roberto cingolani armin papperger rheinmetall leonardo

LA POLITICA ARRANCA? LA DIFESA EUROPEA LA FANNO LE AZIENDE – LEONARDO E LA TEDESCA RHEINMETALL HANNO SIGLATO UNA JOINT VENTURE PER FABBRICARE I CARRI ARMATI DEL FUTURO: IL 60% DELLA LAVORAZIONE SARÀ IN ITALIA – L’OBIETTIVO, COME DA ACCORDI NATO, È RIMETTERE IN PIEDI DUE BRIGATE CORAZZATE, CON QUASI 500 TANK E MILLE BLINDATI. PER FARLO, SERVIRÀ UNA SPESA DI 23 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2040. MA IL MERCATO DEI TANK IN DIECI ANNI NE VALE IL DOPPIO

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

roberto cingolani stefano pontecorvo lorenzo mariani

Il patto dei mezzi corazzati diventa operativo e genera una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall in grado di rivoluzionare uno dei mercati più importanti creati dal ritorno della guerra in Europa: quello dei carri armati e soprattutto quello dei veicoli cingolati da combattimento, chiamati IFV, che si sono particolarmente imposti sui campi di battaglia ucraini.

 

«È forse l’iniziativa di questo tipo più importante nella storia di Leonardo – ha dichiarato l’amministratore delegato Roberto Cingolani – ed è la prima che attraverso l’accordo tra due colossi pone le basi per il sistema europeo della difesa. Lo consideriamo un atto esplorativo ma se riuscissimo a far capire che le alleanze per creare dei giganti industriali sono necessarie alla sicurezza del nostro continente e ci portano ad essere competitivi con la Cina e con gli Usa, allora faremmo un passo in avanti significativo».

 

Olaf Scholz Armin Papperger

L’intesa nasce in primo luogo per realizzare la risurrezione delle “forze pesanti” del nostro Esercito, stabilita con la Nato dopo l’attacco russo a Kiev: bisognare rimettere in piedi due brigate corazzate, con quasi 500 tank e mille blindati. Un impegno che prevede la spesa di 23 miliardi di euro entro il 2040.

 

La catena di montaggio sarà nello storico impianto Oto Melara di La Spezia e il 60 per cento della lavorazione avverrà nel nostro Paese. Non è stato ancora definito il ruolo di Iveco Defense Vehicle, l’altro protagonista nazionale del settore. Nelle scorse settimane si è parlato di una trattativa per la vendita al gruppo di Piazza Montegrappa, ma Cingolani ieri si è limitato a dire: «[…] Al momento non c’è un ruolo di Iveco, Leonardo e Rheinmetall sono autosufficienti, ci potrebbero essere accordi commerciali che nel caso esploreremo».

 

Carro armato Panther KF 51

Inizialmente Leonardo si era alleata con il consorzio franco-tedesco Kfds puntando sulla produzione dell’ultimo modello del Leopard 2, il cui progetto risale a mezzo secolo fa. Poi però c’è stato un veto all’inserimento di sistemi made in Italy mentre […] la consegna dei primi esemplari sarebbe avvenuta cinque anni dopo il contratto: un tempo inaccettabile per le esigenze della Difesa.

 

Subito - grazie anche alla mediazione di Alessandro Ercolani, numero uno di Rheinmetall Italia, e del codirettore generale di Leonardo Lorenzo Mariani - è stata definita una soluzione alternativa: forse più rischiosa, ma indubbiamente con prospettive molto più promettenti.

 

Carro armato Panther KF 51

Il punto di partenza per il nuovo carro dell’Esercito sarà il Panther KF 51, sviluppato dall’azienda tedesca ma non ancora in produzione, mentre il veicolo da combattimento per la fanteria sarà basato sul Lynx. Come ha sottolineato anche il ceo di Rheinmetall Armin Papperger, il Panther è stato disegnato per essere pienamente digitale, scambiando dati con una sfera di sensori – dai satelliti ai droni, dagli aerei ai soldati sul terreno – che verranno elaborati dall’intelligenza artificiale per offrire il quadro esatto della situazione: una delle lezioni fondamentali emerse dal fronte ucraino.

 

Non a caso, Rheinmetall è la compagnia più attiva nel sostegno alle forze di Kiev.

 

ROBERTO CINGOLANI LORENZO MARIANI

[…] un’occasione unica per Leonardo, assente da decenni dal settore dei cingolati ma leader nei sistemi elettronici e con un’esperienza unica nelle torrette. In più, Panther e Lynx sono gli unici mezzi innovativi in tutto l’Occidente: Pappenger stima che il solo mercato dei tank nei prossimi dieci anni varrà cinquanta miliardi di euro, con la possibilità della joint venture Leonardo-Rheinmetall di ottenere la metà delle commesse.

 

[…] La sfida adesso è rispettare le scadenze. Il Panther italianizzato deve essere pronto entro due anni, integrando una quota notevole di equipaggiamenti e forse l’intera torretta di concezione nazionale: tempi da record rispetto alla tradizionale lentezza dei programmi bellici. Ma Rheinmetall è l’unica compagnia europea ad avere raggiunto ritmi da economia di guerra. […]

fabbrica rheinmetall di unterluessfabbrica rheinmetall di unterluessArmin Papperger Olaf ScholzRHEINMETALLCarro armato Panther KF 51RHEINMETALL CARRO ARMATO RHEINMETALL i tank della rheinmetall 1Armin Papperger - ad di Rheinmetalli tank della rheinmetall 3Armin PappergerLORENZO MARIANI ROBERTO CINGOLANI roberto cingolani guido crosetto

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...