conto corrente bloccato

NON INVESTI? E IO TI STANGO! – LE BANCHE HANNO COMINCIATO A TASSARE I CONTI CORRENTI CON UNA LIQUIDITÀ SUPERIORE ALLA SOGLIA DEI 100MILA EURO – IN PRATICA DOPO ANNI DI DEMONIZZAZIONE DEL CONTANTE ORA SCATTA LA LOTTA PURE ALLA LIQUIDITÀ. CERTO CI SAREBBE IL PROBLEMINO DELLA PROPRIETÀ DEL DENARO: SE L’EURO È AL PORTATORE, CHI LO POSSIEDE HA IL DIRITTO DI GESTIRLO IN TOTALE LIBERTÀ, SENZA PENALIZZAZIONI…

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

louise tingstrom jean pierre mustier

Il primo a farne cenno è stato l' ex capo di Unicredit, Jean Pierre Mustier. Disse: «In caso di soldi fermi sui conti correnti, sopra i 100.000 euro applicheremo tassi negativi». Era l' ottobre del 2019.

 

Nel frattempo il mondo è stato travolto dalla pandemia e la liquidità sui conti in banca è cresciuta del 12% fino a raggiungere l' importo di 1.750 miliardi di euro. I tassi sono ormai strutturalmente così bassi che le banche non rientrano più sui costi tanto che l' esternazione di Mustier sta diventando realtà.

CONTO CORRENTE BLOCCATO

 

La prima banca a inviare lettere ai propri correntisti è stato Fineco spiegando di voler chiudere il rapporto con coloro che hanno cifre superiori ai 100.000 euro sul conto senza aver in essere alcun tipo di investimento o finanziamento. L' obiettivo è spingere verso investimenti o attività di trading. Coerente per un istituto nato con questo Dna. Il punto è che a breve anche altre banche si metteranno in scia.

 

Nessuna chiusura o invito a lasciare, ma semplicemente sarà applicata una «commissione di liquidità rilevante» sui nuovi conti che manterranno liquidità oltre la solita soglia dei 100.000 euro. Vale per Bper banca. Mentre Unicredit e BancoBpm dovrebbero applicare una commissione di giacenza: costo da definire.

gli italiani amano i contanti 2

 

Bnl ha invece già fatto sapere che su giacenze oltre il milione farà pagare 1.000 euro a trimestre. In pratica per anni si è fatto la lotta al contante e ora scatta la lotta pure alla liquidità: una strada molto europea, visto che Francia, Germania e Svizzera disincentivano le grandi masse con tassi negativi già da tempo. Per cui se da un lato la nuova tassa sui conti correnti non deve stupire gli italiani, dall' altro sarebbe sbagliato accettarla passivamente e in silenzio.

 

conto corrente 1

Il tema fondamentale riguarda la proprietà del denaro. Se l' euro è al portatore, chi lo possiede deve avere il diritto di gestirlo in totale libertà senza alcun tipo di penalizzazione. Per anni le banche hanno guadagnato con i tassi e meno con i servizi. Poi dopo il crac di Lehman Brother il mondo della finanza è cambiato drasticamente ricevendo di anno in anno pesanti sferzate dalle novità provenienti dalle aziende tecnologiche e dalle fintech.

 

gli italiani amano i contanti 3

A quel punto i costi delle commissioni e i guadagni delle commissioni sono stati messi in discussione da concorrenti veloci e sbrigativi. Concorrenti in grado di erogare servizi finanziari utili alla vita quotidiana a costi irrilevanti. Gli scandali finanziari (ad esempio quelli legati ai bond subordinati) hanno agevolato una maggiore trasparenza sui potenziali conflitti di interessi delle banche che alla fine propongono alla clientela gli investimenti delle proprie case di gestione.

 

A inizio pandemia figure di spicco del mondo finanziario come Giovanni Bazoli o Giuseppe Guzzetti hanno spiegato che sarebbero servite obbligazioni patriottiche per rimettere in movimento l' economia e utilizzare i risparmi degli italiani senza cercare i mercati esteri. Le proposte sottintendevano però due aspetti, la volontarietà e la convenienza. Qui sta il punto.

gli italiani amano i contanti 4

 

Premesso che in un Paese civile chi possiede i soldi decide che cosa farci e quindi deve essere incentivato a investirli ma non penalizzato se non lo fa.

 

Un conto sono le esigenze dello Stato, un altro quelle banche e un altro ancora i diritti del cittadino utente. Se tutte le banche decidono di tassare la liquidità che fine fa la concorrenza? Non diventa forse un monopolio da cui non si sfugge? A quel punto tutti saranno spinti a investire e dovranno fare un salto verso la fiducia.

 

È vero che in Italia manca storicamente l' educazione finanziaria ma è altrettanto vero che le esperienze passate hanno lasciato il segno. I salvataggi del 2015 messi in campo con una chiamata del governo si sono trasformati in costi di commissione spalmati su gran parte dei correntisti.

CONTO CORRENTE BLOCCATO

 

Ciò per spiegare che la soglia dei 100.000 euro non deve lasciare indifferente gli altri utenti. Pensare che tanto è un problema di poche migliaia di italiani non aiuta ad affrontare un tema che in futuro riguarderà tutti. L' euro digitale a breve diventerà realtà. Si tratterà di una valuta digitale programmata da un algoritmo.

 

conto corrente 7

I governi dovranno porsi l' interrogativo dell' intermediazione finanziaria. A oggi le banche gestiscono e custodiscono la massa monetaria. In futuro la Bce potrebbe disintermediare le banche ed erogare la valuta digitale direttamente sui pc dei titolari.

 

In questo modo ucciderebbe però il sistema bancario. È facile dunque immaginare che gli istituti continueranno a erogare servizi anche con le criptovalute. Il problema è che l' euro digitale in quanto tale si programma tramite algoritmo e quindi si sprogramma anche.

conto corrente 6

I correntisti non saranno più proprietari dei loro soldi.

 

Chi arma il codice può anche disarmarlo e a quel punto i codici possono essere già studiati per contenere costi di gestione o per finire nel basket investimenti in modo automatico.

 

Fantafinanza? Assolutamente no. L' evoluzione tecnologica facilita la vita ma mette in discussione le basi della cultura e della civiltà occidentale. La somma libertà è quella economica e fino a oggi la garanzia è sempre stata implicita nel concetto del biglietto al portatore.

 

conto corrente 3

Quando verrà meno questa colonna portante cambierà anche la nostra libertà. Per questo bisogna mettere subito dei paletti e non farsi ingannare dal gioco di specchi (beh si tratta in fondo di 100.000 euro: un problema per pochi) perché la prima crepa è l' inizio della fine della diga.

divorzio conto corrente cointestatogli italiani amano i contanti 5gli italiani amano i contanti 1divorzio conto corrente cointestatojean pierre mustier elkette conto corrente 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA