vincent bollore luigi gubitosi henry kravis kkr tim

L’OPA DELLA VERITÀ – ORA CHE GUBITOSI HA FATTO LA SUA MOSSA, RIMETTENDO LE DELEGHE, PUÒ PARTIRE IL DUELLO TRA IL FONDO AMERICANO KKR E BOLLORÉ – GLI AMERICANI HANNO UNA POTENZA DI FUOCO NOTEVOLE, E ANCHE SE VIVENDI SI OPPONE, SONO PRONTI A UN RIALZO GENEROSO DEL PREZZO DELL’OFFERTA. IN ALTERNATIVA, POTREBBERO FARE UN’OPERAZIONE MIRATA ALLA SOLA RETE, UNA VOLTA SCORPORATA…

LA FOTOGRAFIA DI TIM - AZIONISTI E SITUAZIONE FINANZIARIA

Francesco Semprini e Francesco Spini per “La Stampa”

 

La questione dello stato dei conti di Tim terrà banco ancora a lungo dentro e fuori il consiglio di amministrazione della principale compagnia telefonica del Paese. Il passo indietro di Luigi Gubitosi la cui rimessione delle deleghe, nel corso della tumultuosa riunione di venerdì, è stata prontamente accolta dal consiglio che gli ha così revocato le cariche di amministratore delegato e da direttore generale (non certo quella da consigliere), non ha risolto il caos in azienda.

 

luigi gubitosi

«La situazione resta complicatissima», rivela un addetto ai lavori. Il cambio avrebbe avuto accelerazione proprio per le non chiarite prospettive legate al contratto con Dazn sul calcio che già ha provocato due revisioni delle stime, in sostanza un doppio allarme sui profitti in pochi mesi.

 

pietro labriola

Anche per questo il nuovo direttore generale, Pietro Labriola, come del resto fa qualsiasi nuovo capoazienda una volta insediato, dovrà fare una disamina approfondita dei conti e riferire al cda oltre che, come si augurano i soci francesi di Vivendi che tanto hanno spinto per il cambio, migliorare la performance operativa del gruppo. Intanto il cda, dal canto suo, ha avviato le manovre - nominando un comitato ad hoc presieduto dal presidente Rossi e quattro consiglieri indipendenti - per analizzare la manifestazione di interesse presentata dal fondo americano Kkr.

SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI

 

Questo, a sua volta, ha condizionato la proposta a una «due diligence» di quattro settimane. Un esame esterno dello stato di salute del gruppo, uno screening leggero che secondo fonti legali internazionali si tratta di «prassi comune» a molte operazioni anche su società quotate.

 

In questo caso, secondo fonti americane, gli uomini di Kkr che hanno formulato l'ipotesi di offerta a 50,5 centesimi sulla base di numeri che sono stati loro presentati ora vogliono andare più a fondo per capire se non ci siano aspetti fin qui non considerati. L'interesse in ogni caso rimane immutato, il fondo resta concentrato su quanto fin qui presentato al board anche se non comprende i ritardi nelle risposte di Tim.

vincent bollore

 

Le stesse fonti, però, tra le righe lasciano intendere come l'Opa sia un'operazione molto complicata, soprattutto alla luce della contrarietà del primo azionista Vivendi (ha il 23,8%) e, sulla scorta di quanto dichiarato a proposito delle partecipazioni negli asset strategici in occasione della presentazione del nuovo piano, sul possibile no anche di Cassa depositi e prestiti, che è secondo azionista con il 9,8%.

henry kravis

 

Due ostacoli superabili forse con un rialzo (generoso) del prezzo che, nella su versione originale a 0,505 euro, si scontra con la valutazione da 1,25 euro che Tim stessa fa del titolo alla luce del patrimonio netto post impairment. Chi ha ragione nel valutare Telecom? Forse lo chiarirà la due-diligence.

 

pietro labriola

Nei ragionamenti che si fanno a New York si lascia aperta anche una strada alternativa all'Opa: quella di fare un'operazione più mirata ad esempio alla sola rete, magari in seguito allo scorporo anche di quella primaria visto che la secondaria è già stata inserita in FiberCop dove Kkr ha già il 37,5%.

 

kkr

Il cambio di management in Tim, però, non sembra preoccupare il fondo. Labriola, pur gradito da Parigi, non è considerato schiacciato su posizioni francesi ma è apprezzato dagli americani che ne hanno osservato il lavoro fin qui fatto a capo di Tim Brasil. I sindacati, però, sono in allarme. Il leader della Cgil, Maurizio Landini punta sulla rete unica «infrastruttura strategica» per il Paese» sottolineando il «ruolo pubblico di Cdp». Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, esprime allerta: «Il tema della tenuta occupazionale è una questione che deve essere sempre tenuta presente nelle discussioni e nei confronti che riguardano una grande azienda».

henry kravis 1LUIGI GUBITOSIhenry kravis.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…