russi italia

MA QUALI OLIGARCHI, TRA I RUSSI D'ITALIA CI SONO ANCHE TANTI PESCI PICCOLI - I PEZZI DA NOVANTA DELLA NOMENCLATURA ECONOMICA DI PUTIN SI SONO GIÀ IMBOSCATI DA TEMPO, DOPO L'INVASIONE DELLA CRIMEA DEL 2014: NEL NOSTRO PAESE PERÒ LE SOCIETÀ GESTITE INTERAMENTE O IN PARTE DA SUDDITI DELLO ZAR SONO 2.500 - LE LORO ATTIVITÀ PREFERITE SI CONCENTRANO NEL COMMERCIO, NEL SETTORE IMMOBILIARE E NEI SERVIZI, SPESSO LEGATI AL TURISMO: QUALCUNO SI È SCHIERATO CONTRO LA GUERRA, MOLTI PREFERISCONO NON ESPORSI...

Luca Piana per “la Repubblica - Affari & Finanza

 

hotel don diego isola tavolara 1

Il telefono squilla a lungo, risponde una donna: «L'albergo in questa stagione è chiuso, mi dispiace. La signora Ljubov Orlova? Non è qui. Va bene, provi a lasciare un numero, vedrò se può richiamare, buona giornata».

 

Alla fine la risposta non arriverà e la curiosità rimarrà insoddisfatta. Un peccato, perché dai dati societari traspare una storia che potrebbe rivelarsi avvincente: Ljubov Orlova, nata a Mosca nel 1972, porta il nome e il cognome di una delle più celebri attrici del cinema sovietico, premio Stalin in ben due occasioni, nel 1941 e nel 1951.

 

hotel don diego isola tavolara 2

È la presidente del consiglio di amministrazione della società che gestisce il Don Diego, un albergo quattro stelle dagli ottimi giudizi su Tripadvisor che si affaccia sull'isola Tavolara, due piscine a pochi passi dal mare e la spiaggia privata in una baia incantevole. Non è l'unica azionista: al suo fianco figura una società di Cipro, tradizionale e riservato punto di transito dei capitali russi che fino a ieri affluivano in Italia.

 

Per farsi raccontare come da Mosca sia approdata sulle coste della Sardegna, bisognerà attendere un'altra volta, magari alla riapertura. Non è un caso isolato. Stando ai dati elaborati da Infocamere, la società dei servizi digitali delle Camere di Commercio, nelle aziende italiane ci sono ben 8.622 cariche ufficiali ricoperte da persone nate in Russia.

 

vladimir putin

Non sono quasi mai oligarchi, perché i pezzi grossi della nomenclatura economica che ruota attorno a Vladimir Putin si sono fatti da parte o mimetizzati già dopo l'invasione della Crimea del 2014.

 

Molti dei russi d'Italia, al contrario, sono persone con attività imprenditoriali spesso normali, che hanno trovato lavoro qui o si sono fermate dopo gli studi. Le più numerose sono attività professionali, quindi piccole.

 

Le società di capitale, invece, controllate interamente da soggetti russi sono circa 500, mentre quelle con azionisti apparentemente di altre nazionalità ma gestite da cittadini russi salgono a cinque volte tanto, circa 2.500.

 

andrey yakunin 2

Nel totale non mancano i casi più importanti, come i manager del colosso petrolifero Lukoil che amministrano la raffineria siracusana Isab, la casa vinicola astigiana Gancia, l'impianto per la produzione di alluminio Eurallumina di Portovesme - da tempo impelagato in un difficile piano di salvataggio - oppure il produttore milanese di sistemi metallici Dkc Europe, nel quale imprenditori basati a Mosca possiedono una rilevante quota di minoranza attraverso una holding chiamata Adventus International.

 

lukoil 1

Nel complesso, tuttavia, i dati mostrano che le attività preferite dai russi d'Italia si concentrano nel commercio, nel settore immobiliare e nei servizi, spesso legati al turismo. Chi ha voluto esporsi in prima persona dopo l'invasione dell'Ucraina è Andrey Yakunin, classe 1975, nato a Leningrado, come si chiamava allora San Pietroburgo, oggi cittadino britannico.

 

Il cognome non può passare inosservato: il padre Vladimir, ex Kgb, ha ricoperto in passato importanti ruoli sotto il dominio di Putin, compreso quello di presidente delle ferrovie. Andrey vive a Londra ed è il fondatore di una società lussemburghese di gestione degli investimenti che si chiama Venture Investment & Yield Management (Viym).

 

andrey yakunin 1

Una società che oggi fa riferimento a Viym, la Northern Lights Investment, nel 2013 aveva cominciato a rilevare delle quote nell'azienda italiana che possiede il campo da golf e il castello medievale di Antognolla, uno di quegli angoli dell'Umbria che strappano il cuore ai viaggiatori.

 

Il bilancio rivela che la Northern Lights ha già investito nell'operazione 55 milioni di euro ma il grosso deve ancora venire: proprio questo mese dovrebbero partire lavori per 100 milioni che trasformeranno la rocca in un resort di lusso, in grado di dare lavoro a 300 persone.

 

lukoil 2

Yakunin si è subito schierato contro la guerra scatenata da Putin. In varie interviste ha ribadito che i capitali impiegati in Umbria arrivano da diversi investitori europei e che Vladimir, il padre, non ha mai avuto niente a che fare con la Viym o con il progetto umbro.

 

Un altro profilo è quello dell'architetto Dmitry Kulish, uno dei russi d'Italia più attivi. Se si cerca sul web "Villa Capponi" ci si imbatte nel sito attraverso il quale due venditori di grande prestigio - Sotheby's International Realty e Knight Frank - illustrano l'antica proprietà sui colli di Firenze della famiglia che diede i natali al celebre Pier Capponi, appena restaurata e trasformata in residenze di lusso.

 

dmitry kulish 1

A firmare il progetto è proprio Kulish, che si è laureato in architettura a Firenze nel 2012 ed è titolare di una società di design con uffici sul Lungarno e sede a Sansepolcro.

 

Contattato, in questo momento Kulish ha preferito non rispondere a domande sulle sue attività. Le società di cui è azionista o amministratore mostrano che i progetti immobiliari nei quali è attivo coprono un raggio molto ampio, dall'Ogliastra in Sardegna a castelli e dimore storiche di grande notorietà tra l'Umbria e la Toscana.

 

dmitry kulish 2

L'architetto non opera da solo, perché in alcune delle sue iniziative compare come azionista di maggioranza una società d'investimenti con sede anch'essa in Lussemburgo, la Accent Investments, a sua volta costituita nel 2014 da una società delle Isole Vergini Britanniche e gestita attualmente da Alexei Semenov, imprenditore nato a Leningrado nel 1969 e domiciliato a Limassol, a Cipro.

 

Va detto che non tutte le imprese dei russi d'Italia godono di grande salute. Vale sia per i colossi che per le operazioni minori. La Lukoil, il cui consiglio di amministrazione il 3 marzo scorso si è schierato apertamente contro la guerra con una nota ufficiale molto esplicita, ma che è stata comunque colpita dalle sanzioni, da tempo tenta di vendere la raffineria Isab di Priolo Gargallo, vicino a Siracusa.

 

fratelli gancia di canelli

La Fratelli Gancia di Canelli, conosciuta per l'Asti Spumante e acquistata nel 2011 dal tycoon Roustam Tariko, ha impiegato lunghi anni per essere risanata e ha ceduto parte delle tenute originali, quelle dove produceva vini fermi. Su scala certamente minore, le delusioni non sono mancate nemmeno nell'immobiliare. Poco a Sud di Ancona, dove iniziano le scogliere calcaree del Conero, c'è una villa costruita in una posizione stupenda, proprio a picco sul mare.

 

Il valore di bilancio dell'immobile contabilizzato nella società che ne custodisce la proprietà, la Stamira Immobiliare, è di 6,8 milioni di euro. La società è amministrata da una signora russa che ha la cittadinanza italiana e per professione si occupa di gestire pratiche consolari. Il vero proprietario, però, non figura di persona: il 98 per cento della Stamira è custodito da una fiduciaria marchigiana, il resto è nelle mani di una holding di Cipro. In ogni caso, sul Conero, pare non si faccia vedere da tempo: la villa può essere affittata attraverso uno specifico sito web.

 

vladimir putin 6

Altro mare, il Tirreno, sulla costa rocciosa di Castiglioncello. La dimora questa volta è storica, si chiama Villa Godilonda, e deve il suo nome a Gabriele D'Annunzio. A lungo disabitata, era stata acquistata nel 2014 da un imprenditore russo di nome Timur Zaynutdinov, che aveva promesso di farne un resort di lusso e che in Italia risulta amministratore di ben tre società immobiliari diverse.

 

Tutto però è rimasto fermo per anni, forse a causa delle liti fra Zaynutdinov e i suoi soci di minoranza. Risultato, il degrado si è fatto sempre più strada, al punto che da rifugio del Vate la villa è diventata una discarica abusiva.

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...