merkel lagarde ursula von der leyen

MEGLIO URSULA CHE MALE ACCOMPAGNATI – IL PIANO DELLA VON DER LEYEN: ALMENO MILLE MILIARDI DA RACCOGLIERE SUI MERCATI CON BOND GARANTITI DALLA COMMISSIONE, DA VERSARE POI AI PAESI IN DIFFICOLTÀ COME PRESTITI A TASSI CONTENUTI E A LUNGA SCADENZA – MA LA CONDIZIONE È TROVARE UN ACCORDO SUL BILANCIO 2021-2027, DOSSIER SU CUI SI LITIGA DA DUE ANNI TRA “AMBIZIOSI” E “FRUGALI” (CIAO CORE)

 

 

Alberto D’Argenio per “la Repubblica”

 

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 1

Almeno mille miliardi da raccogliere sui mercati con bond europei gestiti dalla Commissione, da versare ai Paesi più colpiti dalla pandemia in parte sotto forma di aiuti a fondo perduto, in parte come prestiti a tassi contenuti da rimborsare non prima di 20 anni. Prende forma il piano con il quale Ursula von der Leyen e Charles Michel sperano di mettere d' accordo i leader dell' Unione in occasione del video summit di giovedì prossimo.

charles michel ursula von der leyen david sassoli christine lagarde come le ragazze di porta venezia

Non mancano però i problemi, come i tempi dell' operazione. Dettagli cruciali, oggetto di intensi colloqui tra i presidenti di Commissione e Consiglio europeo e le Cancellerie continentali. Come dimostra la telefonata di ieri tra il premier Conte e la stessa von der Leyen.

 

paolo gentiloni ursula von der leyen

I governi sono spaccati sugli strumenti per rilanciare l' economia europea depressa dal Covid 19: da un lato il fronte della solidarietà guidato da Francia, Italia e Spagna, dall' altro i paesi contrari alla mutualizzazione del debito, ovvero Germania, Olanda, Austria, Svezia, Finlandia e Danimarca. Proprio in ragione di questo scontro, e per timore che possa essere subito bruciato, probabilmente von der Leyen non presenterà il progetto prima del summit. Lo esporrà direttamente ai leader giovedì. Se otterrà il via libera, il 29 aprile pubblicherà le sue proposte.

 

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYENcharles michel

L' idea di base è che sia la Commissione ad andare sui mercati. Lo farà usando come garanzia di fronte agli investitori il suo bilancio 2021-2027. Grazie alla Tripla A della quale gode, punterà a raccogliere almeno 1.000 miliardi a interessi vicino allo zero che, sommati alle misure dell' Eurogruppo, comporrebbero un pacchetto anti-crisi da 1.500 miliardi. I bond tra l' altro potranno essere acquistati anche dalla Bce. Si prevedono maturità di almeno 20 anni, ragion per cui la Commissione potrebbe impegnare non solo il prossimo budget pluriennale, ma anche quelli successivi. I soldi dei bond sarebbero distribuiti ai governi più colpiti dalla crisi tra sussidi da non rimborsare ("grants") e prestiti a basso costo ("loans").

ursula von der leyen con il padre

 

Condizione per lanciare il piano, sarà un accordo sul bilancio 2021-2027, dossier sul quale i leader litigano da due anni spaccati tra "ambiziosi" del Sud e "frugali" del Nord, impegnati a ridimensionare il "Tesoro Ue". Il budget dell' Unione è composto da due parti: gli impegni, ovvero i soldi che i governi versano a Bruxelles, e le spese potenziali, un tetto massimo di fondi che la Ue può chiedere alle capitali solo in caso di necessità. Il piano di von der Leyen prevede di non insistere sulla prima posta del bilancio, complicata in quanto richiede un reale esborso dei soldi, e che dunque rimarrebbe intorno all' 1% del Pil europeo (al massimo l' 1,1%).

URSULA VON DER LEYEN SORVOLA IL CONFINE GRECO TURCO

 

Piuttosto Bruxelles mira a spingere sulla seconda voce, raddoppiandola fino al 2% del Pil. Così le centinaia di miliardi che compongono il margine tra le due parti del budget - tra soldi reali e soldi virtuali - costituirebbero la garanzia con la quale Bruxelles si presenterebbe sul mercato per emettere gli Ursula-Bond.

ursula von der leyen e angela merkel

 

Secondo fonti coinvolte nei negoziati, questo schema potrebbe trovare il via libera di Angela Merkel. Dal punto di vista tedesco, il piano von der Leyen avrebbe il pregio di mettere in campo Eurobond mascherati in quanto sarebbe la Commissione a emetterli, evitando una mutualizzazione diretta delle risorse dalle casse nazionali. Inoltre i fondi sarebbero gestiti dalla Commissione, garanzia per l' elettorato del Nord che non verranno sperperati in favore delle cicale del Sud. Resta comunque il serio rischio che qualche altro paese del fronte pro austerità blocchi l' aumento fino al 2% delle cosiddette "risorse proprie" di Bruxelles.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

 

Inoltre non è ancora deciso se il meccanismo sarà realizzato totalmente "in house" dalla Commissione, o se sarà appoggiato su un fondo esterno - comunque gestito da Bruxelles - che permetterebbe alla Francia di cantar vittoria sul Recovery Fund chiesto da Macron. Altra incognita è quella dei tempi: il fronte del Sud, in particolare l' Italia, chiede che i bond siano varati a brevissimo. Ma agire sul bilancio 2021 rallenta l' intervento: anche volendo anticipare il budget, i tempi per il suo lancio restano lunghi tra negoziati per trovare l' ok unanime dei leader, approvazione dell' Europarlamento (pronto a muoversi velocemente) e ratifiche nazionali.

 

ursula von der leyen giovane cavallerizzamacron conte

Ecco perché le istituzioni insistono affinché i governi prima usino il pacchetto dell' Eurogruppo: 540 miliardi tra prestiti Bei, fondo "Sure" per gli ammortizzatori sociali e Mes senza condizionalità, che oltretutto potrebbe appoggiarsi al programma della Bce di acquisto illimitato dei titoli di stato nazionali (Omt). Solo dopo l' esaurimento di queste munizioni, e in caso di necessità, la Commissione potrebbe lavorare a un ulteriore "ponte" per arrivare a gennaio. Difficile che tutti i paesi del Sud accettino.

Insomma, restano i nodi, tanto che più di una Cancelleria al momento pronostica che il vertice di giovedì non sarà risolutivo: potrebbero servire ulteriori colloqui (e litigi) tra leader.

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…