putin ricchezza putinricco

MUSK E BEZOS SCANSATEVE, IL PIÙ RICCO DEL REAME È LO ZAR - QUANTI SOLDI HA DAVVERO PUTIN? NESSUNO CONOSCE IL VALORE REALE DEL SUO PATRIMONIO, MA POTREBBE ESSERE LA PERSONA PIÙ BENESTANTE DEL MONDO - SECONDO IL CREMLINO, GUADAGNA 115 MILA EURO L'ANNO E VIVE IN UN PICCOLO APPARTAMENTO, MA C'È CHI PARLA DI UNA RICCHEZZA DI 172 MILIARDI DI EURO - HA ACCESSO A 20 DIVERSI PALAZZI E VILLE, JET PRIVATI, ELICOTTERI E YACHT, OROLOGI, ABITI SU MISURA...

Mary Hanbury and Áine Cain per www.businessinsider.com

 

putin brinda

Vladimir Putin potrebbe tranquillamente essere l’uomo più ricco del mondo. Ma è impossibile dirlo con certezza. Secondo il Cremlino, il presidente russo guadagna circa 133.000 dollari (circa 115 mila euro) all’anno e vive in un piccolo appartamento.

 

Questa descrizione non combacia con la maggior parte dei resoconti sullo stile di vita di Putin. L’ex consigliere del governo russo Stanislav Belkovsky ha stimato che la sua fortuna vale 70 miliardi di dollari (60,2 miliardi di euro). Il gestore di fondi speculativi Bill Browder, un noto critico di Putin, ha affermato che la sua ricchezza sarebbe più vicina ai 200 miliardi di dollari (172 miliardi di euro). Una fortuna enorme che lo spingerebbe alla pari di Jeff Bezos (o di Elon Musk, che lo ha appena superato).

 

bill browder

Dunque perché non possiamo definire con certezza il patrimonio netto di Putin? I Panama Papers del 2015 hanno rivelato che Putin potrebbe oscurare e rafforzare la sua fortuna attraverso le deleghe concesse a persone di sua fiducia.

 

Abbiamo messo insieme un elenco di tutti gli indizi che mostrano come probabilmente Putin sia una delle persone più ricche del mondo:

 

la residenza governativa

Come presidente della Russia, la residenza ufficiale di Putin è il Cremlino, a Mosca. Tuttavia egli trascorre la maggior parte del suo tempo in una residenza governativa periferica che si trova al di fuori della città di Novo-Ogaryovo.

 

Secondo quanto riferito da lui stesso, ha accesso a 20 diversi palazzi e ville.

 

la villa

I registri ufficiali pubblicati nel 2016 dal Cremlino vorrebbero farci credere che Putin abbia un portafoglio immobiliare molto modesto. Il rapporto diceva che possedeva solo un piccolo appezzamento di terra e un appartamento con un garage.

Ma nel corso degli anni Putin è stato collegato ad altre proprietà. La più controversa delle quali è il cosiddetto “palazzo segreto”. Secondo quanto riferito, è stato costruito per Putin utilizzando dei fondi statali illegali.

 

il palazzo segreto

Secondo quanto riferito,  per costruire questa fantastica villa è stato speso 1 miliardo di dollari (860 milioni di euro). Ha un teatro privato e una pista di atterraggio con lo spazio per tre elicotteri.

 

Le camere sono appositamente grandiose.

 

E le decorazioni delle pareti sono altrettanto sfarzose.

 

Alcune istantanee della villa in costruzione trapelarono già nel 2011.

 

le camere

E l’anno seguente il leader dell’opposizione e critico di Putin Boris Nemtsov produsse un dossier sostenendo che Putin possedeva diversi jet privati, elicotteri e yacht.

 

Nemtsov affermò che, su 20 residenze statali a cui Putin aveva accesso, nove erano state costruite durante il suo mandato come presidente.

 

Il presidente è stato anche accusato di possedere 58 diversi tipi di velivoli, tra cui un Dassault Falcon, che ha 19 posti.

 

Si dice che uno dei suoi aerei abbia una cabina da 11 milioni di dollari (9,5 milioni di euro) allestita dai gioiellieri e una toilette che è costata circa 100.000 dollari (86.000 euro). Questo aereo può ospitare fino a un massimo di 186 passeggeri. Putin è accusato di possederne cinque.

 

affreschi

Il dossier ha affermato che Putin ha una collezione di quattro yacht, per mantenere ognuno dei quali ci vogliono migliaia di dollari. Rossiya, uno dei suoi yacht, è stato potenziato nel 2005. Secondo quanto riferito, il costo totale è di 1,2 miliardi di dollari. “The Graceful”, un altro dei suoi yacht, (mostrato sotto) a quanto pare ha 14 posti letto e 6 stanze da letto.

 

lo sfarzo nelle camere

Poi c’è Olympia. Secondo quanto riferito, questo yacht di lusso di 57 metri, del valore di 35 milioni di dollari (30,1 milioni di euro), è stato donato dal proprietario del Chelsea Football Club l’oligarca Roman Abramovich. Secondo un ex capo della compagnia di navigazione statale russa, Putin mantiene lo yacht usando soldi pubblici.

 

yacht

A Putin piace anche curare molto il suo aspetto. Il dossier del 2012 ha affermato che Putin ha 11 orologi per un valore stimato di 687.000 dollari (591.000 euro).

 

Secondo il documento di proprietà del governo russo “La Russia oltre i titoli”, Putin possiede un Tourbograph di A. Lange & Söhne Perpetual “Pour Le Mérite”, che costa mezzo milione di dollari.

 

stesso modello di quello di putin

Un Patek Phillippe da 1 milione di dollari (860.000 euro) che è andato all’asta nel luglio 2017 sarebbe stato anch’esso di proprietà di Putin. La documentazione di accompagnamento affermava che ne era stato il proprietario. Il Cremlino ha negato queste affermazioni.

 

In passato Putin ha persino regalato i suoi orologi. Il presidente, a quanto si dice, possedeva ben cinque orologi Blancpain ma ne ha regalato uno a un ragazzo siberiano mentre era in vacanza e un altro a un operaio che gli aveva chiesto un suo ricordo personale. Gli orologi secondo quanto riportato valevano 10.500 dollari (9.000 euro) l’uno.

un aereo come quello di putin

 

Poi ci sono i suoi vestiti. Ben Judah di Newsweek ha trascorso tre anni facendo ricerche su Putin per il suo libro e ha affermato che Putin preferisce sopra ogni cosa abiti su misura e cravatte “scure” di Valentino.

 

Il giornale di proprietà del governo russo “Russia Beyond the Headlines” ha confermato i gusti costosi di Putin per gli abiti su misura. Nel 2015 ha pubblicato un articolo in cui affermava che i marchi preferiti del presidente erano Kiton e Brioni, “Abiti del genere sono fatti da zero da un sarto, richiedono dozzine di ore per essere completati e hanno un prezzo di partenza di 5.500 dollari (4.731 euro)” diceva l’articolo.

 

palestra personale di putin

Secondo quanto riportato da “Russia Beyond the Headlines”, Putin ha anche uno stilista che lo ha vestito per oltre 10 anni. “Lo stilista strappa via tutte le etichette dai suoi vestiti, in modo che non catturino accidentalmente la curiosità dei giornalisti”.

 

Nel 2015, Putin è stato fotografato mentre si allenava con il primo ministro russo Dimitri Medvedev. Quartz ha riferito che i suoi pantaloni di tuta in seta e cashmere di Loro Piana costavano 1,425 dollari (1,225 euro) e Putin li ha abbinati con un top corrispondente, facendo salire la cifra totale del suo outfit a 3,200 dollari (2,800 euro circa).

 

orologi

Nel 2007 l’ex funzionario del Cremlino Stanislav Belkovsky ha affermato che Putin aveva una fortuna di 40 miliardi di dollari (34,4 miliardi di euro) nascosta in Svizzera e Liechtenstein. All’epoca questo lo avrebbe reso la quarta persona più ricca del mondo, tra il magnate d’affari Carlos Slim e il defunto fondatore di Ikea Ingvar Kamprad.

 

All’epoca Belkovsy ha detto che Putin controllava segretamente il 37% delle azioni di Surgutneftegaz e il 4,5% di Gazprom, due gigantesche compagnie petrolifere russe. Ha detto anche che controllava “almeno il 75%” della compagnia petrolifera svizzera Gunvor, secondo il Guardian aggiungendo poi” Sospetto che ci siano anche altri business di cui io non so nulla”. Tuttavia Gunvor ha respinto queste affermazioni. “Il Presidente Putin non detiene e non ha mai detenuto la proprietà di Gunvor” ha detto un portavoce di Gunvor in una dichiarazione a Business  Insider. “Non è un beneficiario di Gunvor o delle sue attività”.

 

orologi di putin

Le stime del patrimonio netto di Putin sono sempre aumentate nel corso del tempo. Browder, amministratore delegato di Hermitage Capital Management, ritiene che Putin abbia accesso a una fortuna segreta di 200 miliardi di dollari (172 miliardi di euro). Browder aveva investito in Russia negli anni ’90 ma alla fine era entrato in conflitto con Putin.

 

Dopo che l’avvocato di Browder, Sergei Magnitsky fu imprigionato e brutalmente ucciso mentre le indagini venivano insabbiate, Browder nel 2012 sostenne l’approvazione del “Magnitsky Act”, un atto che portò all’applicazione di sanzioni degli Usa contro gli oligarchi russi.

 

orologi blancpain

La cerchia ristretta di Putin è in realtà la ragione per cui nessuno può definire con precisione l’esatto patrimonio di Putin. Il The Guardian ha riferito che nel 2010 “dei documenti riservati della diplomazia statunitense hanno suggerito che Putin detenesse le sue ricchezze tramite alcuni prestanome”, incluso il suo migliore amico Sergei Roldugin e il banchiere Yuri Kovalchuk.

 

Alcune di quelle connessioni sono state rese pubbliche nei Panama Papers del 2015. La massiccia fuga di notizie non includeva nessun documento che rimandava direttamente a Putin ma ha rivelato che “i suoi amici hanno guadagnato milioni da contratti che apparentemente non potevano essere garantiti senza il suo appoggio” ha scritto il Guardian.

 

sergei magnitsky

I giornalisti russi Andrei Soldatov e Irina Borogan hanno detto che, di conseguenza, la fuga di notizie dei Panama Papers è stata “vista come un attacco agli amici personali di Putin, alla sua cerchia più intima”. Ma Putin e il Cremlino hanno smentito le accuse secondo cui il presidente russo avrebbe usato il suo ruolo per arricchirsi e far arricchire i suoi amici.

 

Myers ha scritto che il leader russo ha detto: “Io sono l’uomo più ricco, non solo in Europa ma nel mondo intero: raccolgo emozioni. Sono ricco in quanto il popolo della Russia mi ha affidato due volte il comando di una grande nazione come la Russia. Credo che sia la mia ricchezza più grande”.

boris nemtsov

 

Le ripetute smentite non hanno dissipato l’esame continuo delle presunte ricchezze di Putin. “In un paese in cui 20 milioni di persone riescono a malapena a far quadrare i conti, la vita lussuosa del presidente è un affronto spudorato e cinico per la società da parte di un potentato arrogante” ha scritto Nemstov su un libro bianco del 2012. Il politico, un critico di Putin di lunga data e che si faceva sentire, è stato assassinato nel 2015.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?