luigi lovaglio mps monte dei paschi di siena

LOVAGLIO, FACCE RIDE! – L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI MPS IN COMMISSIONE BANCHE SOSTIENE CHE “C’È LA CODA” PER ENTRARE NEL CONSORZIO PER L’AUMENTO DI CAPITALE DEL MONTE DEI PASCHI. SARÀ, MA IN REALTÀ NON SEMBRA CI SIA ALCUN INTERESSATO A INGOIARE L'AMARO BOCCONE SENESE. PERCHÉ MAI UN INVESTITORE DOVREBBE DECIDERE DI BUTTARE SOLDI IN UNA BANCA CHE NEGLI ULTIMI DIECI ANNI HA PRESENTATO BEN SETTE PIANI INDUSTRIALI? A MENO CHE IL MEF NON ABBIA IN TASCA UN JOLLY, TUTTO QUESTO OTTIMISMO APPARE UN FILINO ESAGERATO…

C. Con. per “La Verità”

 

LUIGI LOVAGLIO

Secondo l'ad Lovaglio molti istituti vorrebbero entrare nel consorzio per l'aumento di capitale da 2,5 miliardi. Per gli analisti è ottimismo ingiustificato. Titolo ancora giù

«Ho sensazioni positive, c'era la coda» delle banche per entrare nel consorzio che sosterrà l'aumento di capitale da 2,5 miliardi previsto dal piano industriale del Monte dei Paschi.

 

monte dei paschi di siena

È la risposta data ieri a un senatore dall'ad di Mps, Luigi Lovaglio, durante l'audizione davanti alla commissione Banche. Il banchiere ha poi aggiunto che le condizioni del consorzio si definiranno solo a settembre quando i firmatari del preaccordo dovranno mettere la firma sull'accordo definitivo.

 

Lovaglio ha fatto il punto della situazione: il Mef (azionista di controllo con circa il 64%) sottoscriverà l'aumento pro-quota ed è stato già firmato un pre-accordo siglato con Bofa, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca che agiranno in qualità di joint global coordinators sull'eventuale inoptato. Il consorzio dovrà dunque garantire circa 900 milioni, se si considera che lo Stato sottoscriverà circa 1,6 miliardi.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Il banchiere ha invece glissato sulla possibilità che si formi un nocciolo duro di investitori istituzionali pronti a garantire fino a mezzo miliardo, ipotesi rilanciata ieri mattina dal quotidiano Mf: «Se qualcuno prenderà un po' di più o di meno lo vedremo alla fine», ha detto.

 

Quanto ai tempi dell'operazione, l'assemblea sarà convocata il prossimo 4 agosto, in occasione della riunione del cda per l'approvazione della trimestrale, e si terrà dopo la prima decade di settembre. L'aumento di capitale sarà tradizionale, quindi ci sarà il diritto di opzione per gli attuali soci; durerà tre settimane e si dovrà chiudere entro il 12 novembre, anche se i tempi dipenderanno dalle condizioni dei mercati, «attualmente rese difficili anche dal conflitto bellico russo-ucraino».

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

 

A breve dovrebbe arrivare il via dell'Europa al piano. Le interlocuzioni con Dg comp (la direzione generale Ue della Concorrenza), secondo quanto riferito dal Mef, «sono in fase conclusiva», ha ribadito Lovaglio.

 

luigi lovaglio 1

Davanti alla commissione Banche l'ad ha ripetuto più volte di essere fiducioso sulla capacità di far emergere il valore della banca e sulla possibilità di riportarla, a partire da gennaio, nel gruppo di testa delle banche italiane, se andrà in porto l'uscita volontaria di 3.500 dipendenti entro la fine di novembre (per i prepensionamenti saranno utilizzati 800 milioni dell'aumento). E sulla possibilità di discutere con «pari dignità» di un'eventuale aggregazione con un potenziale partner.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

L'audizione di ieri non ha però ancora sciolto il vero dilemma: dopo che Mps ha presentato al mercato ben sette piani industriali negli ultimi dieci anni - otto se si conta anche il 2011 - perché un investitore dovrebbe puntare ricche fiches su questo che non sembra così dirompente rispetto ai precedenti?

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

A meno che il Mef non abbia già in tasca un jolly da calare sul tavolo quando i tempi saranno maturi e la ristrutturazione completata, nelle sale operative non si spiega tutto questo ottimismo. Tanto che anche nei giorni successivi alla presentazione del piano, mentre era in corso il roadshow dell'ad, il titolo Mps ha accusato forti ribassi in Borsa. «Il titolo è sottile e ancorato a sistemi di algoritmo per cui se lo spread sale, automaticamente partono le vendite, è previsto che scenda la natura dell'operazione, vedremo a settembre come andrà quando sarà convocata l'assemblea», ha detto ieri Lovaglio. Intanto, anche ieri, le azioni del Monte hanno lasciato sul terreno il 3,1% a 0,48 euro. Nell'ultimo mese il calo è stato di quasi il 31%, nell'ultimo anno di quasi il 55 per cento.

luigi lovaglio 1luigi lovaglio 2

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