alitalia margrethe vestager giuseppe conte stefano patuanelli

“I 3 MILIARDI PER ALITALIA? NON ABBIAMO RICEVUTO INFORMAZIONI DAL GOVERNO” – FATE SENTIRE A CONTE E PATUANELLI COSA DICE MARGRETHE VESTAGER: “CHI SI TROVAVA IN DIFFICOLTÀ PRIMA DEL 1 GENNAIO 2020 NON PUÒ RICEVERE GLI AIUTI DEL NOSTRO TEMPORARY FRAMEWARK”  –  “IN GENERALE SE C’È CONTINUITÀ NELL’ATTIVTÀ, SI RISCONTRA UN AIUTO DI STATO ILLEGALE” – “LA WEB TAX? NON SOLO È IMPORTANTE, MA URGENTE”

 

 

 

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

margrethe vestager

Dall' inizio del lockdown, la stragrande maggioranza delle imprese europee ha visto crollare il proprio fatturato. Alcune, però, lo hanno visto addirittura crescere. Con i cittadini e i lavoratori chiusi in casa, è incrementato il traffico sulle grandi piattaforme web: social network, applicazioni per le videoconferenze, motori di ricerca. Sono cresciuti i loro ricavi pubblicitari ed è ulteriormente aumentato il loro peso nella vita di tutti i giorni. Per Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Ue con delega al Digitale, è arrivato il momento di presentare il conto. In termini fiscali, ma anche normativi.

web tax

 

Vista la situazione, non crede che l' adozione di una Web tax sia più urgente che mai?

«Sono d' accordo. Perché in tempi così critici è importante che tutte le imprese che realizzano profitti contribuiscano alle finanze pubbliche dei Paesi in cui svolgono le loro attività. Quindi una Web Tax non solo è importante, ma urgente».

 

L' Europa andrà avanti da sola, senza aspettare l' Ocse?

MARGRETE VESTAGER

«Continuiamo a preferire una soluzione globale, per questo considero una buona notizia il fatto che l' Ocse abbia iniziato a occuparsene. Noi ovviamente lavoriamo con l' Ocse. Ma senza un' intesa globale su come intervenire, riprenderemo nuovamente il dossier al livello Ue. Ci lavoreremo io e Gentiloni e cercheremo una soluzione con tutte le nostre forze«».

facebook googleGOOGLE FACEBOOK SI DIVIDONO IL MONDO

 

Ma il tentativo è già fallito una volta per la resistenza di qualche governo: è possibile immaginare una Web Tax solo tra alcuni Paesi Ue, visto che i soliti non accetteranno mai?

web tax 1larry page tim cook zuckerberg bezos amazon facebook apple google

«Mai è una parola molto lontana nel tempo. Ho già sperimentato sulla mia pelle che, a volte, "mai" può voler significare altro. Quando ero ministro dell' Economia e presiedevo l' Ecofin, ricordo che stavamo spingendo per alcune proposte in materia fiscale. Un collega disse: dovrete passare sul mio cadavere. Oggi molte di quelle proposte sono state approvate. E lui è ancora vivo».

 

paolo gentiloni ursula von der leyen

Ma come potranno cambiare idea?

«Probabilmente non metteremo sul tavolo la stessa identica proposta perché l' esperienza ci ha insegnato molto, così come ci ha insegnato molto l' approccio dell' Ocse».

 

Margrethe Vestager

Non crede che i colossi del Web stiano incrementando il loro potere? Servono nuovi strumenti normativi?

«Dal mio punto di vista, è sempre più urgente che ci siano in vigore regole adatte. Le norme sulla Concorrenza possono fare molto e dobbiamo rimanere vigili. Abbiamo già aperto indagini, su casi specifici, con Google, Apple, Facebook, Amazon Restiamo vigili, ma al tempo stesso vediamo che non è abbastanza. Per questo diventa sempre più urgente l' adozione di una regolamentazione utile a inquadrare questi mercati digitali».

giuseppe conte patuanelli

 

In che direzione?

AEREO ALITALIA

«Abbiamo bisogno di tre cose. Prima di tutto dobbiamo assicurarci che ci siano degli obblighi chiari per gli intermediari, per esempio la conoscenza del cliente. In secondo luogo, se sei un "guardiano digitale" serve una regolamentazione che ti dica quali sono le cose che puoi fare e quelle che non puoi. Per esempio: se sei un guardiano digitale, e hai un potere di mercato dominante, non puoi promuovere te stesso.

ALITALIA

 

Infine, servirebbe un nuovo strumento di concorrenza per impedire che emergano nuovi guardiani digitali. Perché le aziende competono per questi mercati e quando li conquistano finiscono per diventare di fatto dei regolatori. Questo nuovo strumento di concorrenza ci consentirebbe di fare un' indagine di mercato per evitare l' emergere di situazioni simili».

EMBRAER E-175 ALITALIA

 

A causa della crisi da Covid-19, avete allentato la normativa Ue sugli aiuti di Stato: non c' è il rischio che qualcuno ne approfitti per rimettere in piedi aziende già con un piede nella fossa?

«Non è possibile perché nel nostro Temporary Framework abbiamo fissato una data: chi si trovava in difficoltà prima del 1° gennaio 2020 non può ricevere questo tipo di aiuti».

 

Il governo italiano ha però annunciato un intervento da 3 miliardi per Alitalia.

«Non conosco i dettagli di questo caso specifico perché non abbiamo ricevuto informazioni dal governo».

 

Margrethe Vestager

Sarà costituita una newco: in quel caso non vale più la regola del 1° gennaio 2020?

coronavirus, a fiumicino sono rimasti solo gli aerei alitalia 3

«Questo però non ha nulla a che vedere con il Temporary Framework. In generale, se c' è continuità nell' attività, si riscontra un aiuto di Stato illegale, che deve dunque essere restituito. Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d' azienda. Se c' è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare. Era già successo 12 anni fa per Alitalia. Si chiama discontinuità economica».

patuanelli conteSTEFANO PATUANELLI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI CON LAKSHMI E ADITYA MITTAL

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”