greci che festeggiano

PURE LA GRECIA CI SORPASSA! I TITOLI DI STATO ITALIANI RENDONO DI PIÙ DI QUELLI DI ATENE, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA. I MOTIVI PRINCIPALI SONO TRE, SIA POLITICI CHE TECNICI. SEMBRA CHE PRESTO LA VIGILANZA DELLA BCE POSSA CONSENTIRE ALLE BANCHE GRECHE DI DETENERE PIÙ TITOLI DI STATO DEL PROPRIO PAESE - L'ITALIA NEI RENDIMENTI DEI BOND È DIVENTATA FANALINO DI CODA EUROPEO

Mercato dei titoli di Stato (Mts)

 

Morya Longo per www.ilsole24ore.com

 

Su altre scadenze era già accaduto. Ma ora la Grecia ha sorpassato l’Italia anche sui titoli di Stato decennali: in chiusura (secondo la piattaforma Bloomberg) i nostri BTp rendono l’1,338% mentre i bond greci l’1,294%. Il sorpasso, che in chiusura di giornata non era mai accaduto, è dovuto a tre fattori: da un lato è da tempo che i rendimenti dei BTp salgono, dall’altro quelli greci hanno strappato un deciso calo nella giornata di mercoledì 18 quando si è sparsa la voce che la Bce potrebbe permettere alle banche greche di detenere più titoli di Stato del proprio Paese. Infine c’è un importante motivo tecnico. Sta di fatto, in ogni caso, che per la prima volta nella classifica dei rendimenti l’Italia è diventata il fanalino di coda dell’Eurozona.

PROTESTE IN GRECIA CONTRO L AUSTERITY

 

I motivi (greci) del sorpasso

La protagonista del sorpasso mercoledì 18 è la Grecia: i suoi titoli sono gli unici con rendimenti in calo in Europa, nella giornata in cui un po’ tutti sono invece saliti. Il motivo nasce da una notizia arrivata in mattinata: secondo alcune fonti interpellate da Bloomberg, sembra che presto la Vigilanza della Bce possa consentire alle banche greche di detenere più titoli di Stato del proprio paese. Nel 2015 era stato messo, proprio dalla Vigilanza, un tetto che ora potrebbe essere innalzato.

 

Dalla Bce non sono arrivati commenti a riguardo (ma neanche smentite). La notizia ha dunque avuto un impatto forte sui titoli greci, che hanno visto i rendimenti scendere e i prezzi salire. Ovviamente il mercato inizia a sperare che presto anche la Bce inizi a comprare i titoli della Grecia, come fa con quelli di tutti gli altri Paesi: attualmente, infatti, i titoli del Paese ellenico non sono oggetto di acquisti nell’ambito del programma di Quantitative easing. Il cambio in questo senso, se avvenisse, sarebbe epocale per la Grecia.

grecia 1

 

I motivi (italiani) del sorpasso

Ma se una macchina accelera (la Grecia) un’altra rallenta (l’Italia). Da inizio settembre i rendimenti dei BTp decennali sono saliti dal minimo di 0,805% (sempre secondo la piattaforma Bloomberg) all’1,338% di mercoledì 18 dicembre. Anche lo spread sui Bund è salito. I motivi sono tanti e in gran parte politici legati al timore di elezioni anticipate.

 

I BTp hanno iniziato a indebolirsi (dunque i rendimenti hanno iniziato a salire) man mano che si indeboliva il Governo Conte: i mercati temono infatti le elezioni anticipate, perché pensano che un super-successo della Lega possa riportare in auge il tema dell’uscita dell’Italia dall’euro. In realtà questo è un tema che - sui mercati - è percepito in ridimensionamento. Ma comunque gli investitori continuano a nutrire una - pur minima - preoccupazione a questo riguardo.

 

 

troika grecia

Mercoledì, in questo senso, i BTp sono stati penalizzati dall’annuncio che (probabilmente tra aprile e giugno) si terrà il referendum sul taglio dei parlamentari. A pesare è, anche qui, il rischio di elezioni anticipate: «Il fatto che il referendum si terrà in primavera - spiega un operatore del mercato - lascia pensare che da qui ad allora si possa aprire una finestra per le elezioni anticipate con la vecchia legge». Insomma: il mercato interpreta il referendum come una maggiore probabilità di voto in tempi brevi.

 

Infine ultimamente sui BTp ha anche pesato il caso del Mes, cioè il fondo salva-Stati. A pesare è soprattutto la riforma delle clausole Cacs, che rendono più facile (ma non per forza più probabile) la ristrutturazione dei debiti pubblici. Sebbene non ci sia nessuna automaticità tra un eventuale ricorso al salvagente del Mes e la ristrutturazione del debito, un po’ di apprensione sul mercato c’è stata.

 

isola di folegandros grecia 1

Pesa poi anche la ventilata ( solo ventilata) ipotesi che per concedere la garanzia europea sui depositi bancari la Germania chieda alle banche italiane di ridurre i titoli di Stato nei loro portafogli. Questa è solo un’ipotesi, ma se venisse anche lontanamente realizzata avrebbe un effetto dirompente sui nostri titoli di Stato.

 

I motivi (tecnici) del sorpasso

C’è infine un motivo tecnico: il cambio dei benchmark. Cioè dei titoli di Stato presi come riferimento per fare i confronti tra Paesi. Da qualche tempo per l’Italia è cambiato il benchmark: si prende infatti come riferimento il nuovo BTp decennale, che scade nell’aprile 2030. Il decennale greco attualmente preso come benchmark, invece, scade nel marzo del 2029: rispetto al decennale italiano c’è dunque un anno di differenza che pesa (a sfavore dell’Italia) sul tasso d’interesse. E lo stesso svantaggio c’è con i Bund tedeschi. Per questo nel calcolo dello spread si possono vedere risultati diversi su Bloomberg, su Reuters o su altre piattaforme: perché non tutte hanno cambiato il benchmark.

meteora, grecia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…