NON CI RESTA MANCO IL GIOCO D’AZZARDO! - GTECH (EX LOTTOMATICA) SI COMPRA UN’AZIENDA AMERICANA E SI TRASFERISCE A LONDRA - ADDIO TASSE IN ITALIA: L’USCITA DI UN’AZIENDA COSÌ GRANDE COSTERÀ ALLO STATO CENTINAIA DI MILIONI L’ANNO DI MANCATI INTROITI

1. GTECH CONQUISTA I «GIOCHI» USA - IL GRUPPO RILEVA IGT PER 6,4 MILIARDI $: VIA A UNA NEWCO DI DIRITTO INGLESE QUOTATA A WALL STREET

Marigia Mangano per “la Repubblica

 

MARCO  SALA  MARCO SALA

Gtech, più conosciuta come la ex Lottomatica, fa shopping negli Stati Uniti e si prepara a dire addio all'Italia con un doppio trasferimento sia di residenza sia di mercato azionario di riferimento. Ieri la società italiana leader mondiale nel settore del gioco regolamentato controllata dal gruppo De Agostini (59%), ha comunicato di aver sottoscritto un accordo da 6,4 miliardi di dollari per l'acquisizione di International Game Technology (Igt), leader globale nel settore dei casinò e del social gaming con sede a Las Vegas, in Nevada.

 

L'annuncio ha avuto immediati riflessi in Borsa con il titolo Gtech che ha chiuso la seduta in rialzo del 4,07%, mentre oltreoceano le azioni Igt hanno segnato un balzo del 10%.

GTECHGTECH

L'operazione – che ha visto una lunga lista di advisor al fianco delle due società (per Gtech gli advisor Credit Suisse, Barclays e Citigroup, mentre i consulenti legali sono Wachtell, Lipton, Rosen & Katz, Clifford Chance LLP e Lombardi Molinari Segni; Morgan Stanley e Sidley & Austin LLP e Allen & Overy hanno assistito Igt) – prevede che Igt e Gtech confluiscano in una holding di nuova costituzione di diritto inglese (NewCo).

 

Per ogni azione ordinaria di Igt, i loro azionisti riceveranno 13,69 dollari in contanti e 0,1819 azioni di NewCo (concambio soggetto ad aggiustamento), per un importo complessivo di 18,25 dollari per azione. Agli azionisti di Gtech verrà invece assegnata una nuova azione ordinaria di NewCo per ogni azione Gtech posseduta. Il valore complessivo dell'operazione – ha comunicato la società italiana – è di circa 6,4 miliardi di dollari (4,7 miliardi di euro, al cambio di 1,36), comprensivi della stima di circa 1,75 miliardi di dollari (1,29 miliardi di euro) di debito netto esistente in Igt.

IGT GAMING SLOT MACHINESIGT GAMING SLOT MACHINES

 

Ne nascerà un colosso mondiale nel settore del gioco con più di 6 miliardi di dollari di ricavi e più di 2 miliardi di dollari di Ebitda sulla base dei dati aggregati degli ultimi 12 mesi al 31 marzo 2014, a tassi di cambio correnti. Si prevede, inoltre, che entro il terzo anno dal perfezionamento della fusione si possano generare oltre 280 milioni di dollari (oltre 200 milioni di euro) di sinergie annue.

 

IGT GAMING SLOT MACHINES LAS VEGASIGT GAMING SLOT MACHINES LAS VEGAS

«La fusione tra Gtech e Igt - ha commentato al Sole24 Ore Marco Sala, amministratore delegato di Gtech che diventerà secondo gli accordi ad della NewCo - è un passo fondamentale per il futuro del settore, dal momento che ci permetterà di creare una nuova realtà globale in grado di competere in tutti i segmenti del mercato dei giochi e dell'intrattenimento. Grazie alle competenze che saranno espresse dal nuovo gruppo, potremo rispondere in maniera ancora più efficace e completa alle esigenze dei nostri clienti e saremo in grado di cogliere e sfruttare quelle convergenze tra i diversi segmenti del business di cui si parla da almeno un decennio e che adesso, con questa operazione, possono esprimersi in tutto il loro potenziale».

 

A livello di struttura azionaria, il percorso delineato prevede che Igt e Gtech confluiranno in una holding di nuova costituzione di diritto inglese con sede nel Regno Unito e sedi operative a Roma, Las Vegas e Providence, quotata esclusivamente presso il New York Stock Exchange. Le azioni di Igt cesseranno di essere negoziate al Nyse e le azioni di Gtech cesseranno di essere negoziate presso la Borsa Italiana. Subito prima della fusione di Gtech in NewCo, Gtech trasferirà le proprie attività italiane a una società di diritto italiano interamente controllata che, successivamente all'efficacia della fusione, sarà controllata da NewCo.

 

city-londracity-londra

Ad esito dell'operazione e ipotizzando che nessun azionista eserciti il diritto di recesso, si prevede che gli attuali azionisti di Igt e Gtech detengano, rispettivamente, circa il 20% e l'80% delle azioni ordinarie di NewCo, mentre la quota di De Agostini sarà pari al 47 per cento. Si prevede che l'operazione, che è stata approvata all'unanimità dai cda di entrambe le società, si completi nel primo o secondo trimestre del 2015. Gtech, infine, che finanzierà l'operazione con disponibilità liquide e nuovi finanziamenti, può decidere in base agli accordi di recedere e di non perfezionare la transazione, nel caso in cui venga esercitato il diritto di recesso su oltre il 20% del proprio capitale sociale.

 

 

2. L'ATTRAZIONE «FISCALE» DI LONDRA

Marco Bellinazzo per “Il Sole 24 Ore

 

La fusione tra Gtech Spa, società italiana leader mondiale nel settore del gioco regolamentato con International Game Technology Inc, società Usa con sede a Las Vegas, leader globale nel settore dei casinò e del social gaming, avverrà attraverso operazioni straordinarie cross-border, alla fine delle quali gli azionisti di Igt e Gtech riceveranno quote in una holding (NewCo) di diritto inglese in cui confluiranno i vertici aziendali e che controllerà società operative in Italia e Usa. Proprio quelle operazioni che l'amministrazione Obama è stata sollecitata dal Congresso a bloccare per evitare "fughe" dal paese in nome di un "new sense of economic patriotism".

LONDRA IMPIEGATI DELLA CITY LONDRA IMPIEGATI DELLA CITY

 

La residenza effettiva della holding di controllo nel Regno Unito porterà a diversi vantaggi fiscali, a fronte però di adeguamenti nella struttura di direzione e coordinamento del nuovo gruppo. Dal 2010 Londra ha avviato una riforma della corporate tax policy per attrarre gli investimenti dall'estero e la «delocalizzazione» delle multinazionali.

 

La «Corporate Tax Road Map» ha fissato obiettivi chiari: da una più bassa pressione fiscale a un sistema «stabile». Tutto ciò si traduce in una contrazione del corporate income tax che è oggi al 21%, in attesa di una riduzione prevista dall'aprile 2015 al 20% e inferiore alla media dei paesi del G20 che è intorno al 30.

 

Oltre alla tassazione sui redditi societari più bassa, nel Regno Unito esistono un regime di tassazione dei redditi esteri meno complesso ed oneroso (dal 2010 le norme inglesi sulle Cfc - Controlled Foreign Companies - applicabili ai redditi generati dalle controllate estere, sono state significativamente depotenziate), flessibilità nel trattamento delle stabili organizzazioni estere, esenzioni sui dividendi e sui capital gain generose, convenzioni internazionali (in particolare con gli Usa) spesso più favorevoli, con incidenza di ritenute su interessi e dividendi pagati o ricevuti dalle società controllate ridotti.

londra city londra city

 

Senza dimenticare ritenute sui dividendi verso gli investitori più convenienti di quelle italiane (20% per le persone fisiche non residenti), un regime di favore per la ricerca e l'innovazione (patent box regime) che riduce al 10% la tassazione sui profitti generati, la possibilità di limitare la tassazione dell'Italia e degli Usa ai redditi prodotti sul territorio nazionale.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”