franco bassanini luigi gubitosi vittorio colao

C’È FIBRILLAZIONE SULLA FIBRA – MENTRE COLAO ANNUNCIA CHE IL GOVERNO SI IMPEGNA A CONSEGNARE UN PIANO PER LA BANDA LARGA ENTRO L’ESTATE, BASSANINI E GUBITOSI SI TIRANO FRECCIATONE - L’AD DI TIM: “IL COINVESTIMENTO È L’ANTITESI DEL MONOPOLIO”. IL PRESIDENTE DI OPEN FIBER: “LA RETE UNICA POTREBBE ESSERE UTILE AL PAESE MA NON SE SI TRATTA DI UN RITORNO AL MONOPOLIO VERTICALMENTE INTEGRATO” - IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA FRATELLI D’ITALIA

 

 

 

Maddalena Camera per “il Giornale”

luigi gubitosi al convegno di fratelli d'italia sulla rete unica

 

Lo scontro sul progetto di rete unica in fibra non è finito. L' ad di Tim, Luigi Gubitosi, e Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, continuano ad esprimere opinioni divergenti. Ieri lo scontro si è replicato in occasione del convegno organizzato da Fratelli d' Italia sulle tlc, a cui il governo ha inviato - con un indiretto riconoscimento «istituzionale» all' iniziativa promossa dal partito di Giorgia Meloni - i ministri Vittorio Colao (Transizione Digitale) e Roberto Cingolani (Transizione Ecologica).

 

franco bassanini al convegno di fratelli d'italia sulla rete unica

In realtà sia Gubitosi sia Bassanini sarebbero favorevoli alla rete unica. Peccato che l' ad di Tim ritenga che sia la sua società a dover guidare la partita mentre secondo Bassanini dovrebbe essere Open Fiber e non un operatore verticalmente integrato.

 

ROBERTO CINGOLANI ENRICO GIOVANNINI

Chi dovrebbe fare da paciere, ossia il ministro per la Transizione digitale, Vittorio Colao non ha commentato, annunciando solamente che il governo si impegna «a consegnare un piano Banda ultra larga entro l' estate perché il Paese sappia dove andare». Un piano certamente urgente quasi quanto quello vaccinale.

 

open fiber

L' idea di Gubitosi resta quella del coinvestimento di tutti i soggetti interessati in una unica rete. «Si sente parlare di ritorno al monopolio senza comprendere che il modello di coinvestimento (alla base del progetto di rete unica AccessCo, ndr) è l' antitesi del monopolio, che non esiste più dal secolo scorso», ha spiegato.

 

maximo ibarra al convegno di fratelli d'italia sulla rete unica

Non la pensa così ovviamente Franco Bassanini, in questo più vicino al pensiero della padrona di casa, Giorgia Meloni. «La rete unica - ha detto Bassanini - potrebbe essere utile al Paese ma non se si tratta di un ritorno al monopolio verticalmente integrato, sia per il rischio di un intervento delle Authority italiane ed europee, sia per quello di tornare alla logica di chi ha interesse a diluire nel tempo la migrazione dal rame alla fibra per tutelare un suo asset aziendale».

 

VITTORIO COLAO

Il presidente di Open Fiber rivendica i meriti della sua società promettendo la copertura delle aree bianche, quelle per cui Open Fiber ha vinto le gare Infratel, entro il 2023». Ma sui numeri e sull' avanzamento della copertura Gubitosi dissente. «Questo - ha continuato - crea molta confusione sul mercato.

 

Credo sarebbe opportuno fare un esame e capire quali siano quelli giusti. Invito Bassanini a scegliere con noi un' Authority comune per individuare un comune metodo di analisi della copertura fornita dagli operatori».

 

vincent bollore

Per Giorgia Meloni «la proprietà della rete è un tema strategico e di sicurezza nazionale», in riferimento al socio francese di Tim, Vivendi. «L' Italia non può prescindere dalla difesa e dalla valorizzazione delle proprie infrastrutture», ha proseguito Giorgia Meloni. Alessio Butti deputato di Fdl e responsabile tlc del partito ha poi sottolineato che «la digitalizzazione permetterà all' Italia di diventare un Paese competitivo».

vittorio colaoVITTORIO COLAO AL QUIRINALE CON IL TROLLEY

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…