nagel del vecchio messina cairo cimbri

MILANO, MASCHERINA ED ELMETTO (A SETTEMBRE NULLA SARÀ COME PRIMA) - STA PER PARTIRE UN DURO REGOLAMENTO DI CONTI TRA I POTERI FORTI PER RISISTEMARE NUOVI EQUILIBRI BANCARI, FINANZIARI, EDITORIALI - LA BATTAGLIA DI MESSINA PER LA CONQUISTA DI UBI BANCA CHE FAREBBE DI INTESA IL DOMINUS DEL SISTEMA BANCARIO - L'ARBITRATO TRA IL GRUPPO BLACKSTONE E RCS-CORRIERE DELLA SERA CHE POTREBBE PORTARE ALLA CACCIATA DI CAIRO DA PARTE DI INTESA-MEDIOBANCA-UNIPOL – LA PACE DI DEL VECCHIO CON NAGEL E LA RICADUTA SU GENERALI

Marcello Zacché per “il Giornale”

 

alberto nagel carlo messina

Anche il salotto finanziario sta uscendo dal suo lockdown. Ci sono almeno tre grosse partite di potere in corso che presto daranno i primi esiti. E potrebbero generare nuovi equilibri bancari, finanziari, editoriali.

 

L' offerta lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca a febbraio è in attesa del via libera Consob; l' arbitrato tra il gruppo Blackstone e Rcs-Corriere della Sera sulla cessione di via Solferino dovrebbe arrivare a giorni; mentre Leonardo Del Vecchio aspetta l' ok di Bankitalia-Bce per superare la soglia del 10% in Mediobanca.

carlo cimbri

 

Tre partite che - forse non è un caso - hanno un protagonista in comune: l' avvocato d' affari Sergio Erede, il Rasputin finanziario italiano che da vent' anni, dai tempi dell' Opa Telecom, consiglia o ispira grandi operazioni. E che ha tra i suoi partner anche un membro della task force Colao, Stefano Simontacchi.

Sergio Erede

 

L' ultima di questo livello è stata l' Opa lanciata da Urbano Cairo su Rcs. Ma rispetto a quattro anni fa, quando il salotto buono fu sconfitto da Rasputin e dovette rinunciare al Corriere, gli assetti sono diversi. E gli equilibri, anche per gli effetti imponderabili indotti della crisi Covid, si rimescolano.

 

GROS PIETRO CARLO MESSINA URBANO CAIRO

Intesa - l' istituto che Carlo Messina ha collocato saldamente al centro del sistema nazionale banca-impresa, essendo stato in grado di assorbire tutte le criticità della crisi Lehman fino ad assorbire addirittura le banche venete - nella battaglia Rcs del 2016 stava con Erede e Cairo contro Mediobanca, UnipolSai e il salotto dei Tronchetti e Della Valle.

 

victor massiah

Oggi invece si è alleata proprio con Mediobanca, gioca insieme a Carlo Cimbri di Unipol, e si trova contro lo stesso Erede, regista delle barricate che Victor Massiah sta alzando intorno a Ubi. Erede punta a guadagnare più tempo possibile con Antitrust e Consob.

 

Ma il titolo Ubi inizia a perdere il premio guadagnato con l' Ops Intesa, mentre dopo la trimestrale l' agenzia Fitch ha tagliato il rating e bisognerà vedere come la prendono i suoi soci lombardi.

leonardo del vecchio

 

La stessa Mediobanca, su un altro fronte, è impegnata a capire le intenzioni di Del Vecchio che, sempre ispirato da Erede, ha puntato Piazzetta Cuccia salendo fino al 10%. Ma il blitz si è fermato lì: le manovre studiate dall' avvocato d' affari per ottenere l' ok di Bankitalia (e Bce) e superare il 10% per salire al meno al 20, sembrano incagliate.

BLACKSTONE

 

Al punto che la richiesta formale non sarebbe ancora stata inviata alle autorità. Dal blitz di novembre sono ormai passati 6 mesi e il patron di Luxottica, che ha già messo sul tavolo quasi un miliardo, avrebbe qualche mal di pancia per non aver portato a casa niente, né sul fronte Ieo (l' Istituto italiano di oncologia che vorrebbe sfilare e trasformare), né su Generali (dove è socio al 5%), né sulle governance di Mediobanca, dove l' ad Alberto Nagel è più forte di prima.

 

jonathan grey - blackstone

C' è poi la battaglia che Erede ha deciso di combattere al fianco di Cairo contro Blackstone, gruppo Usa accusato di aver approfittato della crisi di Rcs dei primi anni Dieci per comprarsi il palazzo del Corriere per un pezzo di pane (120 milioni).

 

La cosa ha fatto infuriare gli americani che hanno reagito citando Rcs e Cairo in giudizio a New York per danni: vogliono 300 milioni. Se l' arbitrato su via Solferino, in uscita ad horas, fosse negativo per Rcs, la causa Usa diventerebbe un guaio.

GIUSEPPE CONTE URBANO CAIRO

 

E a quel punto l' editore avrebbe meno amici di quattro anni fa: Messina non ha preso bene l' iniziativa su Blackstone, considerata temeraria rispetto alle carte dell' operazione Solferino e pericolosa per le conseguenze generali che può avere; e ancora meno la manleva personale che Cairo ha ottenuto in un cda di Rcs rispetto alle richieste di Blackstone.

 

miccichè cairo

Intesa è tuttora creditore di Rcs per 30 milioni sui circa 100 di debito (abbassati da Cairo che ne aveva ereditati 430) ed è azionista della controllante, Cairo Editore, con il 2,9%. Ma rispetto ai tempi della scalata, orchestrata non da Messina bensì dell' allora direttore generale Gaetano Micciché, rimasto poi nel cda, le relazioni non sono più quelle. E oggi, compattati dall' Ops su Ubi, vicini a Messina ci sono sia Unipol, sia Nagel. Quest' ultimo per nulla indebolito dall' iniziativa di Del Vecchio.

 

Che il salotto buono spazzato via nel 2016 si stia ricomponendo con forme diverse? Magari ripensando a Rcs (dove è tuttora ben presente in cda)?

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

 

Cairo fa spallucce e ricorda che del Corriere ha il 60% e quindi, se qualcuno avesse strane idee, «me lo devono rubare». In campo c' è anche altro, a cominciare da Generali. Si vedrà presto. Ma certo, molto dipenderà dalle mosse dell' avvocato Erede, deciso a festeggiare come si deve, la vigilia di Ferragosto, il suo 80esimo compleanno.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…