MACRON, CHE SECCHION! – GUARDATE IL PIANO FRANCESE PER I FONDI DEL “RECOVERY” E METTETEVI LE MANI NEI CAPELLI: IL CONFRONTO CON LA FUFFA DI CONTE E COMPAGNIA CANTANTE È IMPIETOSO – “GIUSEPPI” DEDICA AI GIOVANI UN PARAGRAFO, IL PRESIDENTE FRANCESE 54 PAGINE CON PROGETTI DETTAGLIATISSIMI – LA “SOVRANITÀ” RIVENDICATA, IL NUCLEARE E NESSUN RIFERIMENTO AL GENERE

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Adriano Scianca per “la Verità”

 

emmanuel macron a scuola 7 emmanuel macron a scuola 7

Che il nostro compagno di scuola, quello con il banco al di là delle Alpi, stia più simpatico di noi alla maestra Ue, è cosa nota. Prima di incolpare per le nostre brutte pagelle solo i soliti favoritismi, tuttavia, sarà forse opportuno dare un' occhiata a come il nostro amico svolge i suoi compiti e come invece lo facciamo noi.

 

conte macron conte macron

Prendiamo il nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza o, meglio, la sua bozza «solo uso interno - riservata» che si trova praticamente ovunque: 125 pagine di fuffa e belle parole per spiegare (male) come gestiremo i circa 208 miliardi in arrivo dal Recovery fund (ma il documento italiano vi unisce anche i fondi del Quadro finanziario pluriennale, per un totale di circa 309 miliardi).

FRANCE RELANCE FRANCE RELANCE

 

La Francia, dal canto suo, già il 3 settembre ha proposto un articolato piano intitolato France Relance, che mira a illustrare come verranno investiti circa 100 miliardi complessivi, comprendenti i 40 in arrivo da Bruxelles più altri interventi della prossima Finanziaria.

 

Anche se non si tratta di due documenti perfettamente sovrapponibili, il confronto tra l' uno e l' altro è altamente istruttivo. Innanzitutto dal punto di vista linguistico: nella bozza del nostro Pnrr, dall' infelice richiamo onomatopeico, non compare mai la parola «sovranità».

emmanuel macron emmanuel macron

 

Eppure l' azionista teoricamente di maggioranza del governo ha a lungo flirtato con le politiche sovraniste e con un partito sovranista ci ha fatto anche un governo assieme. Il testo francese, pure sottoscritto da un presidente che della lotta al sovranismo ha fatto una bandiera, menziona la sovranità circa una ventina di volte: «sovranità alimentare», «sovranità energetica», «sovranità tecnologica», «sovranità economica»...

 

FRANCE RELANCE 1 FRANCE RELANCE 1

Non solo: è Emmanuel Macron in persona a mettere nero su bianco che «France Relance è stato concepito come un acceleratore di sovranità» con cui «la nostra nazione riprende in mano il suo destino economico». Ma non ditelo ai vari Enrico Letta e Sandro Gozi, per carità. Più che alle parole, tuttavia, badiamo ai fatti e ai numeri.

 

Il documento francese (che, ricordiamolo, deve pianificare la spesa di una cifra che è un terzo di quella su cui si basa il nostro Pnrr) è composto da quasi 300 pagine estremamente ordinate, con centinaia di progetti concreti e, per ognuno, tempi di realizzazione e investimenti dedicati. Facciamo alcuni confronti.

 

EMMANUEL MACRON EMMANUEL MACRON

Tra le voci più contestate del Pnrr ci sono le risorse impiegate per «transizione ecologica» e «parità di genere». A quest' ultimo capitolo vengono destinati 4,2 miliardi. Ebbene, per quanto i francesi non siano secondi a nessuno per fanatismo politicamente corretto, tale voce di spesa nel loro documento non c' è. La parola «genre» neanche vi compare mai.

 

SANDRO GOZI EMMANUEL MACRON SANDRO GOZI EMMANUEL MACRON

Semplicemente incomparabili le politiche green dei due documenti: per spiegarci come spenderemo 74,3 miliardi in tal senso, il Pnrr impiega 6 paginette scialbe, pur poste sotto l' altisonante titolo di «Rivoluzione verde e transizione ecologica». La sezione «Ecologia» di France Relance si estende lungo 113 pagine, pur destinando a tale comparto «solo» 30 miliardi.

 

E mentre noi riempiamo pagine con infografiche da scuola media, loro, in questa sezione, parlano di come consolidare il comparto dell' energia nucleare.

 

Capitolo giovani: il Piano italiano vi dedica 3,2 miliardi di spesa, destinati essenzialmente a «favorire l' ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, potenziando i centri per l' impiego e le attività di orientamento e formazione, e incentivando la loro assunzione attraverso misure di decontribuzione per i datori di lavoro» e a potenziare «il Servizio civile universale». Mah. La relativa sezione nel testo francese si staglia lungo 54 pagine e 26 progetti dettagliati, per un totale di 5,6 miliardi dedicati. Altro tema: la disabilità.

macron conte macron conte

 

Il Pnrr parla genericamente di «rimozione delle barriere per studenti universitari con disabilità», del «potenziamento dei servizi sociali con azioni di sostegno alle capacità genitoriali», di «housing temporaneo (fino a 24 mesi) per singoli o a nuclei familiari in difficoltà estrema» e altre misure simili sparse in uno smilzo paragrafetto senza informazioni su tempistiche e investimenti. Il testo francese stanzia 100 milioni da destinare alle imprese che assumano un lavoratore portatore di handicap, 65 milioni già nel 2020 e 35 nel 2021.

 

FRANCE RELANCE2 FRANCE RELANCE2

La voce più deludente del piano francese è sicuramente la sanità, a cui viene destinata la miseria di 6 miliardi di euro. L' Italia, con 9 miliardi, fa appena un po' meglio. Ma, forse, ha anche qualche lacuna in più da colmare, se è vero che, dati della Johns Hopkins University alla mano, noi abbiamo avuto finora 100,29 morti ogni 100.000 abitanti (quinta posizione mondiale) mentre la Francia, che pure ha avuto anch' essa gravi carenze di posti in terapia intensiva, ne ha totalizzati «solo» 83,02 (diciottesima posizione).

 

emmanuel macron a scuola 5 emmanuel macron a scuola 5

France Relance non è, ovviamente, un piano perfetto, Francesco Saraceno, docente di macroeconomia internazionale ed europea a Sciences Po, ha spiegato al Fatto quotidiano che «su 100 miliardi solo 37 sono di investimenti: il resto è spesa corrente». È stata anche notata la molta attenzione rivolta alle imprese (20 miliardi di tagli delle imposte sulla produzione in un biennio) a confronto del poco sostegno dato alle famiglie.

 

EMMANUEL MACRON CHRISTINE LAGARDE EMMANUEL MACRON CHRISTINE LAGARDE

Resta il fatto che, a Parigi, qualcuno ha comunque fatto i suoi compiti. A Roma resta invece il solito ultimo banco. E, di questo passo, non è l' unica graduatoria in cui arriveremo ultimi.

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