L. Del. per “la Verità”
villa buonaccordo a portofino comprata da un cinese
Non solo i gioielli imprenditoriali. Anche il patrimonio immobiliare di lusso e con valore storico-artistico sta passando in mani straniere. Magnati americani, ricchi cinesi, paperoni asiatici, inglesi pronti a fuggire a causa della Brexit, imprenditori del Nord Europa, oligarchi russi: sono tutti a caccia di dimore di pregio italiane, favoriti da una tassazione che invece penalizza i proprietari del nostro Paese.
Il meccanismo fiscale è tale che gli acquirenti stranieri sono incentivati ad acquistare mentre chi possiede tali beni non vede l' ora di disfarsene perché strangolato dalle imposte e senza alcun aiuto da parte dello Stato. Negli ultimi dieci anni gli immobili di lusso hanno subito una perdita del valore pari al 30% e questo ha intensificato gli appetiti di facoltosi stranieri che anche per poche centinaia di migliaia di euro riescono ad aggiudicarsi dimore storiche.
villa buonaccordo a portofino comprata da un cinese
Una corsa all' acquisto a cui il governo dà una mano. Nel 2017 è stata introdotta una tassazione forfettaria da 100.000 euro, una sorta di flat tax, proprio con l' obiettivo di attirare i miliardari stranieri e far entrare capitali. Chi ha un alto livello economico e vuole trasferire nel Bel Paese la residenza fiscale può usufruire di un' imposta sostitutiva sui redditi prodotti all' estero con un forfait di 1000.000 euro per ciascun periodo d' imposta per cui viene esercitata. Questo regime impositivo può essere trasmesso anche ai familiari che così godono di un' imposta pari a 25.000 euro.
Non a caso le richieste di acquisti immobiliari, secondo gli operatori del settore, stanno crescendo a un ritmo del 30% l' anno.
villa bibbiani a capraia comprata da americani
Alessia Giammello, responsabile della sede di Milano dell' agenzia Dimore italiane, specializzata in real estate di lusso, dice: «La spinta a vendere è dovuta essenzialmente alla combinazione di alte tasse e alti costi di manutenzione.
Anche se è un' abitazione principale, l' Imu si paga ugualmente ed è onerosa. Le spese per le ristrutturazioni sono pesanti specie se c' è un vincolo artistico e ottenere finanziamenti è complicato». E fa alcuni esempi di recenti cessioni, come una villa del 1800 con vista sul lago Maggiore acquistata da un austriaco per 700.000 euro ma «che aveva bisogno di interventi edili importanti». Le richieste, spiega Giammello, si concentrano soprattutto tra la Toscana e Milano. Per il capoluogo lombardo «non riusciamo a star dietro alle richieste. Si va da interi stabili storici, alle ville liberty del 1900».
DA CORTINA A PORTOFINO
villa bibbiani a capraia comprata da americani
Francesco Tesi, responsabile del settore internazionale di Lionard luxury real estate, con sedi a Milano, Firenze e Roma, che tratta immobili di un valore superiore ai 2 milioni di euro, spiega che gli acquisti di dimore storiche e immobili di extra lusso in locazioni uniche al mondo sono accelerati. «Riceviamo circa 5.000 richieste l' anno e una buona percentuale per beni di importante valore storico artistico. Mentre fino a qualche anno fa gli acquirenti erano soprattutto americani, russi e arabi, ora il mercato si è aperto. A noi si rivolgono ricchi australiani, africani e asiatici».
Nel sito dell' agenzia compare la vendita di uno chalet a Cortina per circa 10 milioni e recentemente è stata acquistata da una famiglia di industriali tedeschi la nota Villa Capponi a Firenze.
Un imprenditore cinese si è aggiudicato per 30 milioni una villa a Portofino che domina una delle calette più desiderate d' Italia mentre un miliardario texano ha acquistato una villa nel Senese e ne ha fatto un punto d' incontro per artisti. A spingere le vendite, spiega Tesi, ci sono varie motivazioni. «Ma indubbiamente il peso delle tasse e i costi di manutenzione sono una spinta decisiva a mettere il bene sul mercato. Un tempo gli immobili storici non pagavano le tasse di proprietà, ora devono versare l' Imu anche se al 50%. Pesano poi i lavori di ristrutturazione. Mentre negli anni Settanta e Ottanta il ministero interveniva con fondi pubblici, ora, tranne piccole partecipazioni statali, è tutto a carico del proprietario. Inoltre lo Stato non è più nelle condizioni di esercitare il diritto di prelazione».
Le vendite corrono anche online. Secondo il portale Hello Italy, specializzato in vendite agli stranieri, sono circa 3 milioni i cittadini d' Oltralpe alla ricerca di immobili di pregio nel Belpaese. «Negli ultimi due anni, grazie alla flat tax, oltre 200 clienti ultra ricchi si sono rivolti a noi per acquistare una dimora di lusso. Sempre in questo arco di tempo le compravendite di fascia alta sono aumentate del 50%», dice Diletta Giorgolo, responsabile delle vendite per il Centro e Sud Italia di Italy Sotheby' s international realty.
acqua che entra nell hotel gritti palace
«L' euro ha dimezzato i patrimoni e i giovani hanno ereditato beni che non sono più in grado di mantenere con i redditi attuali. In più le tasse sono cresciute. La Brexit sta spingendo numerosi facoltosi a lasciare Londra. Scelgono l' Italia per il life style e le meraviglie artistiche. Un olandese ha comprato un appartamento di 800 metri quadrati in un palazzo del Settecento a Roma e ha voluto restaurare la facciata per restituire qualcosa alla città, ci ha detto. Alcune località hanno avuto un vero e proprio boom dopo anni di stasi. A Capri dopo un blocco di 5 anni il mercato è ripreso.
Ultimamente un francese ha acquistato una villa per 13 milioni con affaccio mozzafiato sul mare. La Sicilia è tra le più richieste».
L' AVANZATA ARABA
Navigando tra i maggiori siti internet specializzati in compravendite immobiliari di lusso, compaiono decine e decine di inserzioni. Numerose quelle sopra al milione di euro, con punte che arrivano anche a 20 milioni. A muoversi non sono solo i privati. Il mercato immobiliare italiano è al centro dell' attenzione di fondi sovrani dei Paesi arabi, private equity americani, compagnie assicurative francesi e tedesche e finanziarie cinesi.
Si stima che gli investimenti effettuati da questi colossi superino i 25 miliardi di euro. I fondi del Qatar hanno comprato l' hotel Baglioni e l' Excelsior a Roma, lo Starwood a Firenze, il Gritti a Venezia, il palazzo di Piazza di Spagna dell' American Express in cui hanno piazzato la sede della maison Valentino.
VALENTINO CON GIAMMETTI venezia palazzo gritti