È LA NUOVA ECONOMIA, BELLEZZA: DIETRO UN PACCO CHE ARRIVA IN UN GIORNO, C’È UN CORRIERE SFRUTTATO – IL GIGANTE DELLA LOGISTICA BARTOLINI FINISCE IN AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA PER SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI: COSTRETTI A TURNI MASSACRANTI, PAGATI A COTTIMO IN BASE AL NUMERO DI CONSEGNE, SENZA DIRITTI NÉ TUTELE – IL SISTEMA SI REGGEVA SU MIGLIAIA DI COOPERATIVE, CHE IL TRIBUNALE DI MILANO DEFINISCE “MERI SERBATOI DI MANODOPERA”: I LAVORATORI IMPIEGATI INDIRETTAMENTE SONO OLTRE 18MILA

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Estratto dell’articolo di Monica Serra per “la Stampa”

 

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Costretti a turni massacranti, pagati a cottimo in base al numero delle consegne, senza la certezza di uno stipendio. Corrieri di fatto impiegati anche da più di vent'anni nelle diverse filiali di Bartolini ma attraverso migliaia di cooperative, che la sezione autonoma Misure di prevenzione del Tribunale di Milano definisce «meri serbatoi di manodopera» nel provvedimento con cui ha disposto l'amministrazione giudiziaria per il colosso della logistica acquistato due anni fa dalle Poste francesi.

 

E con Bartolini è finita in amministrazione giudiziaria anche Geodis, altra multinazionale della logistica. Con l'accusa di frode fiscale e caporalato, le due società avevano già subito sequestri per 126 milioni di euro, su richiesta del pm Paolo Storari, dopo le indagini del Nucleo di polizia economico finanziario della Gdf.

 

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Alla ricerca di una misura efficace ma «invasiva il meno possibile», su richiesta del pm, i giudici hanno nominato un amministratore giudiziario, Riccardo Bonivento, che per un anno affiancherà il Cda col compito di «evitare che si possano nuovamente verificare ulteriori situazioni agevolatrici di attività illecite». Quella descritta nel provvedimento è una «prassi così radicata e collaudata» nell'impresa che, a discapito dei lavoratori e dell'Erario, «ha consentito a Bartolini di risparmiare 100 milioni di euro l'anno».

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Non si sa neanche da quando tale meccanismo sia iniziato, «ma può dirsi che dura da 10 anni con un pesante coinvolgimento dei soggetti apicali». I quali per l'accusa erano «perfettamente consapevoli dell'inadeguatezza delle tariffe imposte ai fornitori. Tariffe certo non in grado di coprire i costi e da cui derivavano l'evasione dell'Iva e dei contributi delle cooperative fornitrici di manodopera».

 

Indagando su Brt, la procura si è concentrata sui «controlli di transumanza», ovvero il passaggio da una cooperativa all'altra in rapporti con l'azienda, su quasi 3 mila fornitori di manodopera per una «forza lavoro» di almeno 18.000 lavoratori impiegati indirettamente che si aggiungevano ai 4.000 assunti regolarmente.

 

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[…] Spolverato ha anche aggiunto «l'amministratore delegato Costantino Dalmazio Manti» sarebbe stato «a conoscenza di tutto il sistema». E, proprio le parole di quest'ultimo, interrogato il 6 marzo, hanno fatto emergere pure un'ipotesi di «corruzione tra privati» dentro Bartolini. Manti, infatti, ha ammesso di avere ricevuto da fornitori del gruppo, in cambio dell'opportunità di essere selezionati da Brt circa un milione di euro di tangenti private fra il 2016 e il 2022, gli ultimi 200.000 con l'aiuto di Spolverato. In una nota, la multinazionale ha fatto sapere che da dicembre sta collaborando con la procura.  […]

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