vladimir putin soldi ucraina

L’UNICO MODO PER SCONFIGGERE PUTIN È SVUOTARGLI LE TASCHE - IL DIVIETO DI INVESTIMENTI NELLE REGIONI DI DONETSK E LUGANSK È SOLO IL PRIMO PASSO: BIDEN VORREBBE SANZIONI “MASSICCE E SEVERE” CONTRO LA RUSSIA. TRA QUESTE C’È L’IPOTESI “NUCLEARE” DI FAR USCIRE MOSCA DAL SISTEMA SWIFT, CIOÈ IMPEDIRE LE TRANSAZIONI TRA LE BANCHE RUSSE E QUELLE DEGLI ALTRI PAESI. COSÌ SAREBBERO DIRETTAMENTE GLI OLIGARCHI, CHE FANNO SOLDI CON IL RICCO OCCIDENTE, A VOLERE LA TESTA DI PUTIN - LA BORSA DI MOSCA AFFONDA: -8%

vladimir putin 2

1 - BORSA: MOSCA AFFONDA, -8%

(ANSA) - La Borsa di Mosca continua ad affondare. Dopo essere precipitata ieri ai livelli della crisi del 2014, riparte con un calo dell'8% dopo pochi minuti dall'avvio degli scambi.

 

2 - COLPO FATALE ALLE FINANZE L'ARMA PER FERMARE LO ZAR

Alberto Simoni per "la Stampa"

 

Le mosse e il discorso di Putin sono arrivati alla Casa Bianca mentre era riunito il Consiglio per la Sicurezza nazionale. È la seconda volta in due giorni che i vertici del Paese si ritrovano nella Situation room per analizzare la situazione in Ucraina.

IL TERRITORIO CONTESO DEL DONBASS

 

Biden ha cambiato più volte i piani per il fine settimana (ieri era il Presidents Day) rimanendo a Washington, una conferma che uno strappo russo era in qualche modo atteso. Il riconoscimento delle repubbliche del Donbass da parte del Cremlino ha costretto Washington ad aggiornare la sua strategia e ad alzare ulteriormente l'allerta per un attacco che l'intelligence vede sempre più imminente.

nel donbass esultano per l arrivo dei russi

 

«Può iniziare in qualsiasi momento», ha detto Jake Sullivan consigliere per la Sicurezza nazionale. La reazione di Biden è un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, commerci e movimenti di denaro con le due regioni di Donetsk e Lugansk. Non ci saranno importazioni negli States, dirette e indirette, di beni e tecnologia proveniente dall'Ucraina orientale.

 

PUTIN E BIDEN

La decisione - ha sottolineato la Casa Bianca - non è legata alle «rapide e massicce misure economiche» (le sanzioni) se Mosca dovesse invadere l'Ucraina. In un briefing con i giornalisti, un alto funzionario dell'Amministrazione ha spiegato che Washington «si attendeva il gesto del Cremlino ed aveva pronta la risposta».

 

JOE BIDEN VLADIMIR PUTIN MEME

La settimana scorsa Antony Blinken aveva parlato di reazione «rapida e massiccia» in caso di riconoscimento da parte russa del Donbass, ma il Dipartimento di Stato non aveva allora elaborato. La decisione di ieri potrebbe aver aperto la strada a nuove iniziative, la Casa Bianca infatti annuncerà altre misure contro la Russia «responsabile di quanto accade nel Donbass», ha spiegato la fonte americana che sul dispiegamento di soldati russi nelle regioni separatiste ha commentato dicendo che questi movimenti «non sono un nuovo step, ma ora avvengono apertamente rispetto a prima».

 

vladimir putin firma il riconoscimento di donetsk e lugansk

Biden ha sentito prima Zelensky e poi, in una conference call, Macron e Scholz. Gli alleati europei potrebbero trovarsi sul tavolo nei prossimi giorni la discussione «se applicare subito le sanzioni», ha detto Pep Borrell, Alto Rappresentante per la politica estera dei 27. Spinge per sanzioni anche Johnson: «il riconoscimento di Lugansk e Donetsk è una violazione del diritto internazionale».

 

zelensky putin

La presa di Mosca sull'Est dell'Ucraina non è l'obiettivo finale di Putin, ragionano alcuni analisti. L'ipotesi di un conflitto su larga scala resta altissima. Ci sono 110 battaglioni tattici con almeno 1000 soldati ciascuno ai confini dell'Ucraina. Due terzi di questi sono a meno di 50 chilometri dalle frontiere governate da Kiev.

soldati ucraini

 

Nel primo pacchetto di misure «massicce e severe» c'è il sistema bancario, hanno riferito all'agenzia Reuters fonti; l'obiettivo è impedire le transazioni fra istituti russi e quelli americani. Si tratta di togliere l'ossigeno del dollaro dai circuiti moscoviti.

 

Un secondo step prevede di colpire alcuni individui e compagnie russe inserendoli in una lista nera, nota come Specially designated nationals (Sdn), che farebbe scattare l'esclusione dal sistema bancario americano, il blocco del business con gli Usa e il congelamento degli asset. La bozza è in definizione.

volodymyr zelensky mangia con i soldati

 

Le banche coinvolte sono la VtbBank, la Sberbank, Veb e la Gazprombankare. Washington ritiene che colpire il sistema bancario darebbe un colpo immediato alle casse statali russe agevolando la fuga dei capitali stranieri, innescando una spirale inflazionistica e obbligando la Banca centrale russa a intervenire per salvare - come già accadde con le sanzioni del 2014 - il sistema creditizio e il rublo.

 

Vladimir Putin e il metropolita Hilarion insignito dell’Ordine di Nevskij

Un altro elemento su cui il Pentagono sta riflettendo sono i rifornimenti di armi agli ucraini. Sinora dall'America sono arrivate tonnellate di munizioni, missili anticarro, Stinger, oltre che elmetti protettivi. Armi difensive. Cia e Difesa stanno facendo pressione perché la capacità bellica delle forze armate di Kiev possa «migliorare», attualmente la superiorità russa è soverchiante e gli americani sono convinti che sarà impossibile colmare il divario.

 

soldati ucraini

Non si tratta di inviare carri-armati o caccia, ma Washington sta ragionando su come sostenere eventuali operazioni di resistenza da parte degli ucraini. Il modello cui si guarda, spiega un analista militare a conoscenza del dossier, è l'Afghanistan, quando negli anni '80 gli Usa finanziarono e armarono i mujaheddin in funzione antisovietica.

 

Lo strappo di Putin arriva poi poche ore dopo la disponibilità di Biden, «in linea di principio», a un summit con Putin che in realtà si è mostrato scettico sulla sua opportunità prima di procedere con l'iniziativa nel Donbass. Potrebbero discuterne Lavrov e Blinken: il loro vertice resta in agenda per giovedì a Ginevra. La Casa Bianca ha ribadito anche ieri sera che benché «Putin stia accelerando sulla strada del conflitto che lui stesso ha creato», continuerà a esplorare i sentieri della diplomazia. Da qualche ora molto più stretti e ripidi.

carri armati russi nel donbass 2vladimir putin soldati ucraini 2carri armati russi nel donbass 4vladimir putin emmanuel macron. Gli europei e la crisi in Ucraina carri armati russi nel donbass 5 soldati ucraini 2 carri armati russi nel donbass 1carri armati russi nel donbass 3VLADIMIR PUTIN

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...