christine lagarde

SAPETE CHE VUOL DIRE “PERMACRISI”: CHE VE LA PIJATE NDER CULO - LA PRESIDENTE DELLA BCE, CHRISTINE LAGARDE, SCARTA LA SUPPOSTA: “LA NOSTRA E’ UN'ERA DI SHOCK POTENTI, UNO DOPO L'ALTRO E ANCHE UNO INSIEME ALL'ALTRO: LA PANDEMIA, L'INVASIONE DELL'UCRAINA, LA CRISI ENERGETICA, SOLO PER MENZIONARNE ALCUNI, HANNO COLPITO L'ECONOMIA GLOBALE IN RAPIDA SUCCESSIONE. E QUESTO CONTESTO INSTABILE PONE NOTEVOLI RISCHI PER LA STABILITÀ FINANZIARIA IN EUROPA” - “LE BANCHE PREVEDANO ACCANTONAMENTI ADEGUATI..."

lagarde

Isabella Bufacchi per il “Sole 24 Ore”

 

La nostra è un'era di «policrisi e permacrisi». «Che vuol dire? Un'era di shock potenti, uno dopo l'altro e anche uno insieme all'altro: la pandemia, l'invasione ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia, la crisi energetica, solo per menzionarne alcuni, hanno colpito l'economia globale in rapida successione. E questo contesto instabile pone notevoli rischi per la stabilità finanziaria in Europa, accresciuti dall'indebolimento delle prospettive economiche».

 

inflazione

E' uno scenario preoccupante quello tracciato dalla presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento di apertura della sesta conferenza annuale del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb). A settembre, ha ricordato Lagarde «a testimonianza dei tempi eccezionali in cui viviamo», l'Esrb ha lanciato un "avvertimento generale" sui rischi per la stabilità finanziaria: il primo avviso generale di questo tipo dalla creazione del Comitato nel 2010. Lagarde ha sottolineato il ruolo crescente delle istituzioni finanziarie non bancarie, la cui fetta della torta del credito complessivo è aumentata dal 15% del 2009 al 25% circa.

christine lagarde 3

 

«L'Esrb ha individuato diverse vulnerabilità in queste istituzioni, in particolare i fondi monetari (money market funds) che sono strettamente interconnessi con il sistema finanziario, banche incluse», ha detto la presidente. I fondi monetari hanno già attraversato una crisi di liquidità durante la pandemia: «un'azione legislativa rapida è vitale», si è raccomandata Lagarde.

 

recessione e1548258663644 1

In quanto alle banche, si sono dimostrate solide durante la pandemia e sono più forti ora per capitale e liquidità rispetto alla crisi del 2007-2019, ma questo non è motivo per essere compiacenti. «È importante - ha richiesto Lagarde - che le banche prevedano accantonamenti adeguati e intraprendano una prudente pianificazione patrimoniale. Dovrebbero essere attente al rischio di credito e rimanere in allerta su potenziali difetti nei loro modelli interni man mano che il rischio evolve». Le banche devono saper assorbire gli shocks, devono gestire bene i rischi di illiquidità e di svendite di assets sui mercati, per non amplificarli.

 

bitcoin criptovalute

Altra fonte di rischio alla stabilità finanziaria indicata da Lagarde è rappresentata dalle cripto-attività e dalla finanza decentralizzata (DEFI) che sono estremamente volatili. Nell'arco di un anno, il Bitcoin ha perso il 75% del suo valore. E poi è arrivato il «collasso caotico di FTX, una volta valutato 32 miliardi di dollari Usa».

 

La presidente della Bce ha alzato i toni, rispetto al passato: «l'impatto di questi episodi sulle cripto-attività è stato limitato per ora, ma il rischio sistemico può aumentare facilmente per le interconnessioni crescenti tra il sistema cripto e il sistema finanziario tradizionale».

CHRISTINE LAGARDE

 

Per Lagarde, come per altri autorevoli relatori alla conferenza Esrb, le regole europee MiCA sul mondo cripto, che entreranno in vigore nel 2024, «sono un primo passo» ma bisogna fare molto di più. Gli esperti della materia auspicano che Bruxelles si metta già da ora al lavoro su MiCA2. L'Esrb, nella sua ultima riunione che si è tenuta il primo dicembre, ha evidenziato che «i rischi alla stabilità finanziaria sono aumentati negli ultimi mesi», soprattutto quelli collegati a «una correzione violenta dei prezzi degli asset finanziari e degli immobili residenziali e commerciali».

 

ftx 6

Oltre all'alta inflazione, le principali minacce alla stabilità finanziaria provengono dall'inasprimento delle condizioni finanziarie, e l'impatto che questo può avere su famiglie, imprese e Stati altamente indebitati, come anche il deterioramento dell'economia. Lagarde ha ribadito che la politica monetaria della Bce riporterà l'inflazione al 2% sul medio termine. Già la prossima settimana i tassi nell'area dell'euro dovrebbero tornare a salire, i mercati prevedono lo 0,50%.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”