valentino kering bernard arnault lvmh pinault

PINAULT SI PRENDE VALENTINO PER FARE LA GUERRA AD ARNAULT – KERING COMPRA IL 30% DEL CAPITALE DELLA MAISON PER 1,6 MILIARDI DI EURO, CON L'OPZIONE DI ACQUISIRE DAL FONDO DI INVESTIMENTO DEL QATAR, MAYHOOLA, LA TOTALITÀ DELLE QUOTE ENTRO IL 2028 – UNA MOSSA CHE CAMBIA GLI EQUILIBRI DELLA MODA: LA MULTINAZIONALE DI FRANCOIS HENRI PINAULT ORA POTRA’ COMPETERE CON LVMH ANCHE NEL SETTORE DELL’HAUTE COUTURE…  

Estratto dell’articolo di Fabiana Giacomotti per “Il Foglio”

 

francois henri pinault kering

Guerra fra i due colossi del lusso mondiale, ennesima puntata: Kering entra al 30 per cento del capitale di Valentino per 1,6 miliardi di euro, con l'opzione di acquisire la totalità delle quote entro il 2028. L'attuale proprietario della griffe di palazzo Mignanelli, il fondo sovrano del Qatar Mayhoola, “potrebbe” – ma dalle dichiarazioni si capisce già che lo farà – entrare a breve nel capitale di Kering, che dovrebbe concludere le prime fasi dell'acquisto entro il 2023, appena avrà ottenuto il via libera dalle autorità garanti della concorrenza.

 

valentino garavani e giancarlo giammetti

Si va dunque configurando un nuovo, inedito asse fra i paesi del Golfo e la Francia attorno alla massima espressione del lusso: la multinazionale di François Henri Pinault aveva infatti tuttora un fronte scoperto rispetto a Lvmh, quello della haute couture.

 

[…]

 

Da anni, Kering era interessata a un marchio storico nel settore altamente strategico della haute couture perché, nonostante sia fortissimo nell'intercettare i gusti della clientela più sofisticata nel pret-à-porter, il direttore creativo di Balenciaga Demna Gvasalia fatica a rinnovare i fasti di un tempo nella sartoria e Saint Laurent persegue altri obiettivi nell'universo, non meno difficile, della tendenza.

 

pinault

[…]  la nota ufficiale diffusa dai due partner amplia addirittura il significato dell'operazione, rendendo anche e finalmente chiari alcuni cambi al vertice di Valentino occorsi in questi giorni e la nomina di nuovi manager nei posti chiavi del marketing e dello sviluppo commerciale.

 

In questi casi, il linguaggio conta come i dati di bilancio, e dunque nel testo diffuso, oltre che nelle telefonate concitate seguita all'annuncio, non si possono non notare l'insistenza sul valore del posizionamento del marchio, le “profonde radici nella fascia più alta del settore del lusso”, il “portafoglio di creazioni uniche e iconiche”, la “clientela fedele” e le “celebrità” che lo “scelgono” in tutto il mondo.

 

bernard arnault

Oggi Valentino conta 211 negozi gestiti direttamente in più di venticinque paesi, ha registrato ricavi per 1,4 miliardi di euro e un Ebitda ricorrente di 350 milioni di euro nel 2022; risultati ottenuti in pochi anni da un uomo che Pinault conosce molto bene, Jacopo Venturini, già vicepresidente esecutivo di Gucci negli anni del boom, e mago riconosciuto del merchandising.

 

Non è dunque un caso che Pinault si dica “deliziato” di ritrovare Venturini, dopo soli quattro anni dall'uscita dal gruppo peraltro, e di rinnovargli la fiducia come amministratore delegato: “Sono rimasto impressionato dall'evoluzione di Valentino sotto la proprietà di Mayhoola e sono molto grato che Mayhoola abbia scelto Kering come partner per lo sviluppo di Valentino, una maison italiana unica che è sinonimo di bellezza ed eleganza”.

 

JACOPO VENTURINI 2

L'ha dimostrato ancora poche settimane fa, con una sfilata al castello di Chantilly che rimarrà nella storia della couture. Resta da capire, ma questo non si saprà mai, se uno dei motivi che hanno spinto uno degli artefici di questo successo, il direttore di brand Alessio Vannetti, a lasciare la maison tre giorni fa, sia in qualche modo legato a questa evoluzione. Anche lui aveva fatto parte del dream team di Gucci, epoca Alessandro Michele, prima di entrare con Venturini in Valentino e lavorare al turn around del marchio.

 

 

 

 

Articoli correlati

IL GRUPPO KERING HA ACQUISTATO PER 1,7 MILIARDI IL 30% DELLA CASA DI MODA CREATA DA VALENTINO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

valentino garavani (3)

JACOPO VENTURINI 1alexandre e bernard arnault

valentino garavani (2)valentino e giammetti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…