roberto rustichelli john elkann antitrust fca

"GLI ACCORDI FISCALI STRETTI DA ALCUNI PAESI HANNO CREATO UN GRANDE DANNO PER L'ITALIA TRA I 5 E 8 MILIARDI" - LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ANTITRUST TOGLIE LA MASCHERA AL DUMPING FISCALE NELL'AREA EURO (OLANDA, LUSSEMBURGO, IRLANDA) E PUNTA IL DITO VERSO JOHN ELKANN E FCA PER IL TRASFERIMENTO DELLA SEDE FISCALE A LONDRA  - "DELLA CONCORRENZA FISCALE BENEFICIANO LE PIU' ASTUTE MULTINAZIONALI CON GRAVE DISAGIO COMPETITIVO"

 

 

roberto rustichelli presidente antitrust 2

''LUSSEMBURGO E OLANDA FANNO CONCORRENZA SLEALE SUL FISCO''. FATE LARGO ALLA CAVALLERIA RUSTICHELLI! - IL FINORA INVISIBILE PRESIDENTE DELL'ANTITRUST HA VERGATO LA SUA RELAZIONE ANNUALE, E FINALMENTE IMPONE A LIVELLO ISTITUZIONALE UN TEMA FORTISSIMO: LE ASIMMETRIE NEL MERCATO UNICO EUROPEO. DI CUI NON PARLANO IN MOLTI VISTO CHE I GRANDI GIORNALI SONO IN MANO A EDITORI CHE COL LUSSEMBURGO E L'OLANDA (VEDI FCA) ''EVITANO'' MILIARDI IN TASSE

 

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/39-39-lussemburgo-olanda-fanno-concorrenza-sleale-fisco-39-39-207517.htm

 

 

Antitrust contro Fca per la sede a Londra

Roberta Amoruso per “il Messaggero”

 

FCA

Roberto Rustichelli se la prende con il dunping fiscale di Olanda, Irlanda, Lussemburgo e Regno Unito. Con il tax ruling, gli «accordi fiscali stretti da alcuni Paesi», mentre occorre «assicurare che l'imposta sia versata nel luogo in cui gli utili sono generati». Ce l'ha con la concorrenza fiscale di cui, di fatto, «beneficiano le più astute multinazionali», Fca in testa.

 

mike manley john elkann

E con i danni stimati tra i 5 e gli 8 miliardi per le casse del nostro Paese. Danni di cui fanno le spese piccole e medie, ma anche grandi imprese italiane «lodevolmente etiche nei confronti dei nostro Paese». La prima relazione da presidente dell'Antitrust per Rustichelli ha dunque tutto il suo focus sulla concorrenza fiscale. Ma non solo su questo. Per la prima volta l'Antitrust punta il dito contro l'obbligo di reso del pane fresco rimasto invenduto, imposto secondo l'Authority, dai principali operatori della Gdo, da Coop Italia a Conad, da Esselunga a Eurospin, da Auchan a Carrefour, ai propri fornitori.

john elkann

 

Sei procedimenti conclusi con sanzioni per 680 mila euro. Accuse che gli interessati rispediscono puntualmente al mittente. Così mentre Coop sostiene di «aver agito nell'interesse dei consumatori», Carrefour si dice «sorpresa», ed Esselunga ha già annunciato il ricorso contro la decisione.

 

LE DISTORSIONI

mike manley

È però il tema fiscale quello più caro a Rustichelli. Sarà pure colpa delle asimmetrie in Europa. ma il dito è puntato in casa, contro il recente trasferimento della sede fiscale di Fca a Londra e della sede legale e fiscale in Olanda delle sue società controllate» che «ha provocato «un rilevante danno per le entrate dello Stato». Il caso di Fca, «quella che era la principale azienda automobilistica italiana», è la conferma della penalizzazione che subisce l'Italia dalla concorrenza fiscale nell'Ue. Lì dove però non mancano i virtuosi, quando «la proprietà» delle grandi imprese italiane mantiene «comportamenti fiscali lodevolmente etici nei confronti del nostro Paese» pur subendo «un grave svantaggio competitivo».

 

roberto rustichelli presidente antitrust 7

Colpa dei paradisi fiscali e di quella concorrenza fiscale Ue che «mina la fiducia nel mercato unico e penalizza in particolare l'Italia con un danno annuo fino a 8 miliardi», su «esternalità negative» costano a livello globale 500 miliardi di dollari l'anno. Una concorrenza di cui, di fatto, «beneficiano le più astute multinazionali» con «grave disagio competitivo» per quelle virtuose. Soprattutto se certe asimmetrie sono incoraggiate da aiuti pubblici.

mike manley john elkann

Sul banco degli imputati finiscono i soliti noti, Olanda Lussemburgo, Irlanda e anche Regno Unito. E dunque il dumping fiscale di Paesi che «ci guadagnano» Ma è l'Europa «a perderci» per Rustichelli. Ed è per questo che non può stare a guardare. «L'Europa e i governi devono rimuovere certe «asimmetrie e distorsioni competitive».

 

Si tratta di dare battaglia a quella «malsana competizione» frutto «di egoismi nazionali che rischia di incrinare i valori che hanno finora sorretto l'integrazione europea». Di qui la citazione del caso Lussemburgo «600 mila abitanti, ma in grado di raccogliere imposte sulle società pari al 4,5% del Pil, a fronte del 2% dell'Italia».

 

Anche l'Irlanda (2,7%) fa meglio dell'Italia, con un'aliquota particolarmente bassa in grado di attrarre imprese profittevoli. Proprio così: gli investimenti internazionali si adattano alla geografia della concorrenza fiscale per Rustichelli. E se l'Italia attira investimenti esteri pari al 19% del Pil, per il Lussemburgo è pari a oltre il 5.760%, l'Olanda al 535% e l'Irlanda al 311%. Valori che devono molto alle società veicolo, visto che per esempio o dividendi che passano dalle società di comodo olandesi, 199 miliardi, non sono che il 27% del Pil del Paese.

roberto rustichelli presidente antitrust 3rustichellijohn elkannroberto rustichelli presidente antitrust 5roberto rustichelli presidente antitrust 6roberto rustichelli presidente antitrust 1roberto rustichelli presidente antitrust 4

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."