osama bakr bin laden marmi marmo carrara

IL MARMO DEI BIN LADEN - FORSE NON LO SAPEVATE, MA I PARENTI DI OSAMA DA UN PO’ DI TEMPO PREFERISCONO LE CAVE DI CARRARA ALLA JIHAD: CINQUE ANNI FA IL FRATELLO DEL "PRINCIPE DEL TERRORE", BAKR, HA INVESTITO 45 MILIONI DI EURO PER IL 50% DELLA “MARMI CARRARA”, CHE A SUA VOLTA HA LA METÀ DI "SAM", TITOLARE DI UNA BUONA FETTA DEL DISTRETTO MARMIFERO DELLA CITTÀ TOSCANA – SUL SETTORE DELLE LAPIDI, DEL RESTO, LA FAMIGLIA HA UNA LUNGA ESPERIENZA…

bakr e osama bin laden

 

 

Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”

 

La pietra tombale sul destino della Versilia potrebbero metterla gli eredi di Osama Bin Laden che hanno trovato decisamente più redditizio investire sul marmo delle Alpi Apuane piuttosto che sulla jihad tanto cara al defunto parente, le cui spoglie tra l' altro vennero cremate e disperse in mare altrimenti una lapide da queste parti si sarebbe facilmente trovata.

 

maria teresa baldini 2

Ma a parte l' ironia macabra, chi sta combattendo una battaglia pancia a terra per difendere l' economia del territorio è la deputata di Fratelli d' Italia, Maria Teresa Baldini, scultorea presenza in Parlamento (è stata una delle componenti della Geas Basket nonché membro della Nazionale di pallacanestro femminile), la quale ha deciso che bisogna salvaguardare con i fatti e non soltanto a parole il settore lapideo e soprattutto chi vi lavora da sempre: 10mila addetti in 2.522 imprese, stando ai dati delle Camere di Commercio, nelle province di La Spezia, Massa e Lucca.

 

cave di marmo a carrara

Baldini, che è prima di tutto medico, è nata a Pietrasanta e conosce bene il territorio in cui Bakr Bin Laden, fratello del trapassato Osama principe del terrore, dal 2014 fa affari nelle cavi del pregiato marmo. Cinque anni orsono, infatti, la famiglia Bin Laden ha investito la bellezza di 45 milioni di euro per assicurarsi il 50% della Marmi Carrara, che detiene a sua volta il 50% di Sam (Società Apuana Marmi), titolare di una buona fetta del distretto marmifero della città toscana. In sintesi, gli storici imprenditori locali hanno venduto le loro quote e la Cpc Marble & Granite Ltd, con sede a Cipro, le ha rilevate fiutando le potenzialità del settore.

cave di marmo a carrara 1

 

COLOSSO DELLE LAPIDI

Il gruppo arabo, del resto, terzo al mondo nel comparto delle costruzioni e con un fatturato stellare, già da trent' anni si riforniva da noi: è sempre stato il principale acquirente. Ma se fino al 2014 era solo un cliente, seppur facoltoso e da trattare con i guanti bianchi, un ospite di riguardo che attingeva dalle cave apuane per ornare i già sontuosi palazzi sauditi, ora il gruppo è diventato una sorta di padrone a casa nostra e, capite bene, non a tutti garba.

bakr bin laden

 

Perché dove un tempo Michelangelo andava a scegliere il marmo per i propri capolavori, ora ci vanno i fratelli e i cugini del fondatore di Al Qaeda, internazionalmente riconosciuto responsabile degli attentati delle Torri Gemelle e di molti altri attacchi che hanno causato vittime. Osama poi è stato ucciso, i parenti hanno preso le distanze da lui e dai suoi crimini (era il 17esimo figlio, considerato la pecora nera), eppure la questione del comparto lapideo e del futuro di tante imprese e lavoratori italiani è una faccenda che preoccupa. La filiera, è la denuncia, sta diventando sempre più preda di produttori esteri, India e Cina in primis, oltre agli arabi.

cave di marmo a carrara 3

 

Due anni fa, il settantenne Bakr Bin Laden, già presidente del gruppo Saudi Bin Laden, da cui dipende Cpc Marble e Granite, una potenza da 55.700 dipendenti e 38 miliardi di fatturato, è stato arrestato per corruzione. Il fratellastro di Osama è finito in una retata ordinata dal principe ereditario Mohammed bin Salman con l' accusa di avere intralciato la manovra di modernizzazione a cui mirava il nuovo governo: più che in prigione sono stati tutti chiusi nelle lussuose stanze dell' hotel Ritz-Carlton di Riyad e liberati solo dietro il pagamento di un ingente riscatto versato nelle casse dello Stato insieme alla confisca di ville, jet e Maserati. Contro Bakr, poi, la vendetta di Salman è stata particolarmente cinica e l' impero dei Bin Laden ne ha risentito, almeno laggiù.

cave di marmo a carrara 6

 

In Versilia, invece, è l' intero settore lapideo a subire i contraccolpi di nuove dinamiche di mercato legate all' immissione di prodotti finiti a basso costo di lavorazione estera. Nel primo semestre del 2019 le esportazioni italiane di pietra naturale si attestano su 1.679.295 tonnellate per un valore di 906 milioni di euro, con una riduzione del 7,63% rispetto allo stesso periodo del 2018.

cave di marmo a carrara 4

 

E in quanto all' esportazione di marmo lavorato, nei primi 6 mesi di quest' anno si è registrata una riduzione del 14,59%, sebbene vi sia stato un aumento del valore unitario pari al 6,06% che ha compensato in parte il calo complessivo.

 

SERVE UN MARCHIO DOP

cave di marmo carrara

Per l' onorevole Baldini non vi è dubbio: bisogna «creare un marchio del Marmo Italiano Dop che tuteli tutta la filiera, dall' estrazione, trasformazione e lavorazione del marmo del distretto Apuo-versiliese».

 

cave di marmo a carrara 5

La deputata ha presentato una risoluzione in commissione Attività produttive della Camera con la quale sollecita il governo a intervenire al fine di proteggere un settore che sta diventando sempre più preda di produttori stranieri. «Occorre impedire che il marmo venga venduto tutto all' estero per poi essere rivenduto all' Italia come prodotto già lavorato», spiega. E bisogna tutelare la pietra naturale italiana dal "falso marmo" di derivazione sintetica messo in commercio.

maria teresa baldini 1bakr bin laden 2maria teresa baldinimarmi carraracave di marmo a carrara 2il fratello di bin laden e le cave di marmo a carraraosama bin ladenhamza bin ladenhamza bin laden

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...