alberto nagel leonardo del vecchio

A MILANO GIRA SOLO UNA DOMANDINA: COME MAI DEL VECCHIO, DOPO AVER SGOMITATO PER MESI AL FINE DI SALIRE AL 20% DI MEDIOBANCA, IERI SI È PRESENTATO IN ASSEMBLEA CON IL GIÀ NOTO 10 E SPICCI? PARE CHE IL RESTO DEI MILIONI LI METTERÀ SOLO QUANDO SARA' PRONTO A PRENDERE IL CONTROLLO DI PIAZZETTA CUCCIA, CON I SUOI MANAGER E BANCHIERI DI FIDUCIA. CHE DOVRANNO ESSERE APPROVATI DA FRANCOFORTE…

 

Milleri Del Vecchio Nagel

DAGONOTA - A Milano gira solo una domanda: come mai Del Vecchio, dopo aver sgomitato per mesi al fine di salire al 20% di Mediobanca, ieri si è presentato in assemblea con il già noto 10 e spicci? Dopo tutta la fatica fatta dallo studio Erede per chiedere alla BCE di acconsentire alla sua scalata? Beh, dicono che quando l'85enne miliardario deciderà di iniettare qualche altro centinaio di milioni in piazzetta Cuccia, se ne accorgeranno tutti.

 

Perché intende farlo solo quando sarà pronto a prendere il controllo anche della gestione. E per farlo deve avere pronta una squadra di manager e banchieri di altissimo livello da presentare a Francoforte a garanzia della solidità e stabilità dell'istituto. Certo, il tempo passa e l'attempato Paperone, con una successione complicata, non diventa più giovane…

 

 

MEDIOBANCA: CDA CONFERMA NAGEL AD E PAGLIARO PRESIDENTE

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

 (ANSA) - Il Cda di Mediobanca, eletto ieri dall'assemblea, ha nominato Renato Pagliaro presidente, Maurizia Angelo Comneno vice presidente, Alberto Nagel amministratore delegato e Massimo Bertolini segretario del consiglio, con Francesco Saverio Vinci che mantiene la carica di direttore generale. Il consiglio, si legge in una nota, ha altresì valutato preliminarmente che sono indipendenti ai sensi dello statuto i consiglieri Comneno, Virginie Banet, Maurizio Carfagna, Laura Cioli, Maurizio Costa, Angela Gamba, Valérie Horterfeux, Maximo Ibarra, Alberto Lupoi e Vittorio Pignatti Morano, provvedendo alla costituzione dei comitati endoconsiliari.

 

Quello esecutivo è composto da Nagel, in qualità di presidente, Comneno, Villa e Vinci, del comitato rischi fanno parte Gamba (presidente), Carfagna, Cioli, Magistretti e Pignatti Morano e del comitato nomine Costa (presidente), Cioli, Hortefeux, Lupoi e Pagliaro. Del comitato chiamato a decidere il voto sulle nomine delle partecipate quotate fanno parte Nagel (presidente), Costa, Hortefeux e Vinci.

 

MEDIOBANCA: ANALISTI, BENE SOSTEGNO SOCI A NAGEL E STRATEGIA

Sergio Erede

 (ANSA) - L'esito dell'assemblea di Mediobanca, che ha visto vincere con largo margine la lista del cda, raccoglie valutazioni positive da parte di diversi analisti finanziari, che vedono con favore la conferma dell'attuale governance e, di conseguenza, la strategia impostata dal management guidato dall'ad Alberto Nagel. "Il sostegno al management è stato superiore alle aspettative e dimostra la fiducia nel suo lavoro e la prosecuzione del piano strategico. Questa notizia è positiva", commentano gli analisti di Kepler Cheuvreux, che pure rilevano come l'orientamento di voto di Leonardo Del Vecchio segnali come l'imprenditore non sia pienamente "a suo agio" con l'attuale assetto di comando.

 

Francesco Saverio Vinci DG Mediobanca Alberto Nagel Ad e Renato Pagliaro Presidente di Mediobanca 0_pr

La "piena continuità" della governance viene giudicata "il first best per la valutazione di Mediobanca" da Equita, secondo cui l' "ampia maggioranza" conseguita dalla lista del management "consente di dare ulteriore impulso all`execution del piano industriale, che prevede una attraente politica di remunerazione degli azionisti", "lascia intatte le chances" di operazioni straordinarie ed "elimina il rischio" che la distribuzione della quota delle Generali possa portare a una "diluizione dei ritorni per gli azionisti". Anche per Citi l'esito dell'assemblea "riduce le preoccupazioni sulla governance" e il titolo "beneficerà del venir meno dell'ioncertezza" sugli assetti di comando.

 

"Il management - spiega il broker - può continuare a focalizzarsi sull'implementazione della strategia di gruppo che fino ad ora è risultata in un modello di business resiliente anche durante la crisi del Covid-19. Gli analisti hanno alzato il target price da 7,2 a 8,5 euro, per il venir meno dei timori sulla governance e alla luce dei "forti risultati del primo trimestre", che hanno consentito di migliorare del 5% le stime di utili sul 2021-2023.

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