mario draghi.

PIÙ PIL PER TUTTI! - LA COMMISSIONE EUROPEA RIVEDE AL RIALZO IL PRODOTTO INTERNO LORDO ITALIANO: QUEST'ANNO CRESCERÀ DEL 4,2% E IL PROSSIMO DEL 4,4%. MA SALGONO ANCHE IL DEBITO PUBBLICO, CHE QUEST’ANNO SFIORERÀ IL 160% E IL DEFICIT, CHE TOCCHERÀ L’11,7% A CAUSA DELLE MISURE DI SOSTEGNO PER LA PANDEMIA – GENTILONI: “IL RECOVERY SPINGERÀ LA CRESCITA DI CIRCA L’1,2% NEL PERIODO 2021-2022”

MARIO DRAGHI

UE, RECOVERY SPINGE PIL ITALIA, +4,2% NEL 2021

(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAG - "Le vaccinazioni e l'allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell'economia italiana nella seconda metà del 2021. Gli investimenti sostenuti dall'Ue dovrebbero portare l'economia su un percorso di espansione sostenuta, che dovrebbe consentire alla crescita di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022": lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera, che rivedono al rialzo il Pil italiano a 4,2% quest'anno e 4,4% il prossimo.

PAOLO GENTILONI E MARIO DRAGHI

 

BRUXELLES, PIL UE IN NETTO MIGLIORAMENTO, +4,2% NEL 2021

(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAG - Sulla spinta delle vaccinazioni che aumentano, delle restrizioni che si allentano e del Recovery in vista, la Commissione Ue rivede al rialzo il Pil: l'economia dell'Ue si espanderà del 4,2% nel 2021 e del 4,4% nel 2022, quella della zona euro crescerà del 4,3% quest'anno e del 4,4% l'anno prossimo.

 

vaccino a ursula von der leyen

E' "un significativo miglioramento" rispetto alle stime di febbraio scorso, scrive Bruxelles, visto che allora la crescita si fermava intorno al 3,5%. Anche se i tassi variano tra Paesi, "tutti gli Stati membri dovrebbero vedere le loro economie tornare ai livelli pre-crisi entro la fine del 2022", sottolinea la Ue.

 

UE, DEBITO ITALIA SFIORA IL 160% NEL 2021, GIÙ NEL 2022

meme su Mario Draghi e il recovery plan

(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAG - Il debito pubblico italiano continua a salire nel 2021 "a causa del protrarsi del sostegno pubblico" all'economia, ma poi comincerà a scendere dal 2022: lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera, rivedendo al rialzo la stima del debito, che toccherà il 159,8% quest'anno, per poi scendere a 156,6% il prossimo. Anche il deficit sale quest'anno a 11,7% "a causa del costo del sostegno visto che le restrizioni alle attività economiche sono ancora necessarie per contenere la pandemia". Ma nel 2022 scende a 5,8%, grazie al calo della spesa pubblica e l'accelerazione dei ricavi".

 

RECOVERY: CENSIS, CON CERTIFICAZIONE ACCREDITATA +30 MLD PIL

 (ANSA) - ROMA, 12 MAG - Le risorse del PNRR vanno spese presto e bene e utilizzando in modo massiccio la certificazione accreditata si potrebbe creare un valore aggiuntivo di 30 miliardi entro il 2023. E'' quanto si legge nello studio dell'Osservatorio Accredia «La certificazione accreditata al servizio del Recovery plan» curato dal Censis presentato oggi.

 

ursula von der leyen e angela merkel

"Spendere presto e bene - si legge - è la sfida per le istituzioni e la Pubblica Amministrazione. Servono perciò strumenti utili a far coesistere la verifica del rispetto delle regole con l'impiego rapido dei fondi. . Con un più ampio ricorso alla certificazione accreditata - sostiene la ricerca - "verrebbero amplificati anche i benefici ambientali e sociali, per un valore stimato in 2,2 miliardi di euro annui, con impatti positivi su ambiente (riduzione di emissioni inquinanti e risparmio energetico), lavoro (riduzione degli infortuni sui luoghi di lavoro), sicurezza alimentare (riduzione delle malattie legate al cibo e dei relativi costi sociali).

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

 Ecco perché è auspicabile - sottolinea lo studio - che ai fondi NgEu vengano applicati criteri di accesso che stimolino il ricorso alla certificazione accreditata. Così si risponderebbe ai dubbi degli italiani. Ipotizzando l'obiettivo di arrivare a 150.000 imprese certificate sotto accreditamento (60.000 in più rispetto alle attuali), si genererebbe un valore aggiuntivo pari a 30 miliardi di euro entro il 2023".

 

Secondo un sondaggio sulla spesa dei fondi del Recovery contenuto nella ricerca il 75,5% degli italiani teme che dalla pressione a spendere in fretta "possa derivare una riduzione dei controlli, spianando la strada all'illegalità".

paolo gentiloni mario draghi

 

La maggioranza degli intervistati (il 56,4%) sostiene che le risorse vanno spese velocemente, "ma con meccanismi affidabili di verifica del rispetto di norme e regole". Per il 30,4% servono controlli ferrei da parte dello Stato, anche a costo di rallentamenti. Solo per il 6,5% "bisogna azzerare del tutto i controlli per spendere le risorse con la massima celerità".

 

C'è grande preoccupazione secondo la ricerca Accredia curata dal Censis sulla possibilità che un eccesso di burocrazia rallenti l'impiego delle risorse (il 75,8% degli intervistati) e che i progetti scelti non siano migliori ma quelli sui quali si sono orientate le lobby.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

" Il timore avvertito maggiormente, condiviso dall'80,4% degli intervistati - si legge - , è che vincano le pressioni delle lobby, gli interessi particolari, con un orientamento delle risorse verso il vantaggio di pochi, non a favore dell'intero Paese". Gli italiani vogliono che i prodotti e le imprese da cui li acquistano rispettino i requisiti di sicurezza sia dei prodotti (il 95,2%) sia quelli della sicurezza del lavoro (il 90,8% ) ma anche dell'ambiente (il 90%).

 

MARIO DRAGHI RECOVERY PLAN

«La sfida di grande portata che attende il Paese - ha detto il presidente di Accredia, Giuseppe Rossi - richiede gli strumenti migliori, per raggiungere gli obiettivi del Recovery plan e avviare una crescita economica, sociale e ambientale sostenibile. Tra questi c'è senz'altro la certificazione accreditata, che negli anni ha dimostrato il suo valore al mercato, alle imprese e alla Pa".

 

Gentiloni, da Recovery spinta di 1,2% su Pil 2021-22

(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAG - "In generale, ci si attende che il Recovery spinga la crescita Ue di circa l'1,2% (del Pil Ue 2019, ndr) nel periodo 2021-2022": lo ha detto il commissario all'economia Paolo Gentiloni. Ma il commissario ha precisato che si tratta di un impatto parziale: "Con un orizzonte di meno di due anni, questa previsione può valutare solo l'impatto immediato e diretto sul Pil dall'aumento della domanda interna. Può solo catturare parzialmente gli effetti indiretti che saranno generati dal rafforzamento degli investimenti e dalle riforme del Recovery", ha spiegato.

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)