SALTA L'AUDIZIONE DI ANDREA ORCEL DAVANTI ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE BANCHE - GUARDA CASO PROPRIO ORA CHE IL NEGOZIATO FRA UNICREDIT E TESORO SU MPS STA ENTRANDO IN UNA FASE DELICATA - L'AD DI UNICREDIT PUNTA A RILEVARE UN PERIMETRO SELEZIONATO CON DENTRO 300 FILIALI E WIDIBA, ESCLUDENDO MPS CAPITAL SERVICES, FIDUCIARIA, PARABANCARIO E CONSOZIO OPERATIVO, 7 MILA DIPENDENTI E TUTTE LE PASSIVITÀ. E IN PIÙ CHIEDE UNA DOTE PIÙ ELEVATA (CIRCA 12 MILIARDI)

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andrea orcel andrea orcel

Rosario Dimito per "il Messaggero"

 

Sconvocata l'audizione di Andrea Orcel davanti alla Commissione d'inchiesta sulle banche. Ieri alle 11,45, ai membri dell'ufficio di presidenza della Commissione presieduta da Carla Ruocco è arrivata una lettera in cui veniva annullata la riunione dell'organo di vertice fissata per le ore 14,30: «non avrà luogo», si legge nel testo. Non c'è un'altra data visto appunto che non si è tenuta la riunione dell'ufficio di presidenza che avrebbe dovuto fissarla. L'ipotesi caldeggiata dalla Ruocco, dopo che era saltata la scadenza del 14 settembre, puntava ad audire l'amministratore delegato di Unicredit per il 20.

 

carla ruocco 2 carla ruocco 2

Ma questo appuntamento non poteva essere rispettato e oltre alla banca di Gae Aulenti, ne sono consapevoli molti esponenti della Commissione. La ragione dell'inopportunità sta nel fatto che il negoziato fra Unicredit e Tesoro su Mps sta entrando in una fase delicata ma soprattutto la task force di Orcel che è nella data room, non ha ancora conclusa la sua ricognizione: «una convocazione introduce emotività» rivela uno degli esponenti che più si è adoperato per non farla tenere. Detto questo proprio perchè il cantiere è ancora aperto, Orcel è tenuto alla massima riservatezza e nè vale la possibilità di secretare il confronto fra il banchiere romano e gli esponenti della Commissione.

monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena

 

C'è da dire comunque che le interlocuzioni fra le parti sono in un punto delicato. Orcel punta a rilevare un perimetro selezionato della rete, tranne 300 filiali e Widiba, escludendo Mps Capital services, fiduciaria, parabancario e Consozio operativo, 7 mila dipendenti e tutte le passività. E in più chiede una dote più elevata (circa 12 miliardi). Il Tesoro ritiene che la lettera di intenti faccia riferimento a parte del perimetro eccetto Npl, rischi contenziosi e impegno del Mef a ricapitalizzazione Siena.

 

andrea orcel andrea orcel

Anche sulle modalità di questa ripatrimonializzazione le parti non concordano: Unicredit chiede che l'operazione possa avvenire prima della scissione non proporzionale, via XX Settembre ritiene dopo, per iniettare capitale alla good o bad bank. Sia chiaro, una rottura in questa fase non è auspicata da nessuno perché avrebbe conseguenze specie sul futuro Mps; tuttavia, anche Unicredit ne verrebbe toccato. Soprattutto, ne andrebbe della credibilità dell'Italia in Europa.

 

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