'azienda del futuro?

«Le trasformazioni sono già in atto e le imprese devono fare la loro parte. Molto dipenderà anche da come il legislatore saprà comprendere e guidare i cambiamenti che verranno. Credo sia arrivato anche il momento di elaborare un piano di modernizzazione del Paese con azioni strettamente interconnesse tra il privato e il pubblico».

marina caprotti 2

 

Siete sempre più una food company , un'azienda produttrice nell'alimentare attraverso i vostri marchi di proprietà. Qual è la ricetta per la ripresa?

«Solo due numeri: abbiamo più di 400 fornitori di prodotto a marchio con circa 2.000 referenze di eccellenza locale. Crediamo nella valorizzazione dell'economia del territorio. Non a caso oltre l'80% dei prodotti a marchio Esselunga è italiano».

 

C'è anche il tema della filiera da salvaguardare in una fase economica complessa. Potreste investire in piccole realtà dell'agroalimentare per sostenerne la crescita?

«Ci siamo adoperati con Unicredit per sostenere i fornitori mettendo a loro disposizione 530 milioni di euro di affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Valorizziamo e promuoviamo da tempo le produzioni regionali e le piccole comunità favorendo così la crescita dell'economia locale e del made in Italy».

esselunga 4

 

È stato un anno senza precedenti per il commercio. Quali sfide avete affrontato?

 «E' chiaro che non è stato facile affrontare l'impatto di una pandemia quale il Covid-19; sono stati mesi durissimi. Ci siamo ritrovati in una situazione inimmaginabile e abbiamo dovuto adottare misure straordinarie per la sicurezza sia delle nostre persone che dei clienti e, al contempo, soddisfare la domanda esponenziale dell'e-commerce».

marina caprotti 3

 

Cosa si attende per il prossimo anno?

«Siamo in una fase di grande incertezza e in costante evoluzione. Abbiamo dovuto adattarci ad un nuovo ritmo di vita e a norme di comportamento faticose ma necessarie per preservare la salute di tutti.

esselunga 3

 

Mi auguro che da questa situazione possano nascere opportunità per l'innovazione del sistema infrastrutturale, di cui abbiamo drammaticamente bisogno, e il rilancio dell'economia del nostro Paese. Pur nella prudenza, andiamo avanti con tutti i nostri progetti di sviluppo e un piano rilevante di assunzioni. Creare lavoro è la strada migliore per generare nuova fiducia».

esselunga 10Marina Sylvia Caprotti e marito Francesco Moncada di Paternogiuliana albera caprotti, vincenzo mariconda e marina sylvia caprottiesselunga 1esselunga 11esselunga 9esselunga 2

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)