giuseppe conte pos bancomat cashless contante contanti

PERCHÉ GLI ITALIANI PREFERISCONO IL CONTANTE? PERCHÉ CONVIENE! – L’ECONOMISTA ALESSANDRO PENATI: “I LIMITI E I VINCOLI ALL'USO DEL CONTANTE NON NE RIDUCONO LA CONVENIENZA RISPETTO AGLI STRUMENTI ALTERNATIVI DI PAGAMENTO” – “CHE SI USI UNA CARTA O UN CELLULARE, TUTTE LE TRANSAZIONI VERRANNO GESTITE DA UNA INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA E LIQUIDATE TRAMITE IL SISTEMA BANCARIO. SOLO UNA CRIPTOVALUTA EMESSA DALLA BANCA CENTRALE POTREBBE RECITARE IL DE PROFUNDIS”

IL LIMITE AL CONTANTE VISTO DA OSHO

Alessandro Penati per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

La guerra al contante è una costante della politica economica in Italia: la si ritiene un'arma fondamentale contro l'evasione fiscale, rischiando però di dimenticare che il principale beneficiario del contante è la criminalità; e che è ancora il mezzo di pagamento preferito dai consumatori in tanti altri Paesi.

 

gli italiani amano i contanti 2

Segno che è la convenienza, più che l'evasione fiscale, la principale ragione della sua longevità, nonostante il proliferare di strumenti alternativi resi possibili dalla tecnologia. La proposta della Task force di eliminare le banconote da 500 e 200 euro, oltre alla difficoltà di sostituire i 324 miliardi in circolazione, renderebbe la vita un po' più difficile ai piccoli evasori (quelli grandi usano altri metodi) e un po' più oneroso il riciclaggio per la criminalità, ma avrebbe efficacia limitata.

vittorio colao giuseppe conte

 

Lo stesso vale per il limite legale: anche se fosse abbassato a 1.000 euro, dubito porterebbe una riduzione sostanziale di evasione e criminalità. Perché i limiti e i vincoli all'uso del contante non ne riducono la convenienza rispetto agli strumenti alternativi di pagamento.

 

ALESSANDRO PENATI

Da una recente indagine Bce sulle abitudini di pagamento dei consumatori europei emerge infatti che i contanti, con il 79% delle transazioni, sono di gran lunga lo strumento preferito dai consumatori. La crisi da Covid ha senza dubbio ridotto questa percentuale, ma non scalfito il dominio della banconota.

 

giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 18

In Italia la quota sale all'86%, vicina a quella di Spagna, Austria e Germania; la differenza si ha con i Paesi "nordici" come Finlandia e Olanda. Gli italiani, in media, fanno però molte più transazioni al giorno (2 rispetto alla media europea di 1,5, e solo 1,2 in Germania), di cui quelle con carte (0,3) sono in linea con la media in Europa.

 

Poiché in Italia il valore medio delle transazioni in contanti (14 euro) è simile a quello europeo, si deduce che il ricorso al contante da noi è anche conseguenza della maggiore numerosità delle transazioni, forse dovuta ad abitudini di spesa difficili da cambiare. Ma il dato importante è che in Europa il contante prevale per convenienza.

pagare con il pos 2

 

Per velocità, solo i sistemi contactless senza PIN (carte o cellulari) sono competitivi, ma richiederebbero una copertura totale del Paese di banda larga (fissa e wireless) per la quale serviranno anni e miliardi.

 

Ma, soprattutto, il contante è conveniente per i costi: consumatori e commercianti non percepiscono la tassa di signoraggio (l'utile sugli investimenti che la Banca Centrale fa con le risorse derivanti dall'emissione delle banconote, girato allo Stato), mentre vedono il costo, ancora troppo elevato, dei sistemi elettronici.

 

gli italiani amano i contanti 1

Che si usi una carta di qualsiasi tipo, un cellulare o un peer-to-peer, tutte le transazioni verranno inevitabilmente gestite da una infrastruttura tecnologica e liquidate tramite il sistema bancario. Gli investimenti richiesti dalle infrastrutture di pagamento (oltre a quelli necessari per la banda larga) ne limitano la convenienza rispetto al contante; ulteriormente ridotta dalle posizioni dominanti che si creano a causa delle ingenti economie di scala nel settore.

 

Lo dimostra la recedente condanna antitrust di Visa e Mastercard da parte della Corte Suprema inglese. E, da noi, i rischi di una fusione di Nexi con Sia, come ho già elencato su queste colonne. Solo una criptovaluta (di fatto un registro elettronico) emessa dalla Banca Centrale potrebbe recitare il de profundis per il contante.

 

PAGAMENTI NFC CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

Sarebbe sicura, trasparente e a costo zero anche per i micro pagamenti; alimentabile con un clic da un conto bancario, sarebbe più semplice che ritirare contante da un Atm. È la recente proposta di Paolo Savona (fatta però per altri fini); ed è anche l'intuizione alla base di Libra di Facebook. Ma sarebbe una minaccia mortale per le società nel segmento più redditizio e a forte crescita, e per il sistema bancario. Quindi, non si farà.

donna fermata a venezia con 790mila euro in contanti in valigia 1PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONEpagare con il pos 1contantipagare con il pos 4pagare con il pos 5pagare con il pos 3gli italiani amano i contanti 3

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…