“TIM? È UN DOSSIER MOLTO COMPLESSO” – GIORGIA MELONI INTERVIENE CON MOLTA PRUDENZA SULL’OFFERTA DI KKR PER LA RETE DI TELECOM: “LO SEGUIAMO CON MOLTA ATTENZIONE” – CDP, DOPO LA MOSSA DEGLI AMERICANI, STUDIA LA CONTROFFERTA, CHE ALLA FINE ANDRÀ A VANTAGGIO DEL FONDO DI KRAVIS: ANCHE SE VENISSERO SCONFITTI DALLA PARTITA, AVREBBERO UNA PLUSVALENZA DI ALMENO MEZZO MILIARDO DAL LORO INVESTIMENTO SU FIBERCOP…

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giorgia meloni al comizio per francesco rocca giorgia meloni al comizio per francesco rocca

1. TIM: CORRE IN BORSA (+2,4%), ATTESE NOVITÀ DA GOVERNO

(ANSA) - Tim continua ad attirare l'attenzione, e gli ordini di acquisto, sulle attese delle risposte del cda all'offerta Kkr e di una possibile offerta di Cdp dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in merito a una posizione del governo, ha risposto: 'Penso che presto avremo informazioni chiare da dare". Il mercato, ricordano gli analisti, guarda anche a conti e piano attesi per settimana prossima, all'esame del cda il 14 febbraio.

 

2. MELONI INTERVIENE SULL’OFFERTA TIM «KKR, DOSSIER MOLTO COMPLESSO»

Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

henry kravis henry kravis

Le manovre intorno alla rete di Tim continuano ad alimentare gli strappi in Borsa del gruppo guidato da Pietro Labriola. [La giornata di ieri …] risulta contrassegnata dalle parole della premier Giorgia Meloni sulla partita Tim.

 

«È un dossier molto complesso, sul quale siamo molto attenti. Si tratta di un’azienda quotata, e quindi è bene essere prudenti. Lo seguiamo con molta attenzione e quotidianità e presto, immagino, avremo delle informazioni chiare da dare», osserva la presidente del Consiglio, ribadendo così che il governo presidia l’evolversi delle operazioni dopo che il fondo americano Kkr ha presentato un’offerta non vincolante da circa 20 miliardi di euro per la rete di Tim. Mossa quest’ultima che sembra «interferire» con il quadro tratteggiato più volte dall’attuale esecutivo, ossia l’idea di una rete a controllo pubblico sotto il cappello di Cassa depositi e prestiti.

PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLA

 

[…] Che la sfida tra Kkr e la cordata Cdp-Macquarie sia in pieno svolgimento è confermato dai segnali in arrivo dalla stessa Tim. Il gruppo […] ha ricordato che l’offerta non vincolante degli americani è valida fino al 28 febbraio, ma soprattutto ha ribadito la disponibilità «a considerare altre opzioni alternative». […] Dal versante di Kkr l’offerta […] si accompagna con la possibilità di fissare una serie di valori: a fronte di una proposta complessiva pari a 20 miliardi, la rete primaria di Tim è valutata 6,7 miliardi, Sparkle circa 1,2 miliardi, e la rete in fibra di Fibercop 10 miliardi.

 

vincent bollore vincent bollore

Quest’ultima cifra «valorizza» Fibercop nel cui capitale figura proprio Kkr con una quota del 37,5% (il 58% fa capo a Tim), una partecipazione che gli americani hanno acquistato nel 2021 versando 1,8 miliardi, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi. Mentre adesso il valore dell’intera società è fissato, come detto, a 10 miliardi. Un’offerta di Cdp e Macquarie dovrebbe […] superare quest’ultimo valore e a beneficiarne sarebbero gli americani di Kkr, che seppure sconfitti nella partita rete uscirebbero di scena con una plusvalenza di almeno mezzo miliardo.

 

Un ulteriore angolo visuale è quello di Vivendi, principale azionista di Tim, contrario alla vendita della rete, che tuttavia in queste ore constata di essere scarsamente rappresentato nel board che il 24 febbraio stabilirà il da farsi con l’offerta targata Kkr. […]

henry kravis henry kravis

 

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business

QUANDO SI PARLA DI BANCHE LE REGOLE ESISTONO SOLO PER ESSERE AGGIRATE – NELL’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DEL CREDIT SUISSE DA PARTE DI UBS CI SONO UN SACCO DI PUNTI OSCURI: INNANZITUTTO LA NUOVA BANCA SARÀ ENORME, AVRÀ DUE TERZI DEL MERCATO. UNA ROBA CHE NESSUNA AUTORITÀ ANTITRUST ACCETTEREBBE IN CONDIZIONI NORMALI. POI C’È LA QUESTIONE DELL’AZZERAMENTO DEI BOND: IN BARBA A QUALSIASI PRASSI, È STATA IGNORATA LA GERARCHIA “TRADIZIONALE”, CHE VEDE RISPONDERE PRIMA GLI AZIONISTI DEGLI OBBLIGAZIONISTI. LA MOSSA SERVE A SALVARE I PETROLDOLLARI DI SAUDITI E QATARINI, CHE HANNO IL 10 E IL 7% DELLA BANCA? - INFINE, LA FUSIONE NON È STATA APPROVATA DALLE ASSEMBLEE – IN ARRIVO UNA VALANGA DI RICORSI

UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO E SFONDATA DAL PRECARIATO – IN ITALIA CI SONO 5 MILIONI TRA PRECARI E DIPENDENTI PART-TIME. E NEL 2021 IL 69% DEI NUOVI CONTRATTI DI LAVORO E' STATO A TEMPO DETERMINATO – IL GOVERNO HA ESTESO L’USO DEI VOUCHER A TUTTI I SETTORI E ORA VUOLE TOGLIERE I VINCOLI AI CONTRATTI A TERMINE – MI-JENA GABANELLI: “SONO 25 ANNI CHE L’ITALIA PUNTA SUI CONTRATTI FLESSIBILI MA IL LAVORO ATIPICO NON È PIÙ LO STRUMENTO INTERMEDIO CHE SERVE POI A OTTENERE UN LAVORO STABILE, MA È DIVENTATO ‘UNA TRAPPOLA’”

L'EUROPA PREPARA IL PIANO B PER NON FINIRE SBANCATA – GIOVEDÌ IL CONSIGLIO UE DOVRA’ DECIDERE COME CAMBIARE IL REGOLAMENTO COMUNITARIO SUGLI AIUTI DI STATO PER SOCCORRERE LE BANCHE IN CASO DI “CONTAGIO”. SE L'OPERAZIONE CREDIT SUISSE-UBS NON DOVESSE TRANQUILLIZZARE I MERCATI (COSA CHE IN EFFETTI NON STA AVVENENEDO) IL RISCHIO CONTAGIO SAREBBE ALTO – NEL MIRINO ANCHE LA POLITICA MONETARIA DELLA BCE: PER MOLTI, UN ALTRO RIALZO DEI TASSI SIGNIFICHEREBBE GETTARSI TRA LE BRACCIA DEGLI SPECULATORI…