UNA POLTRONA A ME, UNA A TE - PIER CARLO PADOAN NON SI ACCONTENTA DEL SEGGIO IN PARLAMENTO E SOGNA DI ANDARE ALLA BERS, LA “BANCA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO”. MA TUTTO DIPENDE DA CHI SARÀ IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI MONTE DEI PASCHI. SE DI MAIO OTTIENE IL VIA LIBERA SU MAURO SALVETTI IL M5S DARÀ IL SUO OK PER LA CANDIDATURA DELL’EX MINISTRO. CHE FARÀ GUALTIERI?

-

Condividi questo articolo


 

 

Da www.lettera43.it

 

padoan padoan

C’è un ex ministro che tiene banco nella travagliata scelta del nuovo amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena. Si tratta di Pier Carlo Padoan, già titolare dell’Economia nei governi Renzi e Gentiloni, che non contento del seggio alla Camera conquistato nel 2018 ora vuole andare alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), scalando uno dei posti più ambiti nel mondo delle istituzioni finanziarie internazionali.

 

ODILE RENAUD BASSO ODILE RENAUD BASSO MARCO MORELLI MARCO MORELLI

Ma per puntare a quella prestigiosa poltrona, l’economista piddino che è stato direttore esecutivo per l’Italia del Fmi e vicesegretario generale dell’Ocse, non deve affrontare solo la temibile concorrenza della direttrice generale del Tesoro francese Odile Renaud-Basso, ma anche la possibile ostilità dei 5 stelle, che minacciano di individuare un altro candidato italiano (anche se non hanno in mano un nome all’altezza).

 

LO SCAMBIO PROPOSTO DA DI MAIO AL PD

pier carlo padoan – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 23 pier carlo padoan – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 23 Mauro Selvetti Mauro Selvetti

Cosa c’entra in tutto questo la scelta del successore di Marco Morelli in quel di Siena? Semplice: come ha raccontato Lettera43.it, Luigi Di Maio (ma non tutto il Movimento) vuole a tutti i costi che si nomini un manager poco conosciuto, Mauro Selvetti, ex Credito Valtellinese, in questo scontrandosi con il Tesoro, che invece vuole l’ex ad di Cattolica ed direttore generale di Generali, Alberto Minali.

 

alberto minali alberto minali

Posizione, quest’ultima condivisa sia dal ministro Roberto Gualtieri sia dal direttore generale di via XX Settembre, Alessandro Rivera. Ed ecco che Di Maio, dimostrandosi un lottizzatore che non ha nulla da invidiare ai vecchi Dc di una volta, ha detto al Pd: se mi date via libera a Selvetti, bloccando Gualtieri e il Tesoro, noi diamo luce verde a Padoan alla Bers; viceversa mettiamo il veto. Il Pd ha respinto lo scambio proposto dal ministro degli Esteri e punta a far valere il fatto che se salta Padoan non ci sarà un altro italiano, ma un (anzi, una) francese. Ma si tratta di vedere se saprà resistere fino in fondo, cioè fino a giovedì quando il nodo Mps andrà definitivamente sciolto per poter presentare in tempo utile la lista dei candidati al cda della banca, che terrà l’assemblea degli azionisti il 6 aprile (coronavirus permettendo).

philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali MARCO MORELLI MARCO MORELLI MAURO SELVETTI MAURO SELVETTI MAURO SELVETTI 1 MAURO SELVETTI 1 padoan padoan

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…