NELL’AFFARE UNICREDIT-COMMERZBANK ENTRA IN CAMPO LA POLITICA – GIORGETTI HA RICEVUTO L'AD DELL’ISTITUTO ITALIANO, ANDREA ORCEL, E HA ESPRESSO APPREZZAMENTO PER L’ACQUISTO DEL 9% DELLA BANCA TEDESCA – UN RIAVVICINAMENTO TRA I DUE: I RAPPORTI TRA UNICREDIT E MEF ERANO FREDDI DA DUE ANNI, DOPO LO STRAPPO SU MPS – IL GOVERNO SCHOLZ AVVIA UN’INDAGINE INTERNA SULLA VENDITA DELLE AZIONI DI COMMERZBANK. E I SINDACATI TEDESCHI SONO SUL PIEDE DI GUERRA…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per “Il Messaggero”

 

unicredit commerzbank unicredit commerzbank

Il mercato apprezza la strategia prudente di Andrea Orcel su Commerzbank che rifugge da modalità aggressive come una eventuale Opa. Punta a un dialogo con gli stakeholders e per questo sta per chiedere alla Bce l'autorizzazione per salire dal 9 al 29,9%, in vista della possibile cessione, da parte dello Stato tedesco, del residuo 12%.

 

[…]  il colloquio di due giorni fa al Tesoro […] alle 9, prima di presenziare all'assemblea di Confindustria, secondo quanto risulta al Messaggero, Orcel sarebbe stato ricevuto dal Ministro Giancarlo Giorgetti.

 

andrea orcel andrea orcel

I due non si vedevano da mesi e comunque i rapporti fra Unicredit e Mef erano rimasti freddi dopo lo strappo di fine ottobre 2021 su Mps. Acqua passata ma non ci sono state più occasioni, anche se la possibilità di un rientro in gioco di Gae Aulenti su Siena, accarezzata più volte da Orcel, avrebbe potuto favorire un riavvicinamento che adesso, in virtù del blitz in Germania che potrebbe gettare le basi per la nascita della prima banca europea con 80 miliardi di valore, ha rappresentato l'occasione propizia.

 

giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

Sarebbe stato un colloquio cordiale nel quale il Ministro avrebbe espresso apprezzamento per la mossa di Orcel. Si sarebbe rinsaldato un rapporto visto che, a parte il whatsapp inviato da Orcel a Giorgia Meloni martedì 10, dopo la nota al mercato, finora non c'era stato alcun coinvolgimento del governo italiano. Il sentiment positivo scaturito dall'incontro può far gioco nell'immediato futuro per gli sviluppi su Commerz in un contesto europeo dove l'Italia, con la vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto, torna ad avere un ruolo che può rivelarsi propizio difronte alle resistenze e avversità che stanno emergendo.

 

Con FT che rilancia lo scetticismo del sindacato Ver.di presente negli organi della seconda banca tedesca, di ambienti di Berlino e di alcuni top manager di Commerz. Due giorni fa il cfo Bettina Orlopp, candidata a prendere il posto del ceo Manfred Knof, ha sottolineato di voler difendere l'indipendenza di Commerzbank perché in Germania sarebbero tutt'altro che entusiasti dell'acquisizione italiana.

 

UNICREDIT COMMERZBANK UNICREDIT COMMERZBANK

«Questioni come questa causano disordini», si è lamentata Orlopp, secondo quanto riporta Handelsblatt. «Non ne abbiamo bisogno». Orlopp vorrebbe che lo Stato tedesco rimanesse, per il momento con il 12%. «Siamo stati tutti molto sorpresi dal processo. Per questo motivo la cosa più importante ora è semplicemente riordinare le idee, pensare con calma a quello che c'è sul tavolo e a come affrontarlo, e poi fare il passo successivo». […]

 

 

Intanto, secondo Bloomberg, il governo tedesco ha avviato un'indagine interna sulla vendita delle azioni Commerzbank che ha permesso a Unicredit di acquisire una partecipazione importante nell'istituto di credito. La Cancelleria, secondo Bloomberg, non è soddisfatta dell'esito del collocamento della settimana scorsa, che è stato supervisionato dall'Agenzia per le Finanze, e vuole individuare cosa sia andato storto.

 

ANDREA ORCEL ANDREA ORCEL

Ieri, infine, c'è stato il cda di Unicredit nel quale Orcel ha dato un'informativa sull'operazione. Tutte le mosse con l'acquisto del 9%, fatte finora, rientravano nei poteri di Orcel e comunque al consiglio ha dato dettagli, anche se alle domande di alcuni consiglieri sui passi futuri, il banchiere non ha potuto scoprire le carte: «se saremo graditi e ci saranno le condizioni potremmo muoverci». […]

UNICREDIT COMMERZBANK UNICREDIT COMMERZBANK

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")