nexi bertoluzzo

NEXI ERA SEXI, POI SO' ARRIVATI I CINQUESTELLE – NELL'ULTIMO ANNO SI È DIMEZZATO IL VALORE DEL TITOLO DI NEXI, LA SOCIETÀ CHE OFFRE SERVIZI PER I PAGAMENTI DIGITALI, CON UNA PERDITA DI CAPITALIZZAZIONE DI 10 MILIARDI DI EURO – UN TRACOLLO CHE PORTA IL MARCHIO DEL M5S: LE FUSIONI VOLUTE DA CDP A TRAZIONE GRILLINA PER RENDERE L'EX CARTASI UN COLOSSO NEL SETTORE HANNO PORTATO A UN SUPER INDEBITAMENTO. E IL CROLLO IN BORSA PESA SUL PORTAFOGLIO DI GRANDI E PICCOLI SOCI

Marcello Zacché per “il Giornale”

 

nexi

C'è un caso Nexi in Borsa, che coinvolge mercato e politica. Il crollo del titolo della società nota per i pos che utilizziamo pagando con carte o bancomat pesa sul portafoglio di grandi e piccoli soci. Nell'ultimo anno il titolo, che valeva più di 19 euro, si è dimezzato (ieri 8,8 euro). In termini di capitalizzazione la società ha perso 10 miliardi di valore.

 

Che si tratti di qualcosa che va al di là delle turbolenze che coinvolgono l'intero comparto finanziario lo ha messo nero su bianco Banca Mediolanum: nel comunicato della semestrale diffuso mercoledì scorso ha scritto che il calo dell'utile netto del periodo (da 268 a 237 milioni) è avvenuto «unicamente a causa del titolo Nexi detenuto nel portafoglio valutato al fair value».

 

paolo bertoluzzo

In altri termini Mediolanum, che ha in portafoglio meno dell'1% di Nexi, ha svalutato il titolo ai prezzi correnti registrando un disavanzo contabile di circa 40 milioni. Per la banca dei Doris la quota in Nexi deriva dalla ventennale partecipazione in Sia, la società di tecnologia dei pagamenti incorporata da Nexi nel 2021.

 

Al momento della fusione Nexi-Sia, per Mediolanum quello storico minuscolo investimento registrava un valore record di oltre 70 milioni che però, rivisto un anno dopo, si è sbriciolato e non riflette più la realtà. Tanto da richiedere la svalutazione. Il segnale che arriva al mercato è di quelli forti, implicando una improbabile ripresa dei prezzi in tempi ragionevoli.

 

 

Fabrizio Palermo di cdp

Ma cosa sta succedendo a Nexi? Secondo le fonti del Giornale le questioni sono due. La prima è il debito elevato, circa 5 miliardi, accumulato con le tante acquisizioni effettuate da Nexi a partire dal 2016 e scaricato nel consolidato dopo la fusione con Sia e con il gruppo nordico Nets.

 

La seconda è che avendo nel capitale tanti fondi di private equity (quelli che hanno partecipato alla crescita e alle fusioni di questi anni), essi restano potenziali grandi venditori. Così facendo rientrano con profitto dall'investimento: è quello che sta succedendo dalla quotazione post fusione del gennaio scorso.

 

Per cui, sul mercato, i possibili investitori istituzionali preferiscono aspettare una fase di stabilità (che ancora non si vede) prima di tornare a comprare titoli Nexi.

 

pagamento elettronico nexi

La società va bene, ha buoni fondamentali, rispetta i target, ma è superindebitata e quindi non paga dividendi (pur essendo stata Nexi molto generosa con i suoi soci prima del matrimonio con Sia) e con la crescita dei tassi sarà sempre peggio: prima di investire, anche a multipli oggi a buon mercato, i gestori vogliono certezze sulla fine della volatilità legate alle vendite.

 

Nel capitale di Nexi i fondi privati stranieri presenti sono Hellman & Friedman con il 19,9% (Usa); Mercury 9,4% (Uk); Eagle 6% (Usa); Ab Europa 4% (Lussemburgo); Gic Capital 2,1% (Singapore). Soci italiani sono Intesa, con il 5,1%, Poste con il 3,5% e soprattutto Cdp che, con il 13,5% è stata di fatto la regista dell'operazione Nexi-Sia. E rappresenta il coté politico della faccenda.

 

RICCARDO FRACCARO

La grande Nexi è nata sotto le Cinque Stelle della gestione Fabrizio Palermo, l'ex ad di Cassa nominato con il governo Conte uno, nel luglio del 2018. Ed è in quello stesso clima politico che ha mosso le sue pedine l'attuale numero uno di Nexi Paolo Bertoluzzo, considerato vicino ai Casaleggio e all'ex ministro M5S Riccardo Fraccaro.

 

Bertoluzzo è l'artefice della trasformazione di Carta Sì in Nexi, poi della quotazione in Borsa, in seguito alla quale ha incassato 43 milioni per effetto della conversione di warrant, risultando il manager più pagato del 2020. E infine è stato il driver della fusione con Sia, attraverso la quale ha ottenuto la blindatura al vertice fino al 2025.

 

Secondo indiscrezioni, in luglio Bertoluzzo è stato chiamato dal capo di Cdp, Dario Scannapieco, per avere lumi sull'andamento di Nexi in Borsa. Anche se per Cassa i problemi sull'equity sono ben altri (vedi Ansaldo o Saipem). Ma questa è un'altra storia.

nexi 2 PAOLO BERTOLUZZO - NEXI fabrizio palermofabrizio palermo ad di cassa depositi e prestitinexi 3

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?