Teodoro Chiarelli per ''La Stampa''
Picchia duro anche su Ferrari la pandemia di Covid-19. La casa di Maranello, però, pur con una drastica riduzione del fatturato (-42%) riesce a chiudere il secondo trimestre in utile, anche se solo di 9 milioni rispetto ai 184 dello scorso anno. I ricavi netti sono stati di 571 milioni di euro, mentre le consegne totali si sono fermate a 1.389, dimezzate rispetto al 2019, a causa della sospensione sia della produzione sia della distribuzione per l'emergenza sanitaria. Un quadro che porta l'amministratore delegato, Louis Camilleri, a dire senza mezzi termini: «La Ferrari resta più forte che mai, il nostro portafoglio ordini è molto solido, il 2021 sarà un anno forte».
Piazza Affari apprezza e il titolo chiude a +3,8%. Nessuna previsione oltre il 2021 proprio per l'incertezza legata al Covid-19, in particolare negli Usa, mentre è confermato l'arrivo di due nuovi modelli entro quest' anno. «Avevamo già anticipato a maggio - spiega il manager della casa presieduta da John Elkann - che i risultati del secondo trimestre sarebbero stati deboli in tutti gli indicatori chiave, ma in linea con le nostre aspettative. Riflettono i tempi molto difficili che abbiamo vissuto. Desidero, tuttavia, sottolineare la resilienza, l'impegno e la determinazione che sono stati messi in evidenza da tutti i miei colleghi qui a Maranello e nei nostri mercati».
Camilleri aggiunge che la pandemia è stata una sfida enorme da superare. «Una tempistica doppiamente spiacevole - osserva - in quanto ci ha inghiottito in un momento critico: la delicata fase di industrializzazione dei nuovi modelli presentati l'anno scorso, in particolare la SF90 Stradale che contiene più di 2 mila nuovi componenti della nostra catena di approvvigionamento. Anche se siamo fiduciosi che le consegne inizieranno all'inizio del quarto trimestre, sarà inevitabile un ritardo e questo ci ha portato ad adeguare al punto medio le nostre guidance dell'anno».
Le stime del 2020 sono corrette nella parte più bassa della forchetta fornita a maggio: ricavi netti maggiori di 3,4 miliardi (rispetto ai 3,4-3,6 miliardi indicati), ebitda adjusted tra 1,075 e 1,125 miliardi (1,05-1,20 miliardi la precedente stima), ebit adjusted tra 0,65-0,70 miliardi (0,6-0,8 miliardi), utile diluito adjusted per azione: 2,6-2,8 (da 2,4-3,1), free cash flow industriale tra 0,10-0,15 miliardi (0,1-0,2 miliardi). Ferrari conta di recuperare 500 delle 2 mila vetture non costruite. Camilleri spiega che sui conti Ferrari del 2020 impatterà negativamente la Formula 1.
Non tanto per le deludenti performance della Rossa («La stagione 2020 è molto difficile. I nostri concorrenti sono molto forti, complimenti a loro. Il nostro team lavora giorno e notte, abbiamo dei talenti forti e ho fiducia nella squadra»), ma per il fatto che ci sono meno gare e meno entrate da sponsor, diritti e gadget, a causa del Covid-19.
A differenza di altre aziende, infine, in Ferrari non taglieranno le ferie di agosto. «Ostacolerebbe il nostro programma di manutenzione preventiva e ritarderebbe l'installazione di attrezzature necessarie - dice l'ad - Inoltre le circostanze difficili che abbiamo dovuto affrontare rendono necessaria per tutti una pausa. Aggiungeremo invece alcuni sabati lavorativi».