luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano

IN LEONARDO È VITTORIOSO DE GENNARO - RIVOLUZIONE NELLE RELAZIONI ESTERNE DELL'EX FINMECCANICA, UN'AREA STRATEGICA CON 200 PERSONE: PROFUMO SMANTELLA LA SUPERDIREZIONE AFFIDATA A RAFFAELLA LUGLINI E AFFIDA L'INCARICO A GIANBATTISTA VITTORIOSO - LA LUGLINI AVEVA GIÀ PERSO L'ITALIA, AFFIDATA A PAOLO MESSA, E ORA VIENE SOSTITUITA DALL'EX CHIEF OF STAFF DEL PRESIDENTE GIANNI DE GENNARO

 

Gianni Dragoni per il suo blog, http://www.giannidragoni.it/insider/

 

 

Il nome è beneaugurante. Vittorioso. Potrebbe essere questo il titolo del riassetto, un’autentica rivoluzione, che si è abbattuto sulle relazioni esterne dell’ex Finmeccanica, ora Leonardo. Un’area strategica con circa 200 persone.

 

Raffaella Luglini

L’amministratore delegato, Alessandro Profumo, ha improvvisamente smantellato la superdirezione che aveva creato subito dopo il suo arrivo (16 maggio 2017) affidandone la responsabilità a Raffaella Luglini, fino ad allora capo delle Investor relation. Adesso Profumo ha deciso un avvicendamento e il cuore più importante dell’area relazioni esterne è stato affidato a Gianbattista Vittorioso, nominato capo della nuova direzione comunicazione (“Unità organizzativa Communication”). “Nella nuova UO confluiscono le UO Brand promotion, Media relations e Uk communication”, dice l’ordine di servizio (n. 99) firmato da Profumo il 5 novembre e immediatamente esecutivo.

 

Soppresso il Chief Stakeholder Officer

 

Con la stessa disposizione Profumo ha soppresso la superdirezione che dal 2 agosto 2018 era stata rinominata “UO Chief Stakeholder Officer” guidata da Luglini. La direzione comprendeva anche Investor relation, Sostenibilità e Rapporti istituzionali Italia. “L’UO Chief Stakeholder Officer viene superata”, si legge nell’ordine di servizio firmato da Profumo. “Ringraziamo Raffaella Luglini per l’importante contributo fornito nel corso degli anni nell’ambito delle attività fino ad oggi gestite”, aggiunge l’atto dell’a.d. Luglini è nel gruppo da 17 anni e 11 mesi, come si legge sul suo profilo Linkedin.

 

Il ruolo di Paolo Messa

 

GIANBATTISTA VITTORIOSO

Cosa è successo per portare a questo avvicendamento non è trapelato. Si sente parlare di insoddisfazione di Profumo per un assetto che lui stesso aveva voluto in una posizione chiave. Va ricordato che già alla fine di ottobre dell’anno scorso la superdirezione di Luglini aveva perso un pezzo, i Rapporti istituzionali Italia. Questa competenza, che Luglini aveva ad interim, era stata affidata a un dirigente assunto nell’occasione, Paolo Messa, esperto di comunicazione ed editore (Formiche e Air Press), già consigliere di amministrazione della Rai, ma soprattutto uomo di fiducia di Gianni De Gennaro, l’ex capo della polizia e dei servizi segreti che è presidente di Finmeccanica-Leonardo dal 2013.

 

Messa era direttore del Centro studi americani, di cui De Gennaro era ed è tuttora presidente. Con l’arrivo di Messa i Rapporti istituzionali Italia sono stati sfilati dall’area di competenza del Chief Stakeholder Officeri Luglini (che ne era anche responsabile ad interim) e collocati sotto il presidente De Gennaro, in coordinamento con l’amministratore delegato Profumo.

 

Chief of staff del presidente

 

leonardo di maio de gennaro profumo

Anche Vittorioso, il nuovo direttore della comunicazione, viene dallo staff di De Gennaro. E’ il Chief of staff del presidente da sei anni e, più recentemente, è diventato il cap odella segreteria del cda di Leonardo. In precedenza era stato sette anni nelle relazioni internazionali e poi relazioni esterne, l’ombra dell’allora responsabile di queste funzioni, Marco Forlani. Nel periodo di Mauro Moretti Vittorioso era stato collocato nello staff del presidente, mentre molti responsabili di varie funzioni nelle relazioni esterne e media sono stati epurati dal “ferroviere”.

 

 

De Gennaro si rafforza

gianni de gennaro

 

Le competenze per l’Investor relation passano sotto un’altra direzione, a diretto riporto del Cfo, Alessandra Genco. La Sustainability passa sotto il Cto, Roberto Cingolani, l’ex direttore scientifico dell’Iit di Genova, voluto da Profumo. Nell’ultima mossa di Profumo c’è chi legge un rafforzamento di De Gennaro, in una fase calda per il gruppo dell’aerospazio e difesa, le nomine. Mancano meno di sei mesi alla fatidica data in cui il governo deciderà il nuovo cda, quello attuale è stato nominato dal governo di Paolo Gentiloni nel 2017. De Gennaro ha già ottenuto a fine giugno l’ingresso in Leonardo del suo ex braccio destro, Enrico Savio, ex poliziotto e già capo di gabinetto del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) quando direttore era De Gennaro. Savio ora è il capo delle strategie di Leonardo, materia inconsueta per un ex poliziotto e un uomo dei servizi segreti, in precedenza la responsabilità era affidata a Giovanni Soccodato.

 

Formosa lascia e va in Portogallo

 

paolo messa

Un’altra novità è l’uscita da Leonardo di Carlo Formosa, il diplomatico che Profumo aveva voluto per dare impulso ai rapporti commerciali all’estero. Formosa se ne andrà il primo gennaio, andrà a fare l’ambasciatore in Portogallo. La direzione relazioni internazionali, ora guidata da Formosa, passerà sotto l’UO Communication da gennaio.

 

“Formuliamo a Raffaella Luglini e Carlo Formosa i nostri auguri per le nuove sfide professionali”, dice l’Ods di Profumo, che potete leggere aprendo il link qui sotto. Formosa va a Lisbona per sua volontà. Dove andrà Luglini non è stato detto.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO