roberto gualtieri giuseppe conte mes fondo salva stati esm european stability mechanism

SALVA STATI O SALVA BANCHE? – LA RIFORMA DEL MES DI CUI SI PARLA IN QUESTI GIORNI RIGUARDA PRINCIPALMENTE GLI ISTITUTI DI CREDITO (DEGLI ALTRI) E NON C’ENTRA NIENTE CON IL MECCANISMO “SANITARIO” – IL RISCHIO PRINCIPALE A CUI HANNO ALLUSO GALLI E VISCO (MICA BORGHI & BAGNAI) È AVVICINARE UNA RISTRUTTURAZIONE “ALLA GRECA” DEL DEBITO PUBBLICO. IL MES E LA COMMISSIONE EUROPEA AVREBBERO IL COMPITO DI MONITORARE PREVENTIVAMENTE LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEGLI STATI MEMBRI, INDIPENDENTEMENTE DALLE RICHIESTE DI SOSTEGNO…

Martino Cervo per “la Verità”

 

Cos' è la riforma del Mes?

meccanismo europeo di stabilita'

Dal 2018 i Paesi membri del Meccanismo europeo di stabilità, erede delle varie formulazioni dei Fondi salvastati, ragionano - su impulso tedesco e francese - su una riforma la cui innovazione principale riguarda le banche.

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

 

Le modifiche, approvate nel corso di negoziati interrotti dal Covid, consentirebbero di utilizzare i fondi del Mes (704 miliardi sottoscritti di cui 80 versati, per l' Italia 125 sottoscritti e 14 versati) per il cosiddetto Single resolution fund, uno strumento pensato per intervenire in caso di crisi di banche «sistemiche».

 

Klaus Regling

Il meccanismo di prestiti del Mes sarebbe disponibile in forma soft (Pccl: Precautionary conditions credit lines) solo per Paesi con i conti in ordine. La linea di credito soggetta a condizioni rafforzate (Enhanced conditions credit line, Eccl) sarebbe destinata ai membri fuori dai criteri del Patto di stabilità, al momento sospeso per la pandemia.

giuseppe conte roberto gualtieri

 

Di qui la critica principale: si privilegiano i Paesi che ne hanno meno bisogno, allargando le asimmetrie nell' eurozona, e si riattivano le gabbie dell' austerity mentre si proclama a parole la necessità di fare l' opposto causa Covid.

angela merkel e giuseppe conte by osho

 

Cosa c' entra con la linea pandemica del Mes di cui tanto si è discusso?

Nulla. La linea pandemica era un' opzione aperta dalla lettera di due commissari, che avrebbe permesso di usare per spese sanitarie legate al Covid il Mes attualmente in vigore. Nessun Paese ha ritenuto conveniente accedere a questi fondi.

 

Dove si può leggere il testo del nuovo Trattato?

giampaolo galli

Qui: bit.ly/39At8cq il testo della bozza inglese tratto dal sito ufficiale del Mes. Una traduzione a cura dell' ufficio studi del Senato è stata pubblicata in un dossier dei tecnici di Palazzo Madama, ed è disponibile al sito bit.ly/3fShmv7. Vi si trovano le parti mutate rispetto al testo oggi in vigore. Alcuni dei documenti allegati non sono mai stati divulgati neppure al Parlamento italiano.

 

Quali sono i punti critici?

Il rischio principale, cui hanno alluso anche Giampaolo Galli e Ignazio Visco, e da ultimo Wolfgang Münchau sul Financial Times, è quello di avvicinare la prospettiva di una ristrutturazione «alla greca» del nostro debito pubblico.

IGNAZIO VISCO

 

Una minaccia devastante per tutto il sistema bancario e per il risparmio. Tale rischio si concretizzerebbe in primis nel rafforzamento della divisione tra «buoni» (Paesi che possono accedere alla Pccl) e «cattivi» (cui sono destinate le Eccl), che creerebbe uno stigma immediato e metterebbe di fatto sotto il controllo della Troika (Bce, Commissione, Mes e, se richiesto, Fmi) le finanze pubbliche.

 

troika grecia

Nondimeno, la riforma delle Cac (Clausole di azione collettiva) imposte agli Stati membri dal 2022 rende più semplice da parte dei creditori imporre una ristrutturazione del debito (ovvero un taglio della restituzione dei titoli del debito stesso: in pratica, chi ha investito 100 potrebbe, per decisione del Mes, vedersi rimborsato 80).

 

Chi ha autorizzato Gualtieri alla posizione annunciata ieri?

Nessuno. L' unica mozione esplicitamente dedicata alla riforma del Mes, votata ai tempi del Conte 1 (giugno 2019) reca la firma dei capigruppo della allora maggioranza gialloblù (Riccardo Molinari per la Lega e Francesco D' Uva per il M5s) e invita il governo, tra le altre cose, a «sospendere ogni determinazione definitiva finché il Parlamento non si sia pronunciato».

meccanismo europeo di stabilita' 3

 

Qualche mese e un governo dopo (dicembre 2019), una nuova risoluzione Pd-M5s-Leu-Iv, pur cercando di mediare le istanze della nuova maggioranza, impegna comunque l' esecutivo ad «assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento in tutti i passaggi del negoziato sul futuro della Ue e sulla conclusione della riforma del Mes».

 

Come si è espresso il Parlamento?

Al netto di queste due risoluzioni, non è mai stato direttamente interpellato né gli articoli sono mai stati discussi. Il mancato rispetto delle direttive dell' Aula da parte di Conte e Tria è stato uno dei motivi di rottura dell' esecutivo gialloblù.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Si può affermare che il ministro Gualtieri abbia agito in maniera politicamente irresponsabile, anche e soprattutto alla luce della legge Moavero (234 del 2012), che impone non solo che il Parlamento sia informato ma anche che si pronunci con atti di indirizzo in occasione di passaggi di questo tipo che riguardano vincoli comunitari o passaggi istituzionali in seno all' eurozona.

meccanismo europeo di stabilita' 1

 

Un conto è approvare la riforma del Mes, un altro usarlo. Che problemi ha l' Italia finché non lo attiva?

Come spiega in modo molto chiaro il citato dossier del Senato, «Mes e Commissione europea, in collaborazione con la Bce, avrebbero il compito di monitorare e valutare il quadro macroeconomico e la situazione finanziaria dei suoi membri, compresa la sostenibilità del debito pubblico.

 

GIUSEPPE CONTE MES

Tale attività si svolgerebbe in via preventiva, indipendentemente da richieste di sostegno». In sostanza, il controllo di queste istituzioni si rafforzerebbe in maniera automatica per Paesi come l' Italia. Le nuove Cac, imposte a tutti i Paesi dal 2022 (articolo 11 del Trattato riformato), muterebbero inoltre la natura giuridica del debito in modo indipendente da eventuali accessi al Mes, dando adito a potenziali rischi Paese che vari analisti reputano gravi.

 

E ora che succede?

Dovrebbero esserci due passaggi: il primo alla vigilia del Consiglio europeo che dovrebbe portare all' ok di Conte il 9 dicembre. Poi è comunque necessaria la ratifica parlamentare dopo la firma, prevista il 27 gennaio 2021. Tutta la pressione politica è sul gruppo grillino, che nel programma 2018 aveva lo scioglimento del Mes e che, fino a ieri, ha sempre avversato la sua riforma.

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...