NON SONO ANCORA ARRIVATI I PRIMI RISTORI CHE IL GOVERNO NE ANNUNCIA ALTRI – TRA DOMANI E VENERDÌ APPRODERÀ SUL TAVOLO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL DOPPIONE DEL PROVVEDIMENTO VARATO LA SCORSA SETTIMANA – SUL TAVOLO CI SONO ALTRI 2 MILIARDI CHE ARRIVANO DAL MARGINE RESIDUO DI DEFICIT ANCORA A DISPOSIZIONE (0,1 PUNTI DI PIL), E LA PLATEA DEI BENEFICIARI VERRÀ AMPLIATA

-

Condividi questo articolo


Paolo Baroni per “la Stampa”

 

giuseppe conte roberto gualtieri giuseppe conte roberto gualtieri

Platea più ampia e più soldi sul tavolo, altri 2 miliardi di euro, col nuovo decreto «Ristori bis», che replica il meccanismo del «Ristori uno» varato la scorsa settimana e che approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri tra domani e venerdì in modo da «stare al passo con le misure sanitarie».

 

Lo schema di aiuti «rapidi» alle imprese ed alle attività economiche su cui impattano i nuovi provvedimenti che servono ad arginare la diffusione del Covid resta invariato: il menù prevede contributi a fondo perduto, la cancellazione della seconda rata dell' Imu, la conferma delle detrazioni fiscali sugli affitti oltre a Cig e decontribuzioni.

 

i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 8 i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 8

Il numero dei beneficiari verrà ampliato aggiungendo nuovi codici Ateco relativi alle attività, in modo da comprendere sia i soggetti esclusi dal «Decreto 1» sia quelli interessati da nuove riduzioni o sospensioni delle attività, come i centri commerciali o bar e tabaccherie che non potranno più vendere giochi e lotterie.

 

E quindi saranno incrementate le percentuali per tutti quei soggetti già compresi nel primo intervento (bar, ristoranti, alberghi, palestre, piscine, cinema, taxi, ecc) eventualmente interessati dall' irrigidimento delle misure, come ad esempio l' anticipo del coprifuoco o la chiusura totale nelle zone a rischio «alto» o «massimo».

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE STEFANO PATUANELLI - DECRETO RISTORI ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE STEFANO PATUANELLI - DECRETO RISTORI

 

Sul piatto questa volta, dopo i 6,2 miliardi (poi saliti a 6,7) del decreto rilancio ed i 5,4 del Ristori uno (di cui 2,5 a fondo perduto), il governo mette 2 miliardi di euro, utilizzando soprattutto il margine residuo di deficit ancora a disposizione (0,1 punti di Pil, ovvero 1,6-1,7 miliardi di euro) e pescando poi il resto di nuovo dai fondi stanziati negli ultimi mesi ma non spesi.

 

protesta dei ristoratori al pantheon 2 protesta dei ristoratori al pantheon 2

Esclusa, ma solo per una questione di velocità nell' erogazione dei nuovi ristori (bonifici entro due settimane al massimo dal momento della domanda), la possibilità di far ricorso ad un ulteriore scostamento di bilancio, ipotesi che al Mef terranno in considerazione di qui alle prossime settimane in funzione dell' evoluzione della crisi Covid valutando importi e tempistica.

 

Come ha spiegato ieri a Skytg24 il sottosegretario all' Economia Pierpaolo Baretta, «se nel prossimo Dpcm adotteremo il criterio delle tre zone, rossa, arancione e verde, anche gli aiuti economici seguiranno alla stessa maniera, partendo da chi per scelta governativa è stato costretto a chiudere».

protesta dei ristoratori al pantheon 28 protesta dei ristoratori al pantheon 28

 

L' obiettivo, dunque, è quello di ristorare soprattutto i settori colpiti che operano nelle Regioni che subiranno la stretta più pesante. Gli importi saranno così commisurati in base all' impatto delle misure sanitarie e quindi saranno più alti per chi sarà costretto a chiudere e più contenuti per chi è toccato meno. Il «Ristori 1» assegnava il 100% in più di quanto erogato a primavera ai taxi, il 150% a bar, gelaterie e pasticcerie e alberghi, il 200% a ristoranti, palestre e cinema ed il 400% a discoteche e night club, col «Ristori 2» queste quote ora verranno incrementate.

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

L' operazione a cui stanno lavorando i tecnici del Mef e dello Sviluppo, dovendo prevedere anche un automatismo per poter intervenire rapidamente in quelle Regioni che eventualmente dovessero passare una fascia di rischio più bassa ad una più alta, si presenta tutt' altro che facile. Anche perché poi si dovranno scremare le tante richieste e recuperare le attività «dimenticate» dal primo decreto ma ugualmente toccate dalle restrizioni.

 

La lista comprende tutta la ristorazione in franchising, pizzerie al taglio e paninoteche, agenti di commercio ed grossisti che operano nel campo del food (e che scontano la pesante riduzione delle attività di bar, ristoranti e delle attività di catering), tutto il comparto del wedding (da chi realizza e vende i capi di abbigliamento per cerimonie a fioristi e fotografi), gli ambulanti delle fiere e tanti altri comparti ancora. E non è detto che tutti anche al secondo giro ottengano soddisfazione.

i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 2 i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 2 i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 9 i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 9

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...