chiara ferragni pandoro balocco vignetta vukic

IL PANDOROGATE È STATO UN DISASTRO COMMERCIALE PER BALOCCO – NUMERI ALLA MANO, LA COLLABORAZIONE DELL'AZIENDA CON CHIARA FERRAGNI È STATA UN'OPERAZIONE DI MARKETING SBAGLIATA: BALOCCO HA VERSATO ALLA MOGLIE DI FEDEZ PIÙ DI UN MILIONE DI EURO MA LE VENDITE DEI PANDORI SONO ANDATE MALE. SU 362 MILA DOLCI “GRIFFATI” PRODOTTI, IL 20% È ANDATO AL MACERO, CON UNA PERDITA STIMATA TRA 100 E A 900MILA EURO – E LA MULTA DA 400MILA DELL'ANTITRUST È IN LARGA PARTE COLPA DELLA COMUNICAZIONE IMPOSTA DALL’INFLUENCER...

Estratto dell’articolo di Luciano Capone per “Il Foglio”

 

chiara ferragni e il pandoro balocco

Prima che etico, è stato un disastro commerciale per Balocco. Il ricorso al Tar, anticipato la scorsa settimana dal Messaggero, di Chiara Ferragni contro la sanzione da quasi 1,1 milioni dell’Antitrust per il “Pandorogate” fa emergere nuovi dettagli sulla partnership con l’azienda dolciaria.

 

Tralasciando gli aspetti morali largamente sviscerati, come la pubblicità ingannevole sulla donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino e la giustificazione tragicomica di Ferragni sul fatto che la sua beneficenza non sono stati i soldi (donati solo da Balocco) ma la “visibilità gratuita” che ha regalato all’ospedale, è il lato commerciale che merita maggiore attenzione.

 

Come emerge dal ricorso delle società di Ferragni e dallo stesso provvedimento dell’Antitrust, l’operazione “Pandoro Pink Christmas” nasce come un’operazione di marketing di Balocco per “svecchiare” il marchio […]

 

il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 5

L’obiettivo era vendere il pandoro non solo alle nonne, ma anche alle loro nipoti. Balocco mette lo zucchero a velo rosa e lo stencil con logo Ferragni al suo classico pandoro, con un prezzo quasi triplo (9,37 euro rispetto a 3,68 euro) e la Ferragni lo vende all’1 per cento dei suoi 30 milioni di follower di Instagram. In aggiunta una donazione a un ospedale che cura i tumori dei bambini, per dare un tocco di impegno sociale. Ritorno d’immagine e guadagni garantiti per tutti.

 

Non è andata così. Per il progetto, Balocco versa alle società di Ferragni, per la pubblicità e l’uso del marchio, una somma tra 1 e 1,5 milioni di euro (l’Antitrust indica una forchetta). Ferragni incassa una cifra consistente, completamente slegata dalle vendite, e per giunta, da contratto, ha l’ultima parola sulla comunicazione.

 

Come sono andate le vendite? Molto male. Secondo i dati forniti da Balocco all’Antitrust, su 362 mila pandori “griffati” prodotti il 20 per cento è rimasto invenduto ed è andato al macero. […]

 

pandoro chiara ferragni 9

Balocco ha realizzato un margine lordo di contribuzione (cioè al netto dei costi variabili, come il cachet di Ferragni) pari a 378 mila euro, da cui vanno detratti 144 mila euro di giacenze di magazzino distrutte, con un risultato economico pari a circa 234 mila euro. Da questo margine – pari a meno di un euro a pandoro venduto (286 mila pezzi in totale) vanno poi sottratti tutti gli altri costi fissi: la perdita è tra 100 e 900 mila euro, riporta l’Antitrust.

 

Un dato impressionante se si considera che per l’Authority il pregiudizio economico subìto dai consumatori – cioè il sovrapprezzo di 5,59 euro del pandoro griffato per circa 290 mila pandori venduti – è stato di circa 1,6 milioni di euro. In sostanza, quasi tutto il surplus è andato alla Ferragni, che ha intascato 1-1,5 milioni (su 1,6 milioni), mentre a Balocco sono rimaste centinaia di migliaia di euro di perdite, oltre ai 50 mila euro già donati all’Ospedale di Torino.

 

PENSATI PARACULA - MEME SUL PANDOROGATE DI CHIARA FERRAGNI BY OSHO

Ma il danno economico non si limita a questo. La multa dell’Antitrust – 400 mila euro a Balocco e 1,1 milioni a Ferragni per aver ingannevolmente lasciato intendere ai consumatori che acquistando il pandoro avrebbero contribuito a una donazione (che però era già stata effettuata) – è in larga parte responsabilità di Ferragni. O meglio, del potere sulla comunicazione affidatole da Balocco.

 

Dalla corrispondenza acquisita dall’Antitrust, emerge che era Ferragni a insistere sulla donazione. Nella definizione dei comunicati e dei contenuti social, Balocco evidenziava al team della Ferragni che bisognava evitare di legare le vendite del pandoro alla donazione in quanto “ci espone a pubblicità ingannevole”.

 

pandoro chiara ferragni 8

Il problema, però, era che da contratto in caso di disaccordo è da “considerarsi come vincolante e prevalente” la decisione della società di Ferragni, che ha calcato la mano facendo prendere anche a Balocco una multa da 400 mila (contro cui l’azienda ha fatto ricorso). Alla perdita commerciale (100-900 mila euro) si aggiungono la sanzione da 400 mila euro e, naturalmente, il danno d’immagine che l’azienda avrà già iniziato a quantificare nelle vendite dello scorso Natale (visto che la sanzione dell’Antitrust è del 15 dicembre 2023).

 

meme sulle imbarazzanti scuse di chiara ferragni per il caso pandoro 1

Il danno economico complessivo per Balocco è di qualche milione di euro. L’azienda voleva “svecchiare” il brand e, per farlo, si è affidata a un’influencer, sopravvalutandone sia la capacità di piazzare alla sua fanbase sia la professionalità nella comunicazione.

 

Balocco non ha venduto i pandori alle nipotine, e dopo l’effetto Ferragni il rischio è che farà anche più fatica a venderli alle nonne, a cui il concetto di beneficenza a un ospedale come “visibilità gratuita” forse non appare molto convincente. Chissà se il Tar sarà più comprensivo.

il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 3pandoro chiara ferragni 11pandoro chiara ferragni 3pandoro chiara ferragni 4il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 1pandoro chiara ferragni 6pandoro chiara ferragni 7CHIARA FERRAGNI E IL CASO DEL PANDORO BALOCCO – VIGNETTA BY VUKIC

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…